Godzilla: The Game

di Tommaso Alisonno
Gojira, o come lo chiamiamo più spesso noi Occidentali Godzilla (il problema non si pone per i Giapponesi, i quali pronunciano entrambe le sintassi nel medesimo modo), é indubbiamente il mostro più famoso della storia del cinema Giapponese ed secondo solo a King Kong a livello mondiale: ma se dello scimmione Americano contiamo una manciata tra sequel e remake, del lucertolone sono ormai 30 le pellicole che lo hanno come protagonista, l'ultima delle quali é guarda caso Hollywoodiana e ha festeggiato il sessantesimo compleanno del Kaiju (= mostro misterioso).



Le origini e gli obiettivi del mostro variano a seconda del film: di norma, Godzilla é una forma di vita marina la cui evoluzione é stata alterata dai test nucleari condotti dagli esseri umani e si é trasformato in un mostro gigante, ma in altre versioni ha origini aliene. Per quanto riguarda ciò che lo anima, talvolta si tratta di difendere la terra dalla minaccia di altri Kaiju, ma molto più spesso esce dall'oceano soltanto per distruggere tutto. In questa nuova incarnazione videoludica, la storia di base percorre per l'appunto questo tracciato, ma con un dettaglio: Godzilla esce dalle acque per nutrirsi della G-Energy che gli umani producono da quando hanno studiato le sue stesse cellule, raccolte durante un'invasione di 30 anni prima.

Largo al Dio della Distruzione


Dopo il breve tutorial, il gioco ci offrirà diverse modalità in cui cimentarci, la più importante delle quali é sicuramente la “Dio della Distruzione”, ossia quella che ripercorre in una serie di capitoli quella che é la “storia” del gioco. Interpretando Godzilla, questa comincerà dal capitolo “Approda”, ma dopo di questo l'elenco degli scenari si ramificherà ad albero: scegliendo una missione piuttosto che un'altra, infatti, assisteremo al “cambio al potere” del primo ministro Giapponese, e con esso a una differente risposta da parte della G-Force di difesa. In termini pratici: potremo scegliere la difficoltà della successiva missione e all'aumentare di questa aumenterà anche il moltiplicatore dei punti-evoluzione guadagnati.
Ci sono TUTTI ma proprio TUTTI i kaiju

Lo scopo di ciascuna missione sarà però il medesimo e consisterà nel raggiungere ed abbattere tutti i Generatori presenti nell'area: bonus extra saranno ottenuti abbattendo tutti i palazzi o determinati obiettivi speciali, come un certo numero di elicotteri, carri armati, jet e così via.
Presto o tardi, altri kaiju – come Mothra, Mechagodzilla, King Ghidorah – si paleseranno nella mappa (senza che ci sia un motivo esplicito perché lo facciano) costringendoci ad affrontarli prima di continuare la nostra opera distruttiva. Ad ogni modo, ciascun oggetto o avversario distrutto donerà a Godzilla energia che gli permetterà di crescere progressivamente di dimensioni, dagli originari 50 metri fino a 100 e oltre.

In alternativa, anziché “Approdare” con Godzilla potrete decidere di “Invadere” la terra nei panni di un altro kaiju scelto tra quelli sbloccati, dando luogo a una storia leggermente diversa ma con le meccaniche sostanzialmente uguali. Differente é il discorso se deciderete invece di “Difendere” la terra: sempre nei panni di un kaiju, dovrete affrontare i vari nemici cercando però di salvaguardare il più possibile l'ambiente circostante, e soprattutto i Generatori; in questa modalità, infatti, il tasso di crescita non dipenderà dai danni causati ma bensì da quelli evitati.


Le altre modalità disponibili sono quelle di tipo “picchiaduro”: “Guerra di Kaiji” é una sorta di arcade in cui dovrete superare un'ondata di 6 nemici progressivamente più forti, ed il tempo impiegato andrà ad influenzare la classifica mondiale. “Versus” é, ovviamente, destinata agli scontri tra due o tre giocatori disponibili però sono online (niente “Split Screen”). Con il “Diorama” potrete infine comporre i vostri scenari, posizionando i modelli dei kaiju su una mappa per poi scattare le vostre foto-ricordo.

Come Ti Controllo il Mostro


Controllerete il vostro kaiju mediante l'analogico sinistro, sebbene questo permetterà di muoversi nelle 4 direzioni di base senza ruotare sull'asse verticale: per fare ciò dovrete infatti utilizzare i tasti L1 ed R1. Ai quattro tasti frontali sono assegnati altrettanti attacchi: quello veloce (quadrato), quello potente (triangolo), quello in scatto (croce) e quello speciale (cerchio); quest'ultimo utilizzabile solo quando l'apposita barra sarà piena, e il refill avviene semplicemente col tempo. In alternativa, un secondo attacco speciale (per il quale ugualmente é necessario spendere la barra) é presente sul tasto R2.

