Grand Theft Auto III
di
Redazione Gamesurf
Di opinione contraria é però Maria, la sua fedele fidanzata, che nel bel mezzo della fuga gli pianta un proiettile in testa, prendendo per se tutto il bottino e lasciando John in un mare di sangue. Dopo qualche tranquillo anno di galera il fortunato protagonista si trova coinvolto nell'evasione di un pericoloso capo della mafia, durante un trasferimento presso un altro carcere: per una fortuita coincidenza, John si ritrova rocambolescamente a piede libero. Il suo scopo nella vita adesso é diventato uno solo: ritrovare la sua cara ex-fidanzata per farle capire che il tradimento non é stato particolarmente apprezzato. E per farlo dovrà nuovamente addentrarsi nei gironi di quell'inferno chiamato Liberty City
BENTORNATI NEL "GIRO"
Al termine dell'introduzione del gioco ci si ritrova dunque insieme al compagno di evasione 8-Ball: approfittando della confusione generata dalla bomba utilizzata per coprire la fuga del mafioso, i due riescono ad appropriarsi di un'auto e a raggiungere il nascondiglio di John, che da questo momento in poi fungerà da base operativa. Tramite intercessione di 8-Ball, John viene presentato a Luigi, un gangster che controlla la prostituzione nel quartiere a luci rosse di Liberty City: costui é fortunatamente in cerca di un nuovo "agente" (meglio non indagare sulla fine del precedente "impiegato"...) e offre al protagonista una serie di "lavoretti" utili per guadagnarsi la sua stima. Comincia così la scalata di John al mondo della malavita organizzata, in cerca di indizi che possano ricollegarlo alla compagna traditrice e ai suoi vecchi complici
Luigi sarà solo una delle possibili fonti di "lavoro" presenti in Liberty City: a mano a mano che si procederà nel gioco infatti si incontreranno altri delinquenti di un certo rilievo disposti ad affidare i propri delicati incarichi a una persona che si dimostri affidabile, precisa e che soprattutto faccia poche domande (e John di domande ne fa veramente poche...). Chiunque abbia giocato con uno dei precedenti episodi della saga ritroverà uno schema di gioco abbastanza familiare, diretta evoluzione di quanto c'era da fare allora. L'assegnazione di un lavoro equivale a una vera e propria missione con tanto di sbrigativo briefing (durante la quale non é possibile effettuare salvataggi), con precisi obiettivi da portare a compimento e varie tipologie di azioni da eseguire. Ma Grand Theft Auto III va ben oltre il semplice susseguirsi di missioni, che anzi rappresentano un aspetto quasi marginale rispetto alla marea di possibilità offerte da Liberty City: molto spesso (specialmente durante i primi giorni di gioco) il giocatore si ritroverà infatti a vagare per la città senza una meta precisa, provocando disordini e godendosi una libertà d'azione raramente riscontrabile in altri videogame
BENTORNATI NEL "GIRO"
Al termine dell'introduzione del gioco ci si ritrova dunque insieme al compagno di evasione 8-Ball: approfittando della confusione generata dalla bomba utilizzata per coprire la fuga del mafioso, i due riescono ad appropriarsi di un'auto e a raggiungere il nascondiglio