Globetrotter

di Redazione Gamesurf
In Globetrotter, lo scopo del gioco é girare il mondo con le risorse conquistate rispondendo correttamente a una serie di domande di cultura generale. Esistono molti giochi da tavolo con questo schema, ma come accade sempre più spesso, la trasposizione per computer aggiunge profondità e varietà, unite ad effetti speciali come suoni e immagini in grande dovizia. Il nostro alter ego virtuale può essere uomo o donna, fotografo e viaggiatore indefesso; socio fresco di nomina di un club privato, il club Globetrotter, dovrà fare carriera eseguendo missioni sempre più difficili, che consistono nel ritrarre le trentadue località di cui si compone il gioco e portare le fotografie nelle sedi del club. Il gioco é diviso in quattro livelli; per i primi tre occorre accumulare un certo numero di punti (ne vengono conferiti uno o due a missione), l'ultimo é invece costituito da un'unica missione. Il nostro omino corre su una gigantesca carta geografica che rappresenta con straordinario dettaglio e precisione una città oppure, in un paio di casi, un piccolo arcipelago esotico. Aiutato da certi indizi dovrà trovare l'edificio, il monumento o la bellezza naturale da fotografare, e poi tornare indietro alla sede del club specificata nella missione, spostandosi usando treni, navi o aerei

GUIDA AL PERFETTO VIAGGIATORE
Vediamo più in dettaglio come funziona il gioco, e dove intervengono i quiz. Il nostro personaggio possiede due risorse, energia e denaro; la prima serve per correre in giro per le città, il secondo serve per pagarsi pellicole e viaggi, oltre ad alcuni accessori utili. Nelle città esistono dei punti chiave, attivabili con il mouse, che diventano visibili quando il nostro protagonista si troverà nelle immediate vicinanze; questi punti chiave sono divisi in tre categorie. Nella prima abbiamo gli edifici, che emergono dalla cartina, e permettono un'interazione: la sede del club Globetrotter, unica per ogni città, dove si ricevono le missioni e si consegnano le fotografie; stazioni, aeroporti e porti, punti di partenza o arrivo per altre città; il negozio, dove si comprano utili oggetti come la pellicola o la mappa; gli hotel, dove dormire (ovviamente a pagamento) per recuperare energia; infine le sedi di lavoro, dove si ottiene denaro. Le sedi di lavoro sono di cinque tipi, natura, sport, arte, servizi, tecnica, suddivise in molti sottotipi attinenti alla sede specifica, e il lavoro consiste nel dimostrare di conoscere la materia rispondendo ad una serie di domande. Per ogni risposta corretta si riceve una piccola somma, le risposte errate non danno né tolgono nulla. La seconda categoria di punti chiave serve per avere piccole quantità di energia e denaro, rispettivamente di giorno e di notte, rispondendo a una domanda secca sulla città corrente; questi punti chiave sono densamente sparsi, in maniera casuale, sul territorio, e se si sbaglia si perde qualcosa. La terza categoria di punti chiave copre l'insieme dei monumenti da fotografare. Come si trovano, questi, nelle varie località? E' relativamente semplice, ci sono due modi: di solito la missione assegnata é corredata da un'immagine della parte di città dove si trova il bersaglio, allora basta confrontarla con la mappa in nostro possesso, per riconoscere la tessitura di strade e colori, o anche leggere i nomi delle vie. Altrimenti, nelle prime missioni ove non si dispone sempre della mappa e non si ha voglia di cercare il negozio, basta tenere conto che le città sono suddivise in pochi grossi quartieri, di cui si ha sempre un'immagine rappresentativa in alto a destra del video, corredata da una breve descrizione che elenca i monumenti del quartiere, quindi tenendo d'occhio quelle didascalie si sa se ci si sta avvicinando; girovagare in questo modo é inoltre un'occasione per ricaricarsi di energia e denaro, oltre che mettere alla prova la propria conoscenza di luoghi lontani