Goldeneye 007

di Paolo Mulas
L'originale 007 Goldeneye rappresenta senza dubbio una delle pietre miliari nella storia dei videogiochi; dopo anni di modeste conversioni da Pc, la Rare riuscì finalmente a portare su console (in esclusiva per Nintendo 64) uno sparatutto di spessore, coinvolgente e curato, arricchito da una delle migliori modalità multigiocatore (naturalmente offline), ed anche all'altezza della prestigiosa licenza, tanto é che ancora oggi viene considerato uno dei migliori tie in di sempre. A distanza di tredici anni dalla sua uscita, e dopo aver messo nell'ombra tutti i successivi titoli dedicati a James Bond, il fascino di Goldeneye é rimasto così vivo nel ricordo degli appassionati da spingere l'Activision ad un rifacimento per così dire “spirituale” per il Wii.



Non si tratta infatti dello stesso gioco “semplicemente” aggiornato agli standard tecnologici attuali, ma di un titolo nuovo nella forma e nei contenuti che però in più di un passaggio si permette di omaggiare l'opera originaria. La prima novità che balza subito all'attenzione del giocatore più attento, é data dal cambio del protagonista, con Daniel Craig, o meglio la sua versione poligonale, a sostituire il carismatico Pierce Brosnan. Questo avvicendamento tra due James Bond così differenti, con lo 007 di Daniel Craig maggiormente incentrato sulla fisicità del personaggio, ha dei riflessi anche sul gameplay, che in più di una occasione metterà l'accento sulle doti atletiche del nuovo interprete. Fin dalle prime battute il titolo riesce a ricreare in maniera fedele l'atmosfera della pellicola (che é stata anche rivista in alcuni dettagli per renderla maggiormente attuale), e per analogia anche il fascino “bondiano”, caratterizzato da spettacolari colpi di scena, momenti di tensione, e tocchi di classe.

La principale caratteristica di cui si fa forte la giocabilità é da ricercarsi nella grande libertà concessa al giocatore, soprattutto per quel che riguarda l'approccio con i nemici, gli ambienti, e le missioni in generale. Potremo dunque scegliere di muoverci in maniera furtiva, facendo attenzione a non farci notare, sorprendendo i nemici alle spalle, sparando con armi silenziate e mettendo fuori uso le telecamere di sorveglianza, oppure avanzare senza alcuna remora consapevoli però di dover affrontare il nemico in numero decisamente superiore e con alte possibilità di finire presto impallinati. A nostro modesto parere la soluzione stealth é quella che garantisce maggiori soddisfazioni; forzare una grata, sgattaiolare nel tunnel, aspettare che la guardia completi il suo giro di ronda e poi attaccarla di sorpresa, é solo una delle tante possibilità offerte. Nel caso si venga individuati, la dinamica dell'azione cambia completamente, con 007 che assume il non invidiabile ruolo di preda in luogo di cacciatore.

I nemici chiameranno subito dei rinforzi che ci costringeranno alla difensiva; avremo modo di proteggerci sfruttando vari tipi di ripari occasionali, che però si deterioreranno piuttosto facilmente. Sorprende in positivo l'intelligenza artificiale avversaria: le varie guardie non si getteranno a capofitto come “carne da macello” ma si muoveranno con raziocinio, sfruttando anch'essi ripari vari, coprendosi vicendevolmente, e soprattutto non lesinando munizioni per fermarci né tantomeno granate. Tutto ciò offre al giocatore una sfida appagante, che solamente in rarissimi sfocia in momenti frustanti spesso scongiurati grazie ad una buona distribuzione dei check point. Proprio grazie a quest'ultimi si potrà in taluni casi “barare”, sfuggendo per esempio ad una situazione molto delicata correndo fino al punto di salvataggio, spesso coincidente con una nuova area di gioco da esplorare. Nonostante la progressione del gioco rimanga fondamentalmente lineare, come la maggior parte degli fps per altro, non mancano, soprattutto nelle sezioni ambientate all'aperto, bivi e strade alternative. Anche se alcuni passaggi ricorderanno senza dubbio quelli dell'originale Goldeneye, i livelli sono stati comunque ridisegnati ed in generale il gameplay é stato modernizzato.




