Gotham Knights, recensione: una nuova generazione di eroi in una città oscura
Gotham Knights è un nuovo videogioco in arrivo il 21 ottobre 2022: ecco la recensione del titolo sviluppato da WB Games Montréal.
Cala la notte, il marciume invade i vicoli bui e oscuri di Gotham City, ma questa volta i criminali non saranno intimoriti dal bat-segnale.
Ho avuto modo di giocare a lungo a Gotham Knights, il nuovo videogioco sviluppato da WB Games Montréal: ecco la recensione!
Gotham Knights è un nuovo Action RPG open world in cui i giocatori vestono i panni di una nuova generazione di supereroi DC che, dopo la tragica morte di Batman, cercherà di proteggere i cittadini di Gotham City. Emerge immediatamente la logorante, tremenda e altresì alienante follia di una città imperfetta.
Gotham Knights, l’inizio di una nuova avventura
Gotham Knights racconta una storia originale. Batman – il simbolo di giustizia – è morto: i criminali hanno invaso le strade di Gotham City. Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin si tuffano in un nuovo viaggio, dalle cime delle torri alla rete malavitosa sotterranea. La Bat-famiglia deve quindi proteggere la città, dare speranza ai cittadini, mettere in riga le autorità e incutere timore nei criminali.
Durante questa avventura, ho trovato la trama molto interessante e ricca di colpi di scena. Appaiono alcuni dei principali nemici del Cavaliere Oscuro, come l'ingegnoso Pinguino, il crudele Mister Freeze, l’energica Harley Quinn, il mutaforma Clayface e la misteriosa Corte dei Gufi.
Batman – con la sua figura dionisiaca – è il simbolo della giustizia. Dopo la sua morte, il già precario equilibrio di Gotham City si frantuma: una perdita che sconvolge i cittadini e gli alleati. La Bat-famiglia, una nuova generazione di eroi, dovrà omaggiare il leader scomparso, risolvendo alcuni misteri e ripristinando la tranquillità.
Protagonisti diversi, ma legati da uno scopo comune
La Bat-famiglia è composta da eroi totalmente differenti. Questo variopinto quadro consente di scoprire anche le complesse e variabili meccaniche interne al gruppo. Quando persone diverse si incontrano, inevitabilmente emergono conflitti, scambi di idee e un impercettibile insieme di richieste funzionali, finalizzato al riequilibrio delle dinamiche interne del gruppo. Proseguendo, i videogiocatori scoprono la struttura familiare e il passato dei protagonisti.
Purtroppo, non ho notato una vera evoluzione dei protagonisti: il loro rapporto – tra scontri e intese – rimane pressoché invariato.
Nonostante la morte “fisica” di Batman, il suo simbolo non sembra destinato a scomparire. I nuovi cavalieri di Gotham, infatti, cercano di omaggiare il loro leader/maestro, adottando i suoi ideali di giustizia. Molto interessante è scoprire il legame tra i protagonisti di Gotham Knights e il compianto Bruce.
I supereroi DC presentano delle caratteristiche e abilità differenti.
- Batgirl (Barbara Gordon): dotata di un'intelligenza fuori dal comune, di un incredibile talento ginnico e di una grande forza di volontà. Il suo stile di combattimento è la Kickboxing. Inoltre, è un’esperta di programmazione, hacking e memoria eidetica.
- Nightwing (nella versione “Dick Grayson”, precedentemente conosciuto come Robin, il primo pupillo di Batman): il carismatico leader naturale. Un acrobata ed esperto di bastoni da Escrima.
- Cappuccio Rosso (Jason Todd, il secondo Robin): esperto di molteplici tecniche di lotta, strategia, escapologia e investigazione. Un eroe spietato, impulsivo e instabile. Può utilizzare armi da fuoco ed esplosivi.
- Robin (Tim Drake): il protagonista più giovane. È un cavaliere serio, innovativo, intelligente, esperto di bastone pieghevole e abile detective.
Ogni eroe ha abilità, equipaggiamenti e armi uniche: i videogiocatori devono, prima di iniziare una nuova missione, scegliere il personaggio più adatto. C’è un luogo pieno zeppo di telecamere? Batgirl potrebbe essere la comprimaria perfetta. Un gruppo di possenti nemici si avvicina? Allora potrebbe essere l’occasione per provare le abilità di Cappuccio Rosso. Insomma, in Gotham Knights nulla è lasciato al caso: i giocatori devono scegliere con attenzione il personaggio da controllare prima di iniziare un nuovo incarico, creando una vera strategia. Numerose missioni possono essere affrontate in modo diverso: è possibile adottare un approccio stealth con Robin oppure sconfiggere i nemici con la forza bruta di Cappuccio Rosso.
Lo ammetto: testare le abilità e le caratteristiche di tutti i protagonisti è stato molto divertente. Le differenze sono evidenti specialmente dopo aver sbloccato nuove abilità. Come spesso accade negli Action RPG, anche in Gotham Knights sono disponibili delle capacità da sbloccare e migliorare. Ogni personaggio può essere migliorato singolarmente, diventando la versione ideale del Cavaliere Oscuro. Gli “skill tree” sono quindi quattro, sono abbastanza grandi e presentano delle abilità differenti (che possono essere sbloccate conquistando dei punti durante le partite).
