Grand Prix 3
di
GOCCE DI PIOGGIA SU DI ME
L'engine della pioggia é completamente nuovo. Il risultato ottentuto da Crammond é assolutamente grandioso e dovrete imparare letteralmente a guidare sul bagnato. Durante la gara osserverete il cielo cambiare colore e diventare scuro nel caso un gruppo di nuvoloni decidano di fare la comparsa sul circuito. Stupefacenti sono i riflessi dell'acqua lungo la pista: lasciano a bocca aperta! Certo, con le viste esterne noterete dei simpatici pixel sgranati che, comunque, non vanno a inficiare la qualità dell'impatto complessivo. E poi l'effetto di aquaplaning da quel tocco in più e vi divertirete a controllare le sbandate... In definitiva, la dinamica della pioggia é ben fatta e il modello di guida proposto é veramente credibile; inoltre é impossibile fare i "fenomeni" con le slick quando piove copiosamente! Per sviluppare adeguatamente quest'aspetto del gioco il team di Crammond si é avvalso della consulenza della Arrows e dei suoi piloti. Se la guida sotto un acquazzone si rivela un'esperienza unica, assolutamente da provare, altrettanto si può dire nelle condizioni di asciutto. Certo, il controllo della vettura e la profondità di guida sono sicuramente ottime, ma non riescono a raggiungere il realismo esasperato di Grand Prix Legends: comunque, il pattinamento, le inchiodate, la mancanza di trazione e di grip sono riprodotte in modo soddisfacente. Insomma, questo modello fisico é un'evoluzione di quello di GP2, con i pregi e i difetti di quest'ultimo. Per chi non ha mai guidato o ha poca dimestichezza con le simulazioni motoristiche, gli aiuti implementati permetteranno a chiunque di misurarsi alla pari o quasi con i vari Hakkinen e Schumacher: se usate la tastiera, tenete il controllo della trazione e del servo sterzo; se giocate con un volante dotato di Force Feedback potete tranquillamente disabilitare tutto e godervi appieno questa simulazione. Da questo punto di vista il gioco é molto completo e facilmente configurabile secondo le proprie esigenze. Se gli avversari vi sembrano molto forti potrete settare anche la loro intelligenza artificiale. Quest'aspetto che inizialmente non mi aveva particolarmente colpito, mi ha sorpreso invece positivamente alla lunga. Il buon Geoff ha passato moltissimo tempo a curare l'IA dei piloti e dopo aver disputato diversi gran premi mi sono accorto di come il lavoro di Crammond sia stato sottile e profondo. Infatti, l'Irvine della situazione (la stagione di GP3 é quella del 1998) ha una sua personalità in pista e commette sotto pressione qualche errore: arriva lungo, sbaglia una cambiata, tampona eccetera. A seconda delle situazioni i piloti reagiscono in un certo modo: é stata implementata una componente di "imprevedibilità" in grado di generare sorprese in gara. Se in una curva andate più piano verrete infilati implacabilmente: la sensazione di una "route" prestabilita a monte é minore rispetto a GP2, anche se lungo la pista le macchine sembrano incollate all'asfalto e non sobbalzano dinanzi alle sconnessioni. Il supporto del Force Feedback implementato invece é ottimo: provate ad andare sui cordoli e ve ne accorgerete e anche quando finite sulla sabbia, attenzione al volante; il buon Crammond si mostrava dubbioso su questo tipo di tecnologia, non ritenendola adeguata alle sue esigenze però, i risultati alla prova dei fatti sono ottimi anche in questo caso
L'engine della pioggia é completamente nuovo. Il risultato ottentuto da Crammond é assolutamente grandioso e dovrete imparare letteralmente a guidare sul bagnato. Durante la gara osserverete il cielo cambiare colore e diventare scuro nel caso un gruppo di nuvoloni decidano di fare la comparsa sul circuito. Stupefacenti sono i riflessi dell'acqua lungo la pista: lasciano a bocca aperta! Certo, con le viste esterne noterete dei simpatici pixel sgranati che, comunque, non vanno a inficiare la qualità dell'impatto complessivo. E poi l'effetto di aquaplaning da quel tocco in più e vi divertirete a controllare le sbandate... In definitiva, la dinamica della pioggia é ben fatta e il modello di guida proposto é veramente credibile; inoltre é impossibile fare i "fenomeni" con le slick quando piove copiosamente! Per sviluppare adeguatamente quest'aspetto del gioco il team di Crammond si é avvalso della consulenza della Arrows e dei suoi piloti. Se la guida sotto un acquazzone si rivela un'esperienza unica, assolutamente da provare, altrettanto si può dire nelle condizioni di asciutto. Certo, il controllo della vettura e la profondità di guida sono sicuramente ottime, ma non riescono a raggiungere il realismo esasperato di Grand Prix Legends: comunque, il pattinamento, le inchiodate, la mancanza di trazione e di grip sono riprodotte in modo soddisfacente. Insomma, questo modello fisico é un'evoluzione di quello di GP2, con i pregi e i difetti di quest'ultimo. Per chi non ha mai guidato o ha poca dimestichezza con le simulazioni motoristiche, gli aiuti implementati permetteranno a chiunque di misurarsi alla pari o quasi con i vari Hakkinen e Schumacher: se usate la tastiera, tenete il controllo della trazione e del servo sterzo; se giocate con un volante dotato di Force Feedback potete tranquillamente disabilitare tutto e godervi appieno questa simulazione. Da questo punto di vista il gioco é molto completo e facilmente configurabile secondo le proprie esigenze. Se gli avversari vi sembrano molto forti potrete settare anche la loro intelligenza artificiale. Quest'aspetto che inizialmente non mi aveva particolarmente colpito, mi ha sorpreso invece positivamente alla lunga. Il buon Geoff ha passato moltissimo tempo a curare l'IA dei piloti e dopo aver disputato diversi gran premi mi sono accorto di come il lavoro di Crammond sia stato sottile e profondo. Infatti, l'Irvine della situazione (la stagione di GP3 é quella del 1998) ha una sua personalità in pista e commette sotto pressione qualche errore: arriva lungo, sbaglia una cambiata, tampona eccetera. A seconda delle situazioni i piloti reagiscono in un certo modo: é stata implementata una componente di "imprevedibilità" in grado di generare sorprese in gara. Se in una curva andate più piano verrete infilati implacabilmente: la sensazione di una "route" prestabilita a monte é minore rispetto a GP2, anche se lungo la pista le macchine sembrano incollate all'asfalto e non sobbalzano dinanzi alle sconnessioni. Il supporto del Force Feedback implementato invece é ottimo: provate ad andare sui cordoli e ve ne accorgerete e anche quando finite sulla sabbia, attenzione al volante; il buon Crammond si mostrava dubbioso su questo tipo di tecnologia, non ritenendola adeguata alle sue esigenze però, i risultati alla prova dei fatti sono ottimi anche in questo caso