Gran Turismo 3 A-Spec
di
Redazione Gamesurf
IL MONOLITO SPLENDE DI LUCE PROPRIA
Non sappiamo quanti siano di preciso i poligoni gestiti dal motore grafico di Gran Turismo 3: c'è chi ripete 10 milioni, chi assicura 20 milioni, chi si astiene (intelligentemente) dal lanciare simili proclami. Ovunque sia la verità, una cosa è certa: non c'è gioco di guida, e forse videogioco in assoluto, che si avvicini all'impatto visivo offerto da questo titolo. Non si tratta solo di bellezza visiva, intesa come buona definizione o risoluzione; anzi, in alcuni frangenti è ancora visibile qualche estemporaneo fenomeno di flickering del fondale. Piuttosto, è l'intera somma delle parti che sorprende, stupisce, zittisce e successivamente esalta lo spettatore sin dal primo momento. Fenomenale è l'uso del cube environmental mapping sulle vetture, che riflettono l'ambiente circostante con un realismo e un'accuratezza mai viste al di fuori del cinema o di una vera competizione automobilistica.
Passate sotto al celebre boschetto di Trial Mountain e vedrete le ombreggiature degli alberi disegnare sull'auto splendidi motivi astratti in movimento, inframmezzati dalla luce del sole che fa capolino tra i rami, il tutto senza alcun cedimento nel frame rate o comparsa di difetti visivi. Le stesse vetture, per quanto altalenanti in fatto a qualità (i modelli giapponesi mostrano in linea di massima una maggiore attenzione al dettaglio rispetto alle controparti europee) si presentano in maniera assolutamente perfetta, offrendo una quantità davvero eccezionale di dettagli e una fedeltà alle controparti reali che ha del miracoloso. Alcuni esempi arrivano grazie al replay dove si può scorgere all'interno di un faro le singole luci modellate una a una, oppure i dischi dei freni farsi incandescenti durante un'entrata in curva particolarmente violenta, o ancora gli splendidi riflessi in movimento che scorrono sulle piste bagnate. Tornando alla parte giocata, le sensazioni positive continuano, grazie alla estrema versatilità del sistema di controllo e alla fedele, per quanto non del tutto realistica, risposta delle vetture alle nostre sollecitazioni.
Con una fluidità mai compromessa da incertezze, è davvero un piacere pianificare le traiettorie, lasciando dolcemente lo stick di destra come faremmo con il pedale dell'acceleratore, e quindi sfiorando delicatamente quello di sinistra per correre lungo la curva, per poi riprendere con fermezza il gas e ripartire all'inseguimento del nostro diretto rivale. Da ricordare inoltre la presenza della modalità a due giocatori via schermo diviso (niente auto della CPU, purtroppo) e soprattutto della nuova opzione i.Link, che permette a un massimo di sei utenti di giocare a GT3 in rete locale. Quest'ultima modalità può essere configurata in alcune soluzioni diverse: è possibile giocare in singolo con tre schermi televisivi, osservare la gara di un secondo giocatore dalla nostra TV o semplicemente partecipare a infuocate sfide contro altre cinque vetture guidate da avversari finalmente umani.
Non sappiamo quanti siano di preciso i poligoni gestiti dal motore grafico di Gran Turismo 3: c'è chi ripete 10 milioni, chi assicura 20 milioni, chi si astiene (intelligentemente) dal lanciare simili proclami. Ovunque sia la verità, una cosa è certa: non c'è gioco di guida, e forse videogioco in assoluto, che si avvicini all'impatto visivo offerto da questo titolo. Non si tratta solo di bellezza visiva, intesa come buona definizione o risoluzione; anzi, in alcuni frangenti è ancora visibile qualche estemporaneo fenomeno di flickering del fondale. Piuttosto, è l'intera somma delle parti che sorprende, stupisce, zittisce e successivamente esalta lo spettatore sin dal primo momento. Fenomenale è l'uso del cube environmental mapping sulle vetture, che riflettono l'ambiente circostante con un realismo e un'accuratezza mai viste al di fuori del cinema o di una vera competizione automobilistica.
