Gran Turismo 3 A-Spec

Gran Turismo 3 ASpec
di
Gran Turismo 3 A-Spec
Un "effetto bagnato" così non si era mai visto

Abbandonate le oltre seicento auto presenti in GT2 (per ragioni legate ai tempi di sviluppo, non per oscure spinte di sadismo), abbandonate molte delle innovazioni, più meno gradite, presentate in quel titolo e soprattutto abbandonate le "nuove" limitazioni delle gare basate esclusivamente sulla potenza dell'auto in nostro possesso, si torna alle origini, dicevamo, e in questo ripercorrere il passato lo studio di Kazunori Yamauchi ha messo sotto esame gli aspetti che resero il primo Gran Turismo un successo planetario, optando per il loro completo affinamento e per l'introduzione di una serie di novità che, a prima vista meri accessori, si dimostrano invece come aggiornamenti assolutamente irrinunciabili. Partiamo dal numero di competizioni: circa trecentoventi, gara più gara meno, suddivise in tali e tante varianti da far impallidire il più sfegatato degli appassionati di auto. Abbiamo le classiche competizioni su pista, tra auto di serie completamente "modificabili" dal giocatore secondo il più libero gusto in fatto a potenziamenti e accessori.
A seguire arrivano le gare tra auto sportive, modelli di lusso e versioni speciali che un buon 90% dei giocatori potrà guidare solo all'interno di un videogioco (bolidi come la Tuscan Speed Six, la Jaguar XJ220 o ancora l'italianissima Pagani Zonda). Continuiamo con le gare rally, tornate alla grande dal precedente episodio con una nuova fisica comportamentale appositamente studiata per i terreni sterrati, e con un impatto visivo da lasciare basiti. Proseguiamo con le gare sul bagnato che, pur limitate a un solo circuito in notturna, accrescono enormemente la varietà delle competizioni, e riproducono in maniera sufficientemente verosimile il comportamento dell'auto su di una superficie insidiosa. Chiudiamo, ma solo temporaneamente, con le gare di Formula 1, altra novità che il team di sviluppo ha deciso di inserire all'ultimissimo momento come semplice "gadget" e che si rivela essere una delle principali chimere degli utenti PlayStation 2 ("Come faccio a sbloccare la Formula 1?" è forse la domanda apparsa più di frequente sulle Message Board a pochi giorni dall'uscita giapponese di GT3).



SE LA MACCHINA NON E' ROTTA, PERCHE' CAMBIARLA?
Leggendo il paragrafo precedente, molti di voi si saranno posti una semplice domanda: esattamente, cosa c'è di nuovo in Gran Turismo 3 A-spec? La risposta, per quanto possa sembrare ironica, è: "tutto e niente". Nulla è infatti cambiato sul lato della struttura di gioco, che allo stesso modo dei predecessori si basa sulla partecipazione a una serie pressoché infinita di gare (320 non è un errore di battitura...) e sulla vincita di automobili attraverso il conseguimento di particolari trofei.
Gran Turismo 3 A-Spec
Ecco la celebre "fila indiana" delle auto della CPU...

L'amato, o odiato a seconda dei gusti, sistema delle patenti è naturalmente presente, ma non è più un passo obbligato per scendere in pista, visto che diverse competizioni non richiedono il conseguimento della licenza di guida come requisito alla partecipazione. Ciò non significa che le patenti siano state omesse completamente e, anzi, la loro presenza mantiene l'importanza di sempre, poiché garantisce l'accesso a particolari e lussuose vetture bonus (solo se riuscirete a conseguire l'oro in tutti i test, impresa davvero titanica) e alle competizioni più "restrittive" in fatto a piloti partecipanti.
Gran Turismo 3 A-Spec
Gran Turismo 3 ASpecocchiellojpg

Gran Turismo 3 A-Spec

Gran Turismo 3 A-spec potrebbe essere considerato il migliore gioco di guida mai apparso sul mercato dei videogiochi. Potrebbe, perché alcune innegabili "macchie sul vestito" gli impediscono di raggiungere questo livello di eccellenza, anche se la loro superficialità permette di concedere una piccola indulgenza nei confronti di Polyphony e sottolineare comunque l'ottimo lavoro svolto. Senza entrare in particolari già trattati dettagliatamente nell'articolo, andiamo a riunire le idee cercando di spiegare perché il privarsi di questo titolo significa, per un utente PS2, compiere un autentico delitto. GT3 è un acquisto obbligato per tantissime ragioni, prima su tutte il mostrare finalmente in modo (quasi) tangibile la reale potenza dell'hardware patrocinato da Ken Kutaragi: una realizzazione grafico/sonora impressionante (da ricordare gli splendidi campionamenti del motore, che riporta in modo fedele i cambi di marcia e le diverse cilindrate), un modello di guida divertente e immediato, una profondità simulativa sicuramente notevole. Queste tre qualità rappresentano le principali basi su cui poggia la struttura portante del gioco, e spingono Gran Turismo 3 almeno un chilometro avanti alla concorrenza, sia essa rappresentata da titoli per console o computer. Nessun altro videogioco di guida offre lo stesso numero di vetture selezionabili, la stessa quantità di gare e la stessa ricchezza nel riprodurre su schermo il comportamento di un'auto, riuniti in un unico package. L'attesa è stata oltremodo lunga, davvero snervante per gli early adopter (i mitici utenti PS2 del 4 marzo 2000) ma si è rivelata necessaria per il raggiungimento della più alta soddisfazione offerta dal possesso di una console da gioco. Gran Turismo 3 A-spec non è solo una "Killer Application": è il motivo per dichiararsi possessori, finalmente orgogliosi, di una PlayStation 2.