Go Vacation
di
Ricordate Family Ski, Snowboard e tutti quei giochini di Namco Bandai? Io no, perche non me li sono mai filati di pezza, eppure questo Go Vacation é il loro diretto erede. Ciò si evince non solo dal character design puccettoso tipico della serie, ma anche dalla scrittona NAMCO che campeggia sulla confezione e che ci riporta ai bei vecchi tempi: é bello vedere che sono ritornati al vecchio logo del 1980, senza scritta Bandai con macchia di sugo a corredo. Lo scopo di Go Vacation é quello di ricreare l'esperienza di una allegra e rilassante vacanza in famiglia, mettendoci a disposizione un'intera isola in stile Wii Sports Resort, ma totalmente free roaming, piena di attività da svolgere e roba da sbloccare.
Inizialmente dovremo decidere se scegliere il nostro personaggio tra quelli già presenti o utilizzare uno dei nostri Mii, dopodiché potremo cominciare a scorrazzare per l'isola, esplorando i dintorni o accedendo ad una delle 50 attività possibili. Partiremo dalla spiaggia, con tanto di guida che ci ragguaglierà sull'ovvio, ma dopo tale fase introduttiva potremo decidere di iniziare da qualsiasi altra area dell'isola. La cosa migliore del gioco probabilmente e proprio l'ampiezza del territorio esplorabile e la sua varietà: spiagge, isolotti, montagne, caverne sotterranee e persino un tempio in rovina ci attendono, ambienti questi tutti costellati da gare da affrontare ed attività da svolgere. Per muoversi in lungo e in largo per l'isola potremo anche utilizzare i mezzi che troveremo o le “navette” messe a disposizione dal personale, ma mentre l'esplorazione é “seamless”, ovvero senza caricamenti visibili, i minigames e le gare vere e proprie sono funestate da frequentissimi e fastidiosi caricamenti.
Ma come sono rappresentate queste benedette attività sul terreno di gioco? Facciamo un esempio: esplorando la baia a piedi o sulla nostra bella moto d'acqua troveremo eventi di corsa, gare di acrobazie, obbiettivi da fotografare, piccole sidequest, Mii sperduti, cagnolini da adottare momentanemante, palloni che regalano consigli di gioco e forzieri contenenti nuovi costumi per gli avatar. Tutti questi punti interattivi sono segnalati da indicatori molto visibili, ma ci sono altre cose da scoprire non segnalate in alcun modo: delfini in formazione che ci accompagneranno, antichi relitti, caverne segrete.. tutte cose che rendono l'esplorazione più piacevole ed il mondo di gioco più vivo; di contro il dover continuamente deambulare dopo un po' stanca, soprattutto perché tutti i mezzi vanno pilotati col motion control e alla lunga può essere fastidioso.
Parlando di motion control, Go Vacation é uno dei pochi titoli per Wii, se non l'unico, che riesce a sfruttare tutte le possibilità interattive della console, utilizzando qualsiasi periferica a disposizione. E' supportato il motion plus, il volante, la balance board ed il Wii Zapper. Ovviamente lo schema di controllo cambia per ciascun minigame, i quali spaziano dalle summenzionate corse (quad, jetski, slitta, moto, buggy, stock car, ecc.) ad attività più singolari come il bungee jumping, paracadutismo, aliante, battaglia a palle di neve, fucili ad acqua, air hockey, rafting e molto altro. Non mancano nemmeno i più classici tennis, baseball, pallavolo e golf che ricordano alla lontana i vari Wii Sports. L'enorme quantità di minigames é però controbilanciata da un'eccessiva semplicità del gameplay: tutti i minigiochi sono davvero poco profondi, ed i controlli spesso si riducono a un paio di movimenti di polso o pressioni di tasti. Tra l'altro, alcuni minigames offrono un lag dei controlli eccessivo, e ciò salta particolarmente all'occhio con il Tennis, dove la risposta ha un ritardo mostruoso rispetto a quella immediata del classico Wii Tennis. Inoltre le diverse configurazioni di controlli costringono spesso a dover attaccare/staccare le periferiche modulari del controller, il che passando di gioco in gioco risulta scomodo: stacca il nunchuck, metti il controller in orizzontale, attacca il motion plus, riattacca il nunchuck, tira fuori la balance board, magnate un panino, aristacca er motion plus, etc etc. Che stress.
Avanzando e completando i vari minigame otterremo dei “timbri”, che ci porteranno a sbloccare nuove attività, aree e persino una villa da arredare (tramite un uteriore sottogioco) e dove potremo vedere le foto scattate durante la nostra avventura. Il multiplayer, ovviamente solo in locale, avviene tramite lo split-screen e supporta fino a quattro giocatori; ciò é particolarmente comodo perché ognuno dei partecipanti può scorazzare liberamente sull'isola senza essere vincolato agli altri, ma quando si affronta un minigame ovviamente si viene tutti riuniti nello stesso evento. Giocare in gruppo é certamente molto più divertente che farlo in singolo, ma nonostante alcuni minigame guadagnino enormemente in multi, alcuni bisogna per forza affrontarli singolarmente a turno (ad esempio la slitta coi cani) il che é abbastanza fastidioso.
Tecnicamente parlando, Go Vacation é un titolo semplice ma pulito, ben realizzato e dalla grafica molto colorata. Il dettaglio é buono per un Wii, ed abbiamo una serie di filtri, riflessi ed effetti (come il classico lens flare) che rendono il gioco molto piacevole da vedere. La resa dell'acqua é particolarmente riuscita, così come i riflessi sulle chiome balsamate dei personaggini kawaii, e segnaliamo anche alcune citazioni audiovisive da classici Namco come Ridge Racer o Pacman.. L'audio é un po' sottotono con effetti discreti, poche musichette e qualche frasetta in italiano (ci é persino parso di sentire una ragazzina proferire le sconcertanti parole “Ma che ca!”: forse l'interruzione della frase non é avvenuta nel momento più ideale), ma per il resto i dialoghi avvengono generalmente tramite finestre testuali un po' invasive.
Inizialmente dovremo decidere se scegliere il nostro personaggio tra quelli già presenti o utilizzare uno dei nostri Mii, dopodiché potremo cominciare a scorrazzare per l'isola, esplorando i dintorni o accedendo ad una delle 50 attività possibili. Partiremo dalla spiaggia, con tanto di guida che ci ragguaglierà sull'ovvio, ma dopo tale fase introduttiva potremo decidere di iniziare da qualsiasi altra area dell'isola. La cosa migliore del gioco probabilmente e proprio l'ampiezza del territorio esplorabile e la sua varietà: spiagge, isolotti, montagne, caverne sotterranee e persino un tempio in rovina ci attendono, ambienti questi tutti costellati da gare da affrontare ed attività da svolgere. Per muoversi in lungo e in largo per l'isola potremo anche utilizzare i mezzi che troveremo o le “navette” messe a disposizione dal personale, ma mentre l'esplorazione é “seamless”, ovvero senza caricamenti visibili, i minigames e le gare vere e proprie sono funestate da frequentissimi e fastidiosi caricamenti.
Ma come sono rappresentate queste benedette attività sul terreno di gioco? Facciamo un esempio: esplorando la baia a piedi o sulla nostra bella moto d'acqua troveremo eventi di corsa, gare di acrobazie, obbiettivi da fotografare, piccole sidequest, Mii sperduti, cagnolini da adottare momentanemante, palloni che regalano consigli di gioco e forzieri contenenti nuovi costumi per gli avatar. Tutti questi punti interattivi sono segnalati da indicatori molto visibili, ma ci sono altre cose da scoprire non segnalate in alcun modo: delfini in formazione che ci accompagneranno, antichi relitti, caverne segrete.. tutte cose che rendono l'esplorazione più piacevole ed il mondo di gioco più vivo; di contro il dover continuamente deambulare dopo un po' stanca, soprattutto perché tutti i mezzi vanno pilotati col motion control e alla lunga può essere fastidioso.
Parlando di motion control, Go Vacation é uno dei pochi titoli per Wii, se non l'unico, che riesce a sfruttare tutte le possibilità interattive della console, utilizzando qualsiasi periferica a disposizione. E' supportato il motion plus, il volante, la balance board ed il Wii Zapper. Ovviamente lo schema di controllo cambia per ciascun minigame, i quali spaziano dalle summenzionate corse (quad, jetski, slitta, moto, buggy, stock car, ecc.) ad attività più singolari come il bungee jumping, paracadutismo, aliante, battaglia a palle di neve, fucili ad acqua, air hockey, rafting e molto altro. Non mancano nemmeno i più classici tennis, baseball, pallavolo e golf che ricordano alla lontana i vari Wii Sports. L'enorme quantità di minigames é però controbilanciata da un'eccessiva semplicità del gameplay: tutti i minigiochi sono davvero poco profondi, ed i controlli spesso si riducono a un paio di movimenti di polso o pressioni di tasti. Tra l'altro, alcuni minigames offrono un lag dei controlli eccessivo, e ciò salta particolarmente all'occhio con il Tennis, dove la risposta ha un ritardo mostruoso rispetto a quella immediata del classico Wii Tennis. Inoltre le diverse configurazioni di controlli costringono spesso a dover attaccare/staccare le periferiche modulari del controller, il che passando di gioco in gioco risulta scomodo: stacca il nunchuck, metti il controller in orizzontale, attacca il motion plus, riattacca il nunchuck, tira fuori la balance board, magnate un panino, aristacca er motion plus, etc etc. Che stress.
Avanzando e completando i vari minigame otterremo dei “timbri”, che ci porteranno a sbloccare nuove attività, aree e persino una villa da arredare (tramite un uteriore sottogioco) e dove potremo vedere le foto scattate durante la nostra avventura. Il multiplayer, ovviamente solo in locale, avviene tramite lo split-screen e supporta fino a quattro giocatori; ciò é particolarmente comodo perché ognuno dei partecipanti può scorazzare liberamente sull'isola senza essere vincolato agli altri, ma quando si affronta un minigame ovviamente si viene tutti riuniti nello stesso evento. Giocare in gruppo é certamente molto più divertente che farlo in singolo, ma nonostante alcuni minigame guadagnino enormemente in multi, alcuni bisogna per forza affrontarli singolarmente a turno (ad esempio la slitta coi cani) il che é abbastanza fastidioso.
Tecnicamente parlando, Go Vacation é un titolo semplice ma pulito, ben realizzato e dalla grafica molto colorata. Il dettaglio é buono per un Wii, ed abbiamo una serie di filtri, riflessi ed effetti (come il classico lens flare) che rendono il gioco molto piacevole da vedere. La resa dell'acqua é particolarmente riuscita, così come i riflessi sulle chiome balsamate dei personaggini kawaii, e segnaliamo anche alcune citazioni audiovisive da classici Namco come Ridge Racer o Pacman.. L'audio é un po' sottotono con effetti discreti, poche musichette e qualche frasetta in italiano (ci é persino parso di sentire una ragazzina proferire le sconcertanti parole “Ma che ca!”: forse l'interruzione della frase non é avvenuta nel momento più ideale), ma per il resto i dialoghi avvengono generalmente tramite finestre testuali un po' invasive.