Grand Theft Auto Double Pack
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Il confronto è quasi imbarazzante.
Per quanto a livello di gameplay non ci siano differenze rispetto alle versioni originali, diverso è il discorso concernente la sfera audio\visiva. Tecnicamente siamo distanti dai fasti delle ultime produzioni della line-up X-Box, ma le migliorie mirate rispetto alle controparti PS2 fanno di questi due capitoli dei porting validissimi, in grado finalmente di rendere giustizia alle potenzialità di questo titolo, stavolta meglio sfruttate. La città, che pulsa di vita propria è più vivibile, più vera, complice anche un frame rate più stabile. Le texture tirate a lucido per l'occasione insieme al full antialiasing sono un vezzo che la PS2 non si poteva permettere, come anche quello dei caricamenti che in questa versione X-Box sono decisamente di minore entità o i riflessi sulle vetture. Tacendo dei modelli poligonali migliorati o dell'allungamento dell'orizzonte visivo, nonché dell'implementazione del Dolby Digital 5.1 o della possibilità di ascoltare i brani esportati dall'hd, anche se con una simile colonna sonora non se ne sente certo la mancanza. Soprattutto Vice City propone delle musiche da urlo, in piena sintonia con l'ambientazione: tra gli artisti presenti impossibile non citare Judas Priest, Blondie, Flock of Seagulls, Blondie, Ozzy Osbourne, o alcuni brani quali Self Control di Laura Branigan, Billie Jean di Michael Jackson o ancora Video Killed The Radio Star, intramontabile bandiera di quei favolosi anni ottanta.
Forse i tempi sono ancora troppo immaturi, ma ben presto molti identificheranno GTA III come uno di quei giochi in grado di cambiare il mercato videoludico, uno dei più rivoluzionari dell'era a 128 bit. Quello che per via del numero di copie vendute viene definito un fenomeno di massa, forse dai posteri verrà etichettato come precursore di una nuova era videoludica, o al pari di ICO, una delle pietre miliari del monolite nero di casa Sony. Non vi inganni la presenza di bug, rallentamenti o altri fattori che ne inficiavano lievemente la giocabilità, specie nella versione PC, davvero esosa di risorse hardware. GTA III era l'esempio da seguire, non un capolavoro assoluto. Laddove True Crime mette tanta carne al fuoco cercando di superare il capolavoro Rockstar, fallisce miseramente: troppa carne al fuoco non da sempre una buona grigliata mista. GTA III prendeva il giocatore per mano grazie a un gameplay semplice e intuitivo. Il giocatore si sentiva a casa, poteva fare quello che voleva e non aveva problemi a farlo. Semplicità, libertà, divertimento a fiumi, tutti gli ingredienti giusti per fare del gioco Rockstar un million seller. Senza dimenticare un pizzico di fortuna.
Valutare un prodotto quale GTA Double Pack non dovrebbe comportare nessuna difficoltà: gli svariati milioni di copie vendute dei due titoli, il parere più che favorevole del pubblico e la grande fama che si porta dietro, bastano da soli a fugare qualsiasi dubbio circa la qualità di questo prodotto, che a conti fatti racchiude in un unico cofanetto GTA 3 più Vice City. Si potrebbe parlare di prodotti "obsoleti", ma il divertimento che il prodotto Rockstar garantisce fa cadere anche questa accusa. Che dire? Correte a comprarlo.
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Grand Theft Auto Double Pack
8.5
Voto
Redazione
Grand Theft Auto Double Pack
Devastante. Scaltra la Rockstar a esportare il suo pargolo anche all'universo xboxiano, lasciando invariata la sostanza ma lievemente modificando la forma. Due capolavori insieme, in un cofanetto dove il retrogusto di vecchio si fa quasi impercettibile ed è ancora capace di sbaragliare la concorrenza, composta per l'occasione da True Crime. Divertimento a fiumi.