Globetrotter
di
METTERE IN PRATICA
La giocabilità non presenta problemi, Globetrotter é progettato per poter essere giocato sin da subito, anche se uno sguardo al completo manuale é consigliabile. La prima cosa che colpisce é quanto sia spartana l'interfaccia per accedere alle partite: si sceglie il nome del giocatore, mai usato se non per differenziare le partite in corso, poi si sceglie se il nostro personaggio sarà uomo o donna, l'uomo é più lento, la donna si stanca prima, e si inizia la partita. Pochi comandi fondamentali: volume del sonoro, dettaglio grafico e frequenza del salvataggio automatico; non c'é nemmeno un tasto per tornare a Windows, occorre premere il tasto Esc dal menu principale. Una partita, una volta iniziata, non si conclude; non arriviamo a dire con la morte del protagonista, ma nemmeno con un fallimento definitivo, come avviene nella maggioranza dei videogiochi. Invece, anche se si resta senza soldi, c'é la possibilità di rispondere alle domande notturne per le strade, e se si resta senza energia, ci sono le domande diurne, o al peggio si cade addormentati per la strada. Certe missioni, tuttavia, possono fallire, se si oltrepassa il limite di tempo imposto; oppure si può cambiare idea e abbandonare l'incarico, a prezzo di un giudizio peggiore al termine del gioco
Anche proseguire nel gioco vero é proprio richiede pochi accorgimenti: é un lavoro di puntare e cliccare nei punti chiave della cartina, consultare la mappa o le fotografie di quartiere per la ricerca dei soggetti da fotografare, o cercare in tempi brevi una sede di lavoro per guadagnare facilmente grosse somme. L'unica occasione in cui occorre un minimo di ponderazione é nella decisione degli itinerari complessi, con l'aiuto della tabella delle città: non sempre un percorso diretto é il migliore, spesso é troppo lungo, se per nave, e magari é meglio fare più scali in aereo. Ma può anche darsi che la missione richieda di partire con pochi soldi, e bisognerà guadagnarseli sul campo durante il tempo assegnato, per cui é bene calcolare che le domande in una sede di lavoro portano via otto ore, che le navi e i treni sono economici ma lenti, e che all'uscita dell'aeroporto compare sempre un comodo taxi che porta in un posto chiave a scelta. Per inciso, i taxi appaiono anche casualmente durante il gioco, ma restano fermi pochi secondi e se non si é pronti a prenderli ripartono sgommando e c'é il rischio di essere investiti, specie se l'energia é scarsa e il personaggio é quindi più lento del normale; essere investiti da un taxi costa il 2% dell'energia. In tema di disgrazie, di notte per strada ogni tanto compare un ladro, e se ci raggiunge ci ruba metà del denaro, inevitabile se si é addormentati e immobili, mentre se si é ben svegli si può scappare oltre il confine di un quartiere, perché i ladri non li oltrepassano, oppure si può usare un alimento energetico, si trova nei negozi, per accelerare per breve tempo
La giocabilità non presenta problemi, Globetrotter é progettato per poter essere giocato sin da subito, anche se uno sguardo al completo manuale é consigliabile. La prima cosa che colpisce é quanto sia spartana l'interfaccia per accedere alle partite: si sceglie il nome del giocatore, mai usato se non per differenziare le partite in corso, poi si sceglie se il nostro personaggio sarà uomo o donna, l'uomo é più lento, la donna si stanca prima, e si inizia la partita. Pochi comandi fondamentali: volume del sonoro, dettaglio grafico e frequenza del salvataggio automatico; non c'é nemmeno un tasto per tornare a Windows, occorre premere il tasto Esc dal menu principale. Una partita, una volta iniziata, non si conclude; non arriviamo a dire con la morte del protagonista, ma nemmeno con un fallimento definitivo, come avviene nella maggioranza dei videogiochi. Invece, anche se si resta senza soldi, c'é la possibilità di rispondere alle domande notturne per le strade, e se si resta senza energia, ci sono le domande diurne, o al peggio si cade addormentati per la strada. Certe missioni, tuttavia, possono fallire, se si oltrepassa il limite di tempo imposto; oppure si può cambiare idea e abbandonare l'incarico, a prezzo di un giudizio peggiore al termine del gioco
Anche proseguire nel gioco vero é proprio richiede pochi accorgimenti: é un lavoro di puntare e cliccare nei punti chiave della cartina, consultare la mappa o le fotografie di quartiere per la ricerca dei soggetti da fotografare, o cercare in tempi brevi una sede di lavoro per guadagnare facilmente grosse somme. L'unica occasione in cui occorre un minimo di ponderazione é nella decisione degli itinerari complessi, con l'aiuto della tabella delle città: non sempre un percorso diretto é il migliore, spesso é troppo lungo, se per nave, e magari é meglio fare più scali in aereo. Ma può anche darsi che la missione richieda di partire con pochi soldi, e bisognerà guadagnarseli sul campo durante il tempo assegnato, per cui é bene calcolare che le domande in una sede di lavoro portano via otto ore, che le navi e i treni sono economici ma lenti, e che all'uscita dell'aeroporto compare sempre un comodo taxi che porta in un posto chiave a scelta. Per inciso, i taxi appaiono anche casualmente durante il gioco, ma restano fermi pochi secondi e se non si é pronti a prenderli ripartono sgommando e c'é il rischio di essere investiti, specie se l'energia é scarsa e il personaggio é quindi più lento del normale; essere investiti da un taxi costa il 2% dell'energia. In tema di disgrazie, di notte per strada ogni tanto compare un ladro, e se ci raggiunge ci ruba metà del denaro, inevitabile se si é addormentati e immobili, mentre se si é ben svegli si può scappare oltre il confine di un quartiere, perché i ladri non li oltrepassano, oppure si può usare un alimento energetico, si trova nei negozi, per accelerare per breve tempo