Conclude la parata dei comandi la possibilità di “ruggire” premendo simultaneamente L1+R1, ma naturalmente le cose potranno cambiare a seconda del kaiju: alcuni hanno a disposizione attacchi particolari eseguibili mentre ruggiscono, mosse evasive, o altro ancora. Inoltre, spendendo nell'apposita schermata i punti evoluzione e le cellule dei nemici sconfitti potrete anche ottenere nuove mosse (per esempio, la “rotazione di 180 ” per Godzilla) o semplicemente potenziare le precedenti. In generale i controlli ricalcano quelli dei film, ma questo significa anche che spesse volte sono decisamente lenti e goffi

Dagli Anni '50 alla Grafica CGI


Il team di sviluppo NatsumeAtari, che ha lavorato inizialmente su PS3 per poi portare il tutto anche su PS4, si é trovato al cospetto del problema di realizzare in formato digitale moderno qualcosa che in 60 anni ha subito notevoli evoluzioni: si parte dal Godzilla “di gomma” manovrato da uno stuntman all'interno, passando per enormi burattini controllati tramite corde di pianoforte (25 operatori furono necessari per “dar vita” a Mecha King Ghidorah), fino ai moderni prodotti dell'industria digitale. Sotto il profilo dei modelli dei Kaiju, vere “star” del gioco, possiamo dire che il lavoro svolto é piuttosto buono: idem valga per le animazioni e gli effetti speciali dei loro attacchi.



Il giudizio cala vertiginosamente gettando però l'occhio a ciò che li circonda: le città e le strutture sono piuttosto povere, con solo alcune costruzioni a rialzare leggermente l'asticella (come la Tokyo Tower); le aree esplorabili sono inoltre delimitate da un semplice confine giallo-arancio oltre il quale vige l'indistruttibilità di qualsiasi cosa. Non manca neppure qualche “sbavatura”, come ad esempio l'incastrarsi del modello con il bordo della mappa. Molto azzeccate, invece, le sequenze che introducono l'arrivo di un nuovo kaiju, realizzate volontariamente in modo da “strizzare l'occhio” agli spezzoni dei film originali, con tutti i loro limiti.

Più lusinghiero il giudizio sul sonoro: le musiche riprodotte sono prese pari pari dai film di riferimento e ottimamente orchestrate, così come fedeli all'originale sono i versi di Godzilla e degli altri mostri (l'inconfondibile “ruggito” fu campionato all'epoca sfregando un pezzo di cuoio su una corda di contrabbasso). I dialoghi che fungono da contorno all'azione sono disponibili in Giapponese e in Inglese, entrambi senza particolare lode, e sono totalmente sottotitolati in Italiano.

Verso i Titoli di Coda


Prendere confidenza col sistema di controllo é veramente semplice, e dopo il tutorial sarete pronti a distruggere tutto quello che vi capita a tiro. Per il resto il gioco é tutto qui: le uniche finezze riguardano la possibilità di ottenere risultati extra o cercare di battere i record di tempo. La cosa più allettante del prodotto, studiato principalmente per i fan, é la presenza di TUTTI ma proprio TUTTI i kaiju con cui Godzilla ha avuto a che fare nella sua lunga e gloriosa carriera e sbloccarli ed evolverli tutti al massimo potrebbe essere impegnativo in termini di tempo.


Questo soprattutto perché per l'evoluzione dovrete raccogliere le loro “cellule” sconfiggendoli in battaglia, ma avrete la scelta sui nemici da affrontare sarà limitata: in modalità Storia non potrete ripetere il singolo scenario (dovrete ricominciare l'invasione da capo), e in modalità Arcade gli incontri son casuali. Inutile dire che per molti versi questa pratica porta a un notevole dispendio di tempo non necessariamente divertente.

Insomma: Godzilla é un gioco pensato per i fan del popolare kaiju e per gli appassionati della sua nutrita filmografia, dal modello di gomma “col muso da foca” alla gigantesca iguana di Hollywood. Il gameplay é semplice e tendente alla ripetitività, mentre la realizzazione grafica certamente non mette alla frusta l'hardware di PS4. Ciò non di meno, i fan succitati potrebbero trovarlo interessante e imperdibile; solo loro, però.