Capitolo equipaggiamento. Considerando le caratteristiche totalmente differenti dei quattro cavalieri, non potevo che aspettarmi degli equipaggiamenti – dai costumi alle armi – diversi. L’ampia varietà di oggetti disponibili mi ha entusiasmato.
Le cutscene – ovvero le fasi non interattive - offrono contenuti diversi in base al personaggio selezionato. Come precedentemente affermato, i protagonisti presentano delle personalità differenti e, quindi, il medesimo evento viene trattato in modo dissimile. Dialogando con gli alleati e con gli antagonisti, emerge anche il passato dei cavalieri: perché sono arrivati lì? Qual è il loro background? Qual è il loro rapporto con Batman? I differenti contenuti delle cutscene rappresentano quindi un aspetto molto intrigante! Potenzialmente, per scoprire tutti i retroscena, gli intermezzi e le sfumature della narrazione, potrebbe essere necessario rigiocare il videogame anche quattro volte.
Una città che affascina
Nonostante le ombre che si avvicinano, Gotham è sempre magnifica. Dopo la morte di Batman, i vicoli bui e oscuri sono stati nuovamente conquistati dalla criminalità. I nostri eroi, ogni notte, affrontano molteplici casi, più o meno complessi. Esplorare Gotham – con alcune delle architetture più iconiche dell’universo DC – è molto divertente. I cavalieri si spostano con uno speciale rampino (che permette di muoversi rapidamente tra i palazzi) e con la Batmoto (o Batciclo). La Gotham notturna è visivamente spettacolare, enorme e piena di vita.
In questo vasto mondo aperto, i videogiocatori possono svolgere una serie di attività secondarie, come sventare un crimine, aiutare degli alleati, sconfiggere supercriminali, salvare i cittadini e tanto altro. Queste operazioni – che donano una certa varietà all’avventura – sono utili anche per guadagnare punti esperienza e materiali.
Un mondo aperto, vasto e dinamico, sì. Ma una caratteristica rischia di rovinare leggermente l’esperienza. Recentemente, infatti, è stato confermato che il videogame non include una modalità 60 fps su console di ultima generazione. Mi aspettavo una modalità performance (quindi a 60 fps), che avrebbe garantito un’esperienza ancora più coinvolgente. Non escludo che gli sviluppatori possano offrire questa opzione con un successivo update (ma non abbiamo ancora una conferma ufficiale).
Il gameplay
Le meccaniche del corpo a corpo vengono proposte in forma dinamica e spettacolare. Come precedentemente affermato, ciascun protagonista presenta uno stile di combattimento differente: in questi giorni di prova, ho avuto modo di scoprire tutte le sfumature, cercando di controllare un po’ tutti i personaggi. Effettivamente, esistono delle differenze notevoli e, in base alla singola missione, il giocatore dovrà scegliere con attenzione un eroe. Chiaramente non mancano i colpi di scena: una missione apparentemente stealth può invece trasformarsi in un intenso combattimento (Gotham è una città imprevedibile).
Purtroppo, nonostante la varietà di crimini disponibili, emerge una certa ripetitività sul lungo periodo. Quando si affrontano nemici “semplici” (come i Freak) bisogna ripetere troppe volte la stessa pratica. Questa caratteristica emerge specialmente negli incarichi secondari (raramente durante gli scontri con i boss). Proseguendo con la storia, appariranno altri nemici (che qui non citerò, per evitare spoiler) che, introducendo delle novità, rendono i combattimenti decisamente più emozionanti.
Sbloccando nuove abilità, anche il combattimento (sia corpo a corpo sia a distanza) cambia. Dopo non molto tempo, le differenze tra i singoli cavalieri diventano sempre più evidenti. L’equipaggiamento può essere inoltre migliorato con le “mod”, delle modifiche. Il giocatore deve riuscire a distribuire in modo opportuno e coerente le risorse disponibili (così da non penalizzare gli altri cavalieri).
Molte meccaniche di gioco ricordano quelle della serie Batman: Arkham (di Rocksteady Studios), ma con alcune novità. Gotham Knights include una modalità co-op: due giocatori possono collaborare affrontando l’avventura insieme. I giovani protagonisti devono indagare, raccogliendo prove. Anche queste indagini, dopo un po’ di tempo, potrebbero risultare leggermente ripetitive: quasi sempre, i giocatori devono analizzare oggetti, sconfiggere e interrogare nemici. Non mancano alcuni enigmi che, in ogni caso, non sono particolarmente complessi (basta ragionare pochi minuti per risolvere questi grattacapi, anche senza suggerimenti e indizi). Possiamo guidare la Batmoto, ma l’esperienza di guida non è esattamente entusiasmante, sia per la fisica (non realistica) sia per la mancanza di “libertà”. Un vero peccato, considerando la splendida esperienza offerta dalla Batmobile in Arkham Knight