Gran Turismo 4: Prologue

di Simone 'C.D.' Bianchini
La serie di Gran Turismo ingrana la quarta e arriva in Europa con una versione del prologo già apparso sul mercato giapponese nel dicembre scorso, per deliziare l'attesa dei fan, oramai resasi insostenibile alla luce della tonnellata di immagini rilasciate in concomitanza con l'ithree losangelino, per quello che si annuncia come uno dei blockbuster più clamorosi della prossima stagione.



Incentrando la propria ossatura intrattenitiva sull'immancabile "School Mode" spalleggiato da una alquanto evanescente modalità arcade, GT4 P si rivela in più di una occasione brutale nel castrare le veemenze di soddisfazione ludica del giocatore, imbrigliandone la bramosia granturistica all'interno di una manciata di tracciati che paiono esser stati elaborati più per esaltarne le meraviglie scenografiche che per mettere sotto pressione le capacità di guida di chi tiene in mano il joypad, limitandone i capricci collezionistici, mettendo a disposizione un parco macchine moderatamente limitato soprattutto tenendo in considerazione le consuetudini della serie, avvilendone le pretese di competizione, negandosi un ragionevole upgrade degli algoritmi deputati alla gestione dell'intelligenza artificiale degli avversari rispetto a quanto visto in GT3 A-Spec, sacrificandone il ludogodimento derivato dalla ricerca ossessiva e metodologica dell'ennessimo record della pista, evitando accuratamente di implementare un pacchetto di opzioni utili ad analizzare le proprie prestazioni come un novello Patrick Head.
table21242#FFFFFFrightNiente concessionari, niente elaborazioni, dimenticatevi il multiplayer e fate conto di ritrovarvi fra le mani una qualche modalità online esclusivamente nella release definitiva. Questo è un Granturismo anomalo, piegato nella forma ed alterato nei contenuti. Eppure, ancora capace conservarne (quasi) inalterata l'attrattiva. Compito del giocatore, in quest'ultima release, sarà superare con esito positivo lo stuolo prove confezionate da Polyphony Digital per testare le sue capacità di guida fino a garantirsi l'accesso ad ognuno degli oltre 50 bolidi messi a disposizione, patrimonio di cui godere nei cinque tracciati allestiti per dare sostanza alla modalità arcade, sui quali consumare le gomme in compagnia di altri cinque piloti controllati dalla CPU oppure in religiosa solitudine.
Ce n'è per tutti i gusti, dallo slalom fra i coni all'inseguimento di una vettura avversaria, in corsa contro il tempo, senza dimenticare le consuete quanto inguidabili prove sui tracciati sterrati, tuttavia spesso i limiti stabiliti per il superamento delle prove è decisamente troppo alla portata del casual gamer, riducendo sovente la questione ad una mera formalità.
E, chiariamo subito una cosa, non si tratta di nulla che possa mantenere impegnato un comune giocatore digiuno di simulazioni di guida, per più di un paio d'ore.
Ma non è questo il punto. Essenzialmente GT4 P fa perno su due elementi per accalappiare l'attenzione del giocatore e instillare una profondità accettabile ad un prodotto altrimenti classificabile come puro commercial in tempo reale.