Gothic IV: Arcania

Gothic IV Arcania
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Salire di livello significa avere incantesimi più potenti (in termini di danni inflitti e non di varietà) o qualche combo negli attacchi in mischia, ma nulla più di questo; sparita, quindi, la necessità vista nel titolo precedente o in giochi affini di affidarsi alle guide di un mago per apprendere i segreti della Magia o ad un Mastro Guerriero per conoscere i misteri dell'acciaio. No, in G4 basta avere la giusta pergamena per guadagnare ad esempio l'abilità di forgiare un arma o creare una pozione e la semplice pressione di un tasto ci porterà in qualsiasi momento al relativo menù. Naturalmente, per creare un elisir di salute - giusto per citare una delle molteplici possibilità, dovremo possedere nel nostro amplissimo zaino i giusti ingredienti per poterlo fare. Col passare delle ore, potremo spendere qualche minuto per fumare il narghilé, sederci su panche e sgabelli e altre amenità : cose assolutamente inutili ai fini del gameplay, ma comunque interessanti per immergersi maggiormente nel mondo creato per noi dagli sviluppatori.

Gli scontri a base di Magia e Incantesimi danno una certa soddisfazione,ma sarà l'acciaio a mettere fine alle contese.
Gli scontri a base di Magia e Incantesimi danno una certa soddisfazione,ma sarà l'acciaio a mettere fine alle contese.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
In linea di massima,una strada e una sola ci porterà al nostro obiettivo.
In linea di massima,una strada e una sola ci porterà al nostro obiettivo.
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In effetti, il mondo di Gothic 4 é zeppo di oggetti da raccogliere, di scrigni da aprire, di cadaveri di nemici abbattuti da esaminare. Per quello che riguarda gli oggetti, che spesso poi sono piante e fiori utili alla creazione di questa o quella pozione, delle farfalline colorate ne evidenzieranno la posizione, per sparire subito dopo averli raccolti. Durante il nostro lungo girovagare per le terre di Arcania, sia sopra che sotto la superficie, vedremo il costante alternarsi del giorno e della notte, così come assisteremo a repentini temporali che termineranno velocemente così come sono iniziati; le condizioni climatiche, così come il ciclo solare, sono stati realizzati con notevole cura e, se é vero che in G4 piove un po' troppo spesso, é altrettanto vero che l'effetto é di sicuro impatto, specialmente per quanto concerne la realizzazione delle superfici bagnate.

Una cosa alla quale non potremo sottrarci mai durante la buona cinquantina di ore necessarie per chiudere il match, é l'enorme e a tratti snervante, mole di dialoghi con i PNG (personaggi non giocanti) che incontreremo. E' vero, purtroppo, che le routine di IA alle quali si attengono questi personaggi sono ai minimi storici e che l'interazione con essi é pressoché nulla ma é altrettanto vero che quando si tratta di chiacchierare, gli abitanti di Arcania non si tirano certo indietro. Dialoghi fiume saranno all'ordine del giorno e spesso questo inutile cianciare porterà il giocatore a premere il tasto del mouse per tornare immediatamente all'azione; in ogni caso, sarà proprio con i dialoghi che verremo a conoscenza delle nostre varie sotto-missioni, che normalmente si riducono a “parla con Tizio, uccidi Caio e porta l'oggetto a Sempronio”. Di norma, anche la quest principale rispecchia questo trend, ma con una variante che andiamo a esplicitare. Se, ad esempio, il personaggio A ci garantisce l'accesso alla città a patto che prima andiamo a recuperare un oggetto dal personaggio B, state pur certi che B, per consegnarci l'oggetto, pretenderà che ci rechiamo prima nel punto C dove il personaggio D ci chiederà di fargli il favore E. Solo allora, potremo tornare al punto C, dove D ci darà la chiave per accontentare B e farci tornare da A...il tutto costellato da un fiume di dialoghi a scelta multipla che, ripetiamo, saranno del tutto ininfluenti ai fini del gameplay ma che classificheremmo come “nozionistici” per conoscere meglio i territori e le usanze di Arcania.

Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
Le grotte e le caverne saranno luoghi zeppi di nemici,ma anche di tesori e meraviglie.
Le grotte e le caverne saranno luoghi zeppi di nemici,ma anche di tesori e meraviglie.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
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In G4 spariscono anche i dilemmi e le scelte morali, in favore di una maggiore immediatezza e di un solo finale disponibile; di quando in quando, sarà possibile estorcere una informazione a questo o a quel personaggio utilizzando l'acciaio, ma questo é il massimo delle “scelte” disponibili, in loco di una trama che, per quanto complessa, resta comunque estremamente lineare. Epitome di tale linearità é l'impossibilità di accedere a tutte le zone di gioco; in effetti, si é sempre relegati ad una singola zona che - per quanto vasta, non permetterà mai l'accesso ad un'altra senza che prima si siano completate le missioni principali di quella che ci troviamo a vivere. Barriere naturali o personaggi ostili (e non affrontabili) ci relegheranno alla sola zona di competenza, fino alla naturale evoluzione della storia. Sul fronte strettamente tecnico, ci troviamo di fronte ad un prodotto sontuoso, sia pur tutt'altro che privo di sbavature; il mondo di Gothic 4 é vasto, lussureggiante, splendente, con i suoi pendii e le sue colline, le sue grotte profonde e le sue scogliere a picco sul mare, dove il sole del tramonto incendia le foglie sullo sfondo di un imponente castello. Fanno da contraltare a queste piccole meraviglie, dei frequentissimi effetti di pop-up, nonché dei palesi ma non troppo fastidiosi episodi di compenetrazione.

Sono pochi anche i modelli dei personaggi che, dopo poche ore di gioco, sembrano banalmente tutti uguali, con le stesse movenze e le medesime animazioni; discorso diverso per il nutrito parco mostri, sempre piuttosto evocativo. I caricamenti da una zona all'altra sono piuttosto rapidi e tutt'altro che frequenti. Una delle lacune che abbiamo faticato di più a digerire, é la pessima gestione della mappa, almeno per quanto concerne le missioni: indicate in modo approssimativo e solo per quanto concerne la risoluzione, dando al giocatore pochissimi punti d riferimento in un mondo estremamente vasto da visitare a piedi (o con delle pedane di teletrasporto, non proprio utilissime, ma interessanti). Il comparto sonoro dice la sua grazie a delle ottime musiche e un discreto doppiaggio in Italiano, che però non trova complicità nella quasi totale assenza del labiale durante i frequentissimi dialoghi. E'sicuramente consigliato un buon computer (buono,non ottimo!) per poter giocare degnamente, ma per maggiori dettagli, vi rimandiamo al nutrito box hardware in fondo a questa pagina. Noi chiudiamo qui le cronache delle terre di Arcania, invitandovi a visitare questo mondo, sia che siate fan della serie, sia se vi avviciniate per la prima volta a questo genere di giochi.

Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
La linea dell'orizzonte é sempre piuttosto lunga.
La linea dell'orizzonte é sempre piuttosto lunga.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
Le cattedrali e i castelli sono stati ricreati infondendo il massimo grado di dettaglio.
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Gothic IV: Arcania
7.5

Voto

Redazione

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Gothic IV: Arcania

Un titolo difficile, da condensare in pochi caratteri. Alla Jowood hanno avuto si il merito di prendere il meglio di The Witcher e di Risen, ma di condensarlo in un prodotto che, per certi versi, pare quasi acerbo, incompleto in piccoli dettagli che ne minano - anche solo parzialmente, il quadro generale. Divertente ed immediato, coinvolgente e immersivo,anche se avvelenato da una serie di difetti che ne impedisce il salto da "buon gioco" a "capolavoro".