God of War 2

di Luca Gambino
Kratos aveva anticipato la moda del momento. Lui, spartano DOC aveva portato sui piccoli schermi degli appassionati videogiocatori di tutto il mondo il fascino di Sparta e delle sue tradizioni guerrafondaie ancora prima di Zack Snyder e dei suoi eroici "300". E adesso, con qualche ritardo legato alla volontà di Sony di non intralciare il lancio della PS3, lo ritroviamo nuovamente a combattere contro gli dei dell'antica Grecia, in un'epica spirale di violenza che raramente ha trovato posto sul monolite nero di casa Sony. Avevamo lasciato Kratos seduto tra gli dei dell'Olimpo al posto di Ares, il dio della Guerra. L'operato di Kratos, come divinità è ancora più spietato e agguerrito del suo predecessore, tanto da suscitare le ire direttamente di Zeus che lo "declassa" nuovamente a semplice essere umano. Kratos dovrà quindi riguadagnarsi i galloni di divinità andando direttamente contro il suo destino, viaggiando per i quattro angoli del mondo alla ricerca di chi potrà riportarlo indietro nel tempo e far prendere alla sua esistenza una piega completamente differente.


Da qui si snoda la trama di God Of War 2 che riporta sulle scene le meccaniche ormai tipiche dell'action game Sony, condite questa volta con piccole ma sapienti aggiunte che vanno ad insaporire un piatto già ricco di per sé. Fatto salvo i furiosi e cruenti corpo a corpo che incidono per un'altissima percentuale nell'economia di gioco, Kratos dovrà a questo giro preoccuparsi un po' di più per le sessioni di esplorazione e la risoluzione dei puzzle che, come da tradizione, non saranno esageratamente difficili, ma che si presentano forse con una maggiore frequenza rispetto al passato.

Quello che non è cambiato è l'approccio più spettacolare che utilitaristico che caratterizza gli scontri, alimentato questa volta da un sistema di combattimenti che prende il meglio della passata versione a cui si aggiunge tutto un nuovo set di mosse, combo e armi che completano e arricchiscono la già ampia offerta di God of War. Si ritroveranno quindi intense sessioni di button smashing dove Kratos farà ancora una volta bella mostra dell'ampio parco di mosse a disposizione, alternate ai quick time events riservati a situazioni più complesse, dove il giocatore verrà filoguidato all'eliminazione del nemico di turno seguendo alla perfezione i suggerimenti che appariranno di volta in volta sullo schermo. Un sistema di gioco che fa della frenesia e della mancanza di punti morti uno dei suoi punti di forza, a cui si uniscono in questo secondo episodio alcune nuove sezioni, come quella che vede il fantasma si Sparta impegnato in furiosi combattimenti aerei a cavallo di enormi grifoni che daranno modo al giocatore di affrontare nuovi nemici e situazioni.


Ancora una volta il sistema di controllo implementato da Sony assecondarà con precisione chirurgica i voleri del giocatore di turno aprendogli non solo la possibilità di portare attacchi sempre differenti ai propri nemici, ma di farlo anche con uno stile completamente rinnovato e praticamente privo di difetti. A tutto questo si deve anche aggiungere la volontà dei programmatori di aver calcato la mano, per quanto possibile sulla playstation 2, sull'interattività degli sfondi e sulle sessioni si esplorazione , che in questo secondo episodio assume un ruolo decisamente più importante rispetto al passato. Il tutto da vita ad enigmi meno lineari rispetto al passato e che sebbene non impegneranno il giocatore più smaliziato, potrebbe richiedere qualche attimo di riflessione in più a quello meno abituato al ragionamento. Tuttavia la curva di apprendimento avanza di pari passo con quello della difficoltà generale del gioco, accompagnando il giocatore nelle prime fasi a mò di tutorial e centellinando i suggerimenti con l'avanzare del gioco.

Il tutto va ad incastonarsi all'interno di un comparto tecnico che sebbene paghi inevitabilmente dazio alle console di nuova generazione, riesce comunque a sbalordire per la quantità di dettagli e per la qualità generale dell'opera. Sugli scudi, come sempre, il comparto grafico di God of War, che si divide ancora una volta tra ambientazioni mastodontiche, imponenti boss di fine livello e nemici animati a dovere. Il tutto a sessanta frame costanti senza la minima incertezza anche nelle situazioni più cariche e difficili. Certo, alcune texture probabilmente risultano meno brillanti e definite di quanto visto ultimamente in giro ma è impossibile non considerare God of war 2 come un piccolo gioiello dal punto di visto grafico ed estetico, aiutato anche da un buon numero di effetti speciali visivi che contribuiscono all'ottima resa. Sottotono, invece, il sonoro della produzione Sony, relegato inspiegabilmente in un angolo, non tanto per la scarsa qualità dell'opera, quanto piuttosto per un non corretto mixaggio dei vari componenti audio che tende a porre il parlato sullo sfondo, rendendolo a volte decisamente incomprensibile.
God of War 2 rappresenta quindi una sorta di "requiem" per la console di casa Sony, che saluta la old gen con uno dei migliori esempi di tecnica grafica e programmatoria applicata ad un gioco appassionante, carico d'atmosfera e incredibilmente divertente di giocare. Merce rara, specie di questi tempi, anche per la next gen. La seconda uscita di Kratos su Ps2 merita sicuramente di essere vissuta in virtù di un sistema di gioco ampiamente collaudato ma che in questa sua nuova incarnazione, pur non discostandosi dal filone principale, riesce ad aggiungere quel qualcosa in più che assurge God of War 2 a vero prodotto di razza e non a semplice scopiazzatura di un prodotto di successo. Assolutamente da giocare.