GP500

GP500
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Nel momento in cui mi trovo a scrivere queste righe di recensione Valentino Rossi é già campione del mondo della classe 250cc. Gli italiani dominano la scena del motomondiale ormai da anni, ma nella classe regina delle 500 manca un vero mattatore, se tralasciamo lo sporadico successo in Sud Africa di Max Biaggi
La Microprose, decisa ormai nel suo essere/divenire forgiatrice di simulazioni corsaiole, mette in pista l'ultimo lavoro marchiato GP500, diretto antagonista di quel Superbike che tanto appassionò gli utenti PC con una vena da centauri. Il risultato é una simulazione mancata, ma apprezzabilissima, adatta ad una fetta molto ampia di videogiocatori ma in grado di creare i più legittimi dubbi ai puristi alla ricerca della fisica perfetta
GP500
Partenza del GP di Catalunya: inizia la bagarre. Gli avversari sono spietati e la lotta per l'ingresso alla prima curva è feroce.

Ho precisato "mancata" perché il modello fisico é certamente plausibile, ma a volte eccessivamente permissivo in momenti cruciali
Potrebbe essere una scelta dei programmatori in un certo senso cauta, senza troppe pretese che sarebbero potute essere facilmente disattese
Ciò che ne é venuto fuori é un ottimo gioco di moto ai limiti della simulazione: l'arcade la fa da padrone ma non é detto che non riuscirà a farsi ben volere da chi calcola le traiettorie e l'assetto della motocicletta basandosi sui grafici delle telemetrie
Andiamo con ordine. La presentazione é ottima, musica adrenalinica e immagini mozzafiato riescono ad immergere il giocatore nel circo delle due ruote
L'impatto con l'interfaccia di GP 500 é molto buono, tutto é sotto controllo in modo intuitivo: la configurazione dei controlli, dell'audio e del livello di difficoltà saranno "customizzabili" nel migliore dei modi
Per ciò che concerne i controlli del mezzo in possesso ci sono due grandi novità: l'implementazione del doppio freno e la più ampia possibilità di movimento del pilota in sella
Ciò significa che agiremo sui dischi anteriori e quelli posteriori con due tasti differenti, come del resto accade nella realtà con la leva destra e il pedale relativo al freno posteriore. Accadrà molto spesso di non toccare minimamente il tasto relativo ai freni posteriori una volta in staccata prima di tornanti o varianti. Il freno posteriore, decisamente meno influente per l'arresto del mezzo, servirà a dare direzionalità al retrotreno che scoderà disegnando a terra con la gomma. Il pilota, a seconda del livello di difficoltà prescelto, sopperirà automaticamente alle brusche accelerazioni delle due tempi da 500 cc rannicchiandosi nel cupolino o collaborerà in frenata alzando il busto opponendo resistenza all'aria (in SBK era selezionabile un tasto apposito). Inoltre sarà possibile muoverlo sia a destra che sinistra a seconda della curva affrontata o in particolari momenti di bagarre (le partenze sono sempre impegnative e riservano sorprese non gradite). Per una corretta e funzionale configurazione dei controlli consiglio caldamente una buona periferica di gioco: un Sidewinder o altri pad "ricolmi" di tasti (anche dorsali) andrà benissimo. Una volta entrati nella schermata di selezione della moto sarà nostra opzione la differenziazione tra arcade e simulazione. Differenza come già detto poco marcata. La modalità simulativa consisterà in un arcade un po' più credibile mentre quella arcade in una modalità "divina": cadere risulterà quasi impossibile, i dritti nell'erba saranno perdonati con lo smorzamento automatico del gas e una limitazione alquanto empirica dell'angolo di piega della moto. Le motociclette, come intuibile dalla licenza FIM, sono quelle ufficiali, esistenti e velocissime, suddivisibili in due tipologie: ufficiali (circa 180 cavalli ruggenti per 130 kg di peso) e privati (qui i cavalli sono molti di meno, siamo sui 135 ma le moto sono più leggere). Purtroppo la stagione é aggiornata al 1998 (con Biaggi in sella alla Honda), ma non dimenticatevi che Superbike era relativo al 1997 e non abbiamo avuto modo di lamentarci più di tanto. Campionato e corsa singola si compongono di prove libere, qualifiche e gara. Il time trial ci vedrà correre contro uno sterile numero o nel migliore dei casi contro un ghost dei nostri giri record. Supportata inoltre la sfida in multiplayer con protocollo IPX, seriale e TCP/IP
GP500
5

Voto

Redazione

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GP500

Per la "forma" di GP 500 non ci sono dubbi: è (o perlomeno sembra) una simulazione a tutti gli effetti. Per ciò che concerne la "sostanza" esistono ancora seri dubbi sulla natura arcade del prodotto. Troppo semplice e al contempo frustrante per l'eccessiva semplicità di guida per chi ha fatto della moto una ragione di vita. Divertente però per i neofiti del genere che correranno in una sorta di perenne tutorial. Insomma, il richiamo dell'arcade non rovina di certo GP 500, ma lo relega semplicemente a secondo di Superbike. Un rimpianto quindi per un lavoro che avrebbe rappresentato un validissimo esponente in grado di primeggiare nella classifica Pcista delle due ruote, ma che invece si auto-limita forte della convinzione che arcade sia meglio di simulazione. Caro GP 500, non è sempre così, dammi retta.