Go! Sudoku

di Tommaso Alisonno
Sudoku: in giapponese "numero singolo", questo termine che ha investito l'Europa durante l'ultima estate indica un gioco a metà strada tra il rompicapo e l'enigmistica, anche se per la sua natura prettamente logica è più sicuramente corretto farlo ricadere nella prima categoria. Il Sudoku ci pone al cospetto di una griglia di 9 per 9 caselle nella quale trovano già posto alcune cifre, dall'1 al 9: lo scopo del giocatore è quello di riempire tutte le altre caselle con le stesse cifre in modo che in ogni riga, colonna e riquadro di 3x3 evidenziato ciascuna di esse sia presente una sola volta. Così come avvenne per l'hoola-hop o per lo skateboard, un'idea semplice come l'uovo di colombo ha travolto i vacanzieri di tutto il mondo incollandoli, matita alla mano, sotto il solleone o al riparo degli ombrelloni a scarabocchiare numeri e cancellare eventuali errori. E mentre fioccano le versioni più o meno gratuite scaricabili per PC e già si parla di un servizio per Cellulari, la PSP arriva prima di tutti nel mercato dei videogiochi per console con questo Go! Sudoku.


La domanda è però la seguente: come fare per rendere un simile rompicapo "appetibile" anche su supporto videoludico, specie uno che, come la PSP, è studiato per potersi confrontare tra giocatori? Come fare, insomma, a stabilire quale il giocatore sia "più bravo"? Beh, innanzitutto Go! Sudoku tiene conto del tempo che si impiega a risolvere il rompicapo: un giocatore che ne viene a capo in una manciata di minuti è sicuramente di tutt'altra pasta di chi ci si spacca la testa per oltre mezz'ora o più. in secondo luogo, nel gioco sono presenti 4 livelli di difficoltà: Facile, con numerose cifre già applicate, Intermedio, Difficile ed Avanzato, con il minimo numero di cifre segnalato. In secondo luogo, essendo gli enigmi univoci (ossia con una sola soluzione), il sistema è in grado di individuare immediatamente un errato posizionamento: avrete infatti a disposizione un numero massimo di errori, variabile a seconda del grado di difficoltà, sforato il quale verrà decretata la vostra sconfitta ed esclusione dalla graduatoria dei tempi.
Come fare per minimizzare gli errori? Un buon metodo è quello di avvalersi dei cosiddetti "candidati": se la cifra definitiva e sicura viene scritta sul giornale con una biro nera, il "candidato", ossia un numero che potenzialmente può trovarsi lì, viene scritto a matita leggera, pronto ad essere cancellato; nella versione videoludica, il candidato applicato compare come numero "in piccolo", naturalmente non conta come errore e ce ne può essere più di uno in ciascuna casella.

Sebbene di norma il Sudoku nasca per avere una soluzione logica che non preveda l'andare "a tentativi", è comunque auspicabile come l'uso dei candidati semplifichi il lavoro, specie quando negli schemi più avanzati la disposizione delle prime cifre diviene molto problematica. È inoltre possibile abilitare la funzione "candidati automatici" che piazza automaticamente tutti i candidati in tutte le celle, tenendo conto esclusivamente dell'esclusione di riga, colonna e riquadro: questo semplifica notevolmente il gioco, e proprio per questo motivo l'abilitazione di questo aiuto ci esclude immediatamente dalla classifica.
La realizzazione tecnica è pulita è gradevole: le cifre hanno un carattere deciso e ben visibile, ed anche i candidati sono abbastanza chiari nonostante le dimensioni minute. I fondali, divisi approssimativamente per tema secondo i quattro elementi di aria, acqua, terra e fuoco, sono tutti ben animati e piuttosto rilassanti, così come le musiche di sottofondo.


Il problema è che, pur trattandosi di un gioco relativamente semplice, si poteva di sicuro fare di più: dopo che abbiamo visto il Pong in 3D avremmo piacere che anche un gioco come il Sudoku, una volta importato in una bestiolina come la PSP, ci stupisse con qualche innovazione. L'esperienza insegna che non sarebbe stato troppo complesso, per esempio, realizzare la griglia in 3D con caselle girevoli, magari texturizzate: converrete con noi che una serie di tessere di pietra che ruotano siano più affascinanti di una griglia anonima su cui compare una cifra dal nulla.

La giocabilità è ovviamente subordinata a quanto consideriate il Sudoku un normale e semplice passatempo oppure una passione viscerale: in entrambi i casi, comunque, i 4 livelli di difficoltà lo renderanno appetibile tanto ai neofiti quanto agli esperti. Il gioco è inoltre giocabile in multiplayer con il sistema del "passaggio": in pratica, ogni giocatore piazza una e una sola cifra, e poi il turno passa al successivo; al completamento della griglia colui il quale avrà impiegato meno tempo totale sarà il vincitore; limitatamente a due giocatori, questa modalità è disponibile anche sulal singola PSP, mentre per giocare in tre o quattro sarà necessaria la connessione. A parte questa possibilità di sfida, la longevità è garantita da ben 440 schemi (da moltiplicare ovviamente per i 4 livelli di difficoltà), che naturalmente non hanno limite alle volte in cui possono essere rigiocati nel tentativo di migliorare i vostri tempi. L'unica cosa spiacevole è che non si sia tentato di realizzare una serie di "sfide successive", come ad esempio quella di completare un determinato numero di schemi per sbloccarne altri, o altre modalità che ne rendessero la giocabilità un po' più varia, e con essa la longevità più garantita (il rischio che il gioco venga abbandonato al passaggio della moda è infatti elevato). Per il resto... stiamo pur sempre parlando di un Sudoku: non ci pare che ci sia molto altro da dire!