Gran Turismo 3 A-Spec

di Redazione Gamesurf

Rispetto al passato, il giocatore può ora godere di una piccola anteprima filmata dell'esame, che mostra il metodo migliore per superare il test senza traumi. Ovviamente, ripetere dal vivo l'esempio offerto dal team di sviluppo costituisce uno sforzo enorme, ma d'altronde la volontà di tentare nel superamento dei propri limiti è uno dei fattori su cui poggia l'intera saga. Finiti, per così dire, i convenevoli, ovvero la lunghissima sezione in cui abbiamo presentato l'ultima fatica Sony, passiamo all'aspetto che la maggior parte di voi desidera valutare: la guida vera e propria. Da questo punto di vista, i cambiamenti sono ancora una volta sottili ma allo stesso tempo notevoli, in parte grazie al maggiore frame rate (50 fotogrammi al secondo scolpiti nella pietra), ma soprattutto grazie all'introduzione di piccoli "ritocchi" nel modello di guida. Va sicuramente sottolineata l'introduzione di TCS e ASM, rispettivamente controllo alla trazione e di stabilità che, aiutando realmente i novizi del volante, offrono agli esperti (una volta disabilitati) la possibilità di "sentire" meglio la vettura tra le proprie mani.
Con i due aiuti disattivati, controllare le auto più potenti in condizioni estreme diventa realmente difficoltoso, a partire dalla stessa linea di partenza (dove il pattinamento delle gomme, senza controllo alla trazione, diventa un pericolo di cui tenere conto). Le differenze comportamentali tra le varie auto sono state inoltre accentuate, in particolare nel caso delle vetture a trazione anteriore, posteriore e integrale. Più forte è infatti la sensazione di sottosterzo che si prova guidando un'auto cosiddetta FF (Front Engine-Front Drive), sensazione che peraltro trova riscontro nella realtà e nelle leggi fisiche applicate al trasferimento delle forza motrice. Altre innovazioni sono da ricercare nelle variazioni di pendenza del tracciato e, in certi casi, del manto stradale (seppure limitate): l'auto risente in modo più sensibile di tali cambiamenti, adeguandosi, con conseguenze più o meno positive per la nostra guida, alle diverse sezioni della pista.

Un esempio arriva dallo splendido tracciato rally di Smokey Mountain, dove il passaggio asfalto-sterrato provoca l'improvviso sbandare della macchina e l'inevitabile cambiamento nella strategia di guida da adottare.