Grand Theft Auto III
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Il secondo problema é in qualche modo legato al primo e coinvolge il sistema di puntamento delle armi da fuoco, troppo caotico e spesso pesantemente inutilizzabile a causa dei rapidi (e a volte insensati) cambi di inquadratura che lo accompagnano e che rendono le sparatorie molto più stressanti e impegnative di quanto non dovrebbero essere: in particolare può accadere che la telecamera si sposti rapidamente alle spalle del personaggio per fornire una visuale prospettica, senza però che il motore grafico renda trasparente il personaggio stesso, col risultato di avere mezzo schermo occupato dal giubbotto di pelle di John
La metodologia adottata per il puntamento automatico della mira é inoltre alquanto bizzarra, poiché in alcune occasioni John prenderà di mira indifesi passanti mentre qualche metro più in la orde di criminali armati fino ai denti lo fucileranno indisturbati: un'opzione che permettesse di eliminare il puntamento sui semplici civili sarebbe stata molto utile. Un pratico radar nella parte bassa dello schermo aiuta il giocatore a orientarsi in ogni situazione, segnalando la posizione degli obiettivi della missione e dei luoghi importanti di Liberty City
PLAYSTATION 2 MALANDRINA
Dopo tanto lavoro riposto nello studio del gameplay e nella cura dei dettagli, da Grand Theft Auto III era lecito attendere una realizzazione tecnica dello stesso livello: purtroppo, così non é stato
La grafica del gioco é abbastanza curata e definita, sebbene la qualità generale delle texture non sia eccessivamente soddisfacente e i modelli poligonali dei personaggi soffrano di una certa spigolosità e di evidenti problemi alle articolazioni. Il vero problema legato al motore grafico del gioco riguarda la fluidità, che viaggia di solito sui 25 fotogrammi circa al secondo, scendendo ulteriormente più in basso in alcuni casi particolari
Non é certamente la prestazione che ci si aspetterebbe dalla console che ha dato vita a Gran Turismo 3 e ad altri giochi tecnicamente molto pesanti, e anche adducendo come motivazione la vastità dell'area di gioco (caricata comunque sequenzialmente nella memoria della console) resta l'impressione di un motore grafico non troppo ottimizzato (basato tra l'altro sulle discusse librerie Renderware) che avrebbe fatto ben altra figura con qualche mese di sviluppo extra
La metodologia adottata per il puntamento automatico della mira é inoltre alquanto bizzarra, poiché in alcune occasioni John prenderà di mira indifesi passanti mentre qualche metro più in la orde di criminali armati fino ai denti lo fucileranno indisturbati: un'opzione che permettesse di eliminare il puntamento sui semplici civili sarebbe stata molto utile. Un pratico radar nella parte bassa dello schermo aiuta il giocatore a orientarsi in ogni situazione, segnalando la posizione degli obiettivi della missione e dei luoghi importanti di Liberty City
PLAYSTATION 2 MALANDRINA
Dopo tanto lavoro riposto nello studio del gameplay e nella cura dei dettagli, da Grand Theft Auto III era lecito attendere una realizzazione tecnica dello stesso livello: purtroppo, così non é stato
La grafica del gioco é abbastanza curata e definita, sebbene la qualità generale delle texture non sia eccessivamente soddisfacente e i modelli poligonali dei personaggi soffrano di una certa spigolosità e di evidenti problemi alle articolazioni. Il vero problema legato al motore grafico del gioco riguarda la fluidità, che viaggia di solito sui 25 fotogrammi circa al secondo, scendendo ulteriormente più in basso in alcuni casi particolari
Non é certamente la prestazione che ci si aspetterebbe dalla console che ha dato vita a Gran Turismo 3 e ad altri giochi tecnicamente molto pesanti, e anche adducendo come motivazione la vastità dell'area di gioco (caricata comunque sequenzialmente nella memoria della console) resta l'impressione di un motore grafico non troppo ottimizzato (basato tra l'altro sulle discusse librerie Renderware) che avrebbe fatto ben altra figura con qualche mese di sviluppo extra