Globetrotter

di Redazione Gamesurf
Si parte da Roma, presumiamo ciò faccia parte della localizzazione, e dapprima solo le città europee e del bacino del Mediterraneo sono alla nostra portata. In seguito si potrà accedere agli Stati Uniti, e infine al resto del mondo: Asia, Australia, Hawaii, località spesso raggiungibili solo per nave, il che può essere una difficoltà per le missioni a tempo che richiedono diversi scali e la raccolta di diverse fotografie. D'altra parte, la nave e il treno costano molto meno di un biglietto aereo. A questo proposito viene in aiuto la tabella cartacea nella confezione del gioco, che contiene tutti i collegamenti tra le coppie di città e il mezzo da usare. Utilissima per pianificare gli itinerari, é l'unica parte non tradotta, ma i nomi inglesi delle città sono ben riconoscibili, a parte Pechino che rimane Beijing

IL LATO ESTETICO
Anche se la grafica é limitata a 640x480, é senz'altro ben riuscita. Semplice e gradevole, ha tutto quello che serve per un totale coinvolgimento nel gioco. Il protagonista é l'unica parte in 3D in un mondo costituito da sprite bidimensionali; gli edifici emergono dalla cartina con animazioni simpatiche, i mezzi di trasporto partono e arrivano con altrettante animazioni. Gli spostamenti sono stilizzati dalla classica linea che si traccia, tra le due città, su un mappamondo rotante. Le domande sono corredate da immagini di elevatissima qualità. Nota di merito per le ottime cartine su cui si muove il fotografo: non solo sono vaste e dettagliate, precise e complete di nomi e didascalie tipiche di una carta geografica reale, ma sono disegnate simulando i giochi di luci e ombre di una cartina vera, aperta e ripiegata innumerevoli volte, e quindi non più perfettamente piana; se questo all'inizio può sfuggire, consigliamo di soffermarsi un attimo ad ammirarne l'accuratezza e il realismo. Giudizio negativo, invece, per il versante sonoro, ottenuto da una manciata di file .wav di bassa qualità. Niente musica, solo alcuni brevi tratti di melodie, in determinati momenti salienti come il passaggio di livello. Le domande sono accompagnate da una varietà di effetti sonori sgradevoli, a seconda della risposta ci saranno trombette, gong, cigolii, e altre amenità; inoltre, dopo essere stati accompagnati, per un certo periodo, dal ripetitivo ticchettio dei passi del protagonista, con qualche miagolio di gatto randagio o rumore di motore in lontananza, abbiamo spento definitivamente il sonoro per completare il gioco in silenzio