Ecco che ogni tanto avremo a che fare con alcune sezioni scriptate, immancabili quick time event, e qualche variante sul tema come la guida di un carro armato (peraltro presente anche sul Nintendo 64). Gli ambienti offrono anche diversi elementi con cui interagire, si potrà sparare ai serbatoi dei veicoli per farli saltare in aria, ai vari estintori e bidoni esplosivi, o a qualche passerella, ma in tal senso sicuramente era lecito aspettarsi qualcosa di più vario da parte degli sviluppatori. Anche il nuovo gadget di Bond, un polivalente smarthphone, poteva essere sfruttato in maniera più originale; é vero che lo potremo impiegare per manomettere circuiti informatici, scansionare visi, far foto ed ovviamente per comunicare con l'MI6 (il servizio segreto inglese), ma avremo preferito un utilizzo più libero e meno guidato. Già in fase di anteprima avevamo avuto modo di apprezzare il sistema di controllo, principalmente per la grandissima versatilità in grado di accontentare i gusti di tutti i giocatori.

Il gioco é compatibile con la classica accoppiata Wii Remote/Nunchuk (che si possono combinare anche tramite il supporto Wii Zapper), Classic Controller, Classic Controller Pro (peraltro disponibile nel bundle in edizione limitata in color oro), e joypad del Gamecube. Chi ha già giocato ad altri fps sul Wii con ogni probabilità si troverà benissimo con la prima combinazione, certamente la più immediata e coinvolgente, che peraltro potrà essere ulteriormente personalizzata scegliendo tra i diversi livelli di sensibilità. Per i giocatori alle prime armi inoltre sarà possibile avvalersi anche della mira assistita, ed anche i quattro livelli di difficoltà asseconderanno i differenti gradi di abilità dei giocatori. La principale differenza tra un livello e l'altro é da ricercarsi principalmente nelle necessità di dover completare gli obbiettivi secondari, oltre che naturalmente quelli primari; la possibilità di migliorare progressivamente le proprie performance (anche con sfide a tempo), giova certamente alla longevità altrimenti non proprio irresistibile per quel che riguarda la campagna in singolo. Il primo Goldeneye é ricordato ancora per il sua divertentissimo multiplayer, e questo “nuovo” non vuole essere certamente da meno. Si parte dal classico split screen per quattro giocatori, ultimamente poco considerato, che però oltre all'effetto nostalgia ha da offrire numerose ed interessanti modalità, per arrivare al multiplayer online (per otto giocatori) anch'esso curato e ricco di opzioni.

Nella nostra prova abbiamo potuto apprezzare la grande popolarità del gioco (con tempi di attesa praticamente nulli), assenza di lag, ed un buon sistema di crescita del proprio personaggio che ci permetterà di accedere a delle sfide esclusive. Insieme a Mario Kart e Monster Hunter Tri sicuramente la migliore esperienza in rete col Wii. I ragazzi di Eurocom si fanno apprezzare anche per il buon sfruttamento dell'hardware della console Nintendo (pratica purtroppo non molto comune nei titoli di terze parti); buona realizzazione dei modelli poligonali anche sotto il profilo delle animazioni, effetti speciali realistici e spettacolari, level design curato. Gli unici nei sono individuabili in alcuni rallentamenti, che seppur sporadici non appaiono sempre giustificati da ciò che si muove sullo schermo. Il sonoro può vantare musiche ben adatte alla tipologia di situazioni, ed il doppiaggio ad opera dei doppiatori italiani ufficiali. Fare un confronto tra i due Goldeneye é inutile oltreché anacronistico, ma se l'obbiettivo di Activision ed Eurocom era quello di ricreare lo spirito del titolo originario, allora la missione si può dire felicemente conclusa. Profondo, coinvolgente e con una grande modalità multiplayer, il nuovo Goldeneye ha tutte le carte in regola per diventare un classico nella softeca Wii.