Passate sotto al celebre boschetto di Trial Mountain e vedrete le ombreggiature degli alberi disegnare sull'auto splendidi motivi astratti in movimento, inframmezzati dalla luce del sole che fa capolino tra i rami, il tutto senza alcun cedimento nel frame rate o comparsa di difetti visivi. Le stesse vetture, per quanto altalenanti in fatto a qualità (i modelli giapponesi mostrano in linea di massima una maggiore attenzione al dettaglio rispetto alle controparti europee) si presentano in maniera assolutamente perfetta, offrendo una quantità davvero eccezionale di dettagli e una fedeltà alle controparti reali che ha del miracoloso. Alcuni esempi arrivano grazie al replay dove si può scorgere all'interno di un faro le singole luci modellate una a una, oppure i dischi dei freni farsi incandescenti durante un'entrata in curva particolarmente violenta, o ancora gli splendidi riflessi in movimento che scorrono sulle piste bagnate. Tornando alla parte giocata, le sensazioni positive continuano, grazie alla estrema versatilità del sistema di controllo e alla fedele, per quanto non del tutto realistica, risposta delle vetture alle nostre sollecitazioni.
Con una fluidità mai compromessa da incertezze, è davvero un piacere pianificare le traiettorie, lasciando dolcemente lo stick di destra come faremmo con il pedale dell'acceleratore, e quindi sfiorando delicatamente quello di sinistra per correre lungo la curva, per poi riprendere con fermezza il gas e ripartire all'inseguimento del nostro diretto rivale. Da ricordare inoltre la presenza della modalità a due giocatori via schermo diviso (niente auto della CPU, purtroppo) e soprattutto della nuova opzione i.Link, che permette a un massimo di sei utenti di giocare a GT3 in rete locale. Quest'ultima modalità può essere configurata in alcune soluzioni diverse: è possibile giocare in singolo con tre schermi televisivi, osservare la gara di un secondo giocatore dalla nostra TV o semplicemente partecipare a infuocate sfide contro altre cinque vetture guidate da avversari finalmente umani.
Gran Turismo 3 A-Spec
Gran Turismo 3 A-Spec
Gran Turismo 3 A-spec potrebbe essere considerato il migliore gioco di guida mai apparso sul mercato dei videogiochi. Potrebbe, perché alcune innegabili "macchie sul vestito" gli impediscono di raggiungere questo livello di eccellenza, anche se la loro superficialità permette di concedere una piccola indulgenza nei confronti di Polyphony e sottolineare comunque l'ottimo lavoro svolto. Senza entrare in particolari già trattati dettagliatamente nell'articolo, andiamo a riunire le idee cercando di spiegare perché il privarsi di questo titolo significa, per un utente PS2, compiere un autentico delitto. GT3 è un acquisto obbligato per tantissime ragioni, prima su tutte il mostrare finalmente in modo (quasi) tangibile la reale potenza dell'hardware patrocinato da Ken Kutaragi: una realizzazione grafico/sonora impressionante (da ricordare gli splendidi campionamenti del motore, che riporta in modo fedele i cambi di marcia e le diverse cilindrate), un modello di guida divertente e immediato, una profondità simulativa sicuramente notevole. Queste tre qualità rappresentano le principali basi su cui poggia la struttura portante del gioco, e spingono Gran Turismo 3 almeno un chilometro avanti alla concorrenza, sia essa rappresentata da titoli per console o computer. Nessun altro videogioco di guida offre lo stesso numero di vetture selezionabili, la stessa quantità di gare e la stessa ricchezza nel riprodurre su schermo il comportamento di un'auto, riuniti in un unico package. L'attesa è stata oltremodo lunga, davvero snervante per gli early adopter (i mitici utenti PS2 del 4 marzo 2000) ma si è rivelata necessaria per il raggiungimento della più alta soddisfazione offerta dal possesso di una console da gioco. Gran Turismo 3 A-spec non è solo una "Killer Application": è il motivo per dichiararsi possessori, finalmente orgogliosi, di una PlayStation 2.