Grabbed By the Ghoulies

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Grabbed By the Ghoulies
Cooper circondato dalle temutissime mummie, ma fortunatamente ha con sè il fido lancia-lattine

Dopo l'uscita di Rare dalle grazie Nintendo e la successiva acquisizione degli stessi da parte di Microsoft, l'operato della software house britannica è sempre stato sotto l'occhio attento e vigile del pobblico che ne ha seguito con particolare interesse il lavoro, una volta passati sotto l'ala protettrice del colosso di Redmond. In particolare ci si chiedeva se l'innato genio e la giocabilità ad ogni costo da sempre "marchi di fabbrica" dei Rare, sarebbero rimasti tali anche sulla console di casa Microsoft o se la grande X li avrebbe ammaliati con la sua potenza di calcolo, facendogli tralasciare questi due fondamentali ingredienti. I progetti Rare finora presentati per la piattaforma Xbox, prendono il nome di Grabbed by the Ghoulies, Conker: live and uncut e Kameo. Ma se per questi ultimi due dovremo aspettare fino al 2004, il primo prodotto pronto ad essere giocato (e criticato) dal pubblico è proprio questo Grabbed By the Ghoulies che da più di un anno non manca occasione di lasciarsi ammirare in tutte le fiere di settore.

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Come nelle migliori favole Cooper e la sua adorata Amber stanno passeggiando tranquillamente nel bosco, quando un temporale improvviso li costringe ad una veloce ritirata. Alla ricerca di un posto sicuro dove poter passare la notte, la coppia si imbatte in un sinistro, ma asciutto, castello, dove trovano rifugio. Purtroppo per loro, il castello è Ghoulhaven Hall l'abitazione del Barone Von Monster che ovviamente non mancherà l'occasione di rapire Amber, lasciando al povero Cooper il difficile compito di recuparla. Come dite? Vi ricorda il Rocky Horror Picture Show? Naaa. Fatto sta che il nostro Cooper si è cacciato in un bel guaio e dovrà percorrere il dedalo di stanze che compone il castello Von Monster, alla ricerca della sua amata. Ad aiutarlo nel suo compito ci sarà Crivens, il maggiordomo della magione, che interverrà di tanto in tanto ad illustrarvi le caratteristiche delle stanze visitate e dei nemici che dovrete affrontare, nonché i passi che dovrete seguire se vorrete superare il livello di gioco e proseguire nella vostra ricerca.

Parlavamo poc'anzi di genio e giocabilità. Entrambi questi fattori trasudano in tutto il percorso pensato dai programmatori Rare. Il genio è rappresentato non solo dalla peculiare impostazione grafica scelta per la narrazione degli eventi (tutte le sezioni narrative verranno illustrate come un enorme libro a fumetti), ma dallo straordinario humor di cui Grabbed By The Ghoulies (GBTG da adesso) è pregno. Le numerose stanze del castello che dovremo visitare (che saranno puntualmente riportate a mò di mappa su un libro che porteremo sempre con noi), saranno caratterizzate dalla presenza di nemici tanto letali quanto strampalati e grottescamente divertenti. Non ci sarà da sorprendersi, quindi, se i nostri avversari saranno rappresentati da zombie con evidenti problemi di areofagia, pirati obesi e ciucchi più che mai, piccoli diavoletti volanti in preda alla sindrome di Matrix.

Uova e Bacon contro prosciutto crudo. Chi avrà la meglio ?
Uova e Bacon contro prosciutto crudo. Chi avrà la meglio ?
Questi diavoletti hanno visto Matrix qualche volta di troppo e tentano continuamente di imitare Trinity, con scarso successo, ovviamente
Questi diavoletti hanno visto Matrix qualche volta di troppo e tentano continuamente di imitare Trinity, con scarso successo, ovviamente
I Pirati sono oltremodo rumorosi, seccanti e tediosi. Un bell'hamurger in faccia se lo meritano proprio
I Pirati sono oltremodo rumorosi, seccanti e tediosi. Un bell'hamurger in faccia se lo meritano proprio
Grabbed By the Ghoulies
7.5

Voto

Redazione

Grabbed By the Ghoulies

Inutile girarci troppo intorno. Il nuovo titolo Rare incarna alla perfezione il detto "O lo ami, o lo Odi". Sicuramente da Grabbed by the Ghoulies ci si aspettava qualcosa in più. Vuoi perché dalla Rare ci si attende sempre il massimo, vuoi perché l'impatto grafico è di quelli da lasciare veramente senza fiato e capace di reggere da solo l'intero peso del gioco. Ed è qui che forse Rare ha peccato, poggiandosi troppo sul magnifico aspetto del titolo e non andando ad incidere maggiormente sulla sua effettiva giocabilità, che risente anche di un sistema di controllo si innovativo, ma con qualche problema di troppo. Promosso, ma non a pieni voti.