GRAN TURISMO 2
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L'aggiunta dei costruttori europei rappresenta senza dubbio un punto a favore del nuovo racer Polyphony rispetto al primo episodio, dato che arricchisce non solo la varietà "estetica" del gioco, ma anche la longevità, portando i veri appassionati a crearsi un garage virtuale davvero imponente, rifornendo il proprio parco macchine dei modelli più disparati, tra coupé, auto sportive e vetture da rally. Quest'ultima categoria di macchine costituisce un'altra delle aggiunte di rilievo fatte dal team di sviluppo, che ha deciso di espandere la completezza del proprio titolo fino a contemplare anche un settore automobilistico "di nicchia" (seppur celebre, soprattutto in casa nostra) come quello delle competizioni rallystiche. I rally, organizzati nell'opzione Sterrato, costituiscono parte integrante della modalità Gran Turismo, con circuiti point-to-point contro il cronometro disegnati nel più puro stile Colin Mc Rae e ricchi di terra, dossi e terreni sconnessi
YOU HAVEN'T FOUND IT BABY
Si potrebbe parlare per ore degli aspetti che costituiscono l'ultima produzione Polyphony, a partire dall'enormità dei pezzi di ricambio a disposizione (che includono ora anche i cerchioni), fino ad arrivare alla gestione delle patenti o alla competitività degli avversari. Su quest'ultimo punto é necessario soffermarsi un momento, dato che la facilità conclamata del primo GT era una delle pochissime "macchie sul vestito" di un prodotto quasi perfetto. Uno dei primi ritocchi fatti a livello di codice riguarda la gestione dell'intelligenza artificiale e, nel caso specifico, della "durezza" delle vetture guidate dalla CPU
Niente più auto in fila indiana o perfettamente appaiate, che attendono solo di essere dribblate ad alta velocità; ora i piloti avversari non concedono più le traiettorie e, anzi, tendono a cercare la sportellata violenta piuttosto che rassegnarsi ad un sorpasso ormai inevitabile. Questo aspetto rappresenta un indiscusso punto a favore del sequel rispetto al suo capostipite, dato che le competizioni diventano ora una vera e propria lotta serrata per raggiungere in prima posizione la bandiera a scacchi e non si limitano più ad essere delle "comparsate" per il nostro ultimo acquisto in fatto di motori
YOU HAVEN'T FOUND IT BABY
Si potrebbe parlare per ore degli aspetti che costituiscono l'ultima produzione Polyphony, a partire dall'enormità dei pezzi di ricambio a disposizione (che includono ora anche i cerchioni), fino ad arrivare alla gestione delle patenti o alla competitività degli avversari. Su quest'ultimo punto é necessario soffermarsi un momento, dato che la facilità conclamata del primo GT era una delle pochissime "macchie sul vestito" di un prodotto quasi perfetto. Uno dei primi ritocchi fatti a livello di codice riguarda la gestione dell'intelligenza artificiale e, nel caso specifico, della "durezza" delle vetture guidate dalla CPU
Niente più auto in fila indiana o perfettamente appaiate, che attendono solo di essere dribblate ad alta velocità; ora i piloti avversari non concedono più le traiettorie e, anzi, tendono a cercare la sportellata violenta piuttosto che rassegnarsi ad un sorpasso ormai inevitabile. Questo aspetto rappresenta un indiscusso punto a favore del sequel rispetto al suo capostipite, dato che le competizioni diventano ora una vera e propria lotta serrata per raggiungere in prima posizione la bandiera a scacchi e non si limitano più ad essere delle "comparsate" per il nostro ultimo acquisto in fatto di motori