Goat Simulator

di Roberto Vicario
Chi di voi non ha mai desiderato di essere, almeno per un secondo, una capra? Suvvia, non siate timidi alzate quelle mani. Bene, sappiate che i vostri desideri più perversi, sono stati esauditi dal un piccolissimo gruppetto di sviluppatori svedesi chiamato Coffee Stain Studio.


Goat Simulator nasce come una stupida presa in giro che, grazie al potere di internet e del passaparola, diventa in pochissimo tempo una sorta di cult. L'hype accresce di giorno in giorno e cosi gli sviluppatori decidono di concentrare le loro forze su quello che é diventato il vero e proprio fenomeno videoludico del momento. Ma cos'é esattamente Goat Simulator? L'abbiamo giocato per molte ore e siamo pronti a raccontarvi tutti i dettagli di questo assurdo gioco. Pronti? “beeeeeee”.

Capre over the top
Goat Simulator non é un titolo serio, non punta minimamente ad esserlo. Come detto dagli stessi sviluppatori é un gioco pieno di bug e molto piccolo, ma allo stesso tempo regala ore di vero e sano divertimento, giocando non solo sull'assurdità delle situazioni che potremo creare, ma sulla genuina voglia di scoprire e e sperimentare.

Non avremo una storia, non ci sarà un filone narrativo da seguire, il nostro compito sarà quello di un comunissimo sand box: girovagare per la cittadina in cui vive la nostra capra e scoprire, sperimentare, distruggere e mordere.

Il sistema di controllo é estremamente basilare, con l'ausilio di mouse e tastiera potremo far muovere, saltare, correre, caricare e far mordere la nostra capra. Non mancheranno inoltre i tasti dedicati al ragdoll e allo slow motion, in grado di enfatizzare le scene più epiche e assurde.


Come detto non ci sarà una vera e propria trama, tuttavia gli sviluppatori hanno messo a punto una serie di sfide che stimoleranno la nostra sperimentazione. Far librare per un tot. di tempo la nostra pecora in aria, farle compiere trick, distruggere determinati oggetti e così via, saranno elementi che ci permetteranno di prendere confidenza con il gioco stesso.

Ma questa é solo la punta di un iceberg che sono all'apparenza può sembrare piccolo e poco interessante. La bravura dei ragazzi di Coffee Stain, sta nell'aver farcito il titolo di un sacco di easter eggs, aree segrete e oggetti che man mano si mostreranno ai nostri occhi. Quando vi diciamo che in Goat Simulator può succedere davvero di tutto, siamo molto sinceri. Far scivolare una capra su uno scivolo ad acqua, farla planare su un deltaplano o farla giocare a calcio saranno le cose più “normali” che vi potrebbero capitare.

Non mancheranno, inoltre, oggetti segreti che una volta scoperti potranno essere equipaggiati dal nostro ovino. Oggetti non solo estetici, ma che serviranno per raggiungere aree prima inaccessibili.

Non nascondiamo il fatto che per essere apprezzato, Goat Simulator va approcciato con una certa mentalità. Ma se riuscirete a farvi rapire dal totale no sense di questo gioco vi assicuriamo che passerete alcune delle ore più divertenti della vostra vita, videoludicamente parlando.


Sotto l'aspetto tecnico il titolo mostra una versione abbastanza basilare dell' Unreal Engine 3, al massimo della risoluzione, nonostante non eccella per qualità, é comunque più che onesto nonostante sia disseminato di bug e glitch. Anche sotto questo aspetto il titolo mostra una natura volutamente grezza. A detta stessa degli sviluppatori i bug più divertenti sono stati lasciati consciamente. Lingue che si allungano a metrature spropositate, ragdoll incredili, compenetrazioni poligonali saranno all'ordine del giorno. Tuttavia, vista la natura del gioco anche questi contribuisco in maniera sostanziosa a quella velata sensazione di presa in giro, che però rende il tutto incredibilmente divertente.

Durante la partita vi capiterà più e più volte di dire “lo sto facendo davvero?” perché é proprio questo lo scopo che gli sviluppatori hanno cercato di raggiungere. Regalare un gameplay così grezzo e fuori da ogni logica minimamente accettabile, per ottenere l'effetto contrario: quello del divertimento puro.

Insomma, potremmo stare qui a sottolineare che il gioco ha una mappa tutto sommato piccola (ma davvero pregna di citazioni e segreti), che ci sarebbe piaciuto vedere più distruzione dell'ambiente e un minimo (ma proprio un minimo eh!) di pulizia in più. Ma per il prezzo a cui viene proposto il titolo, nella sempre crescente serietà che questo movimento sta cercando di mostrare, ci sentiamo solamente di consigliare questo prodotto non per la sua effettiva qualità, ma per quello che in poche ore di gioco riesce a regalare.


E poi diciamocelo, quando la tua capra monta un jetpack sulle spalle, e decidendo di andare a schiantarsi contro una pompa di benzina, innesca una combo distruttiva pazzesca tanto da essere chiamata “Michael Bay Combo”, siamo sinceri, che critiche si possono muovere?

Chapeau Coffee Stain Studios, avete getto le basi per una strada che siamo certi, molti altri seguiranno in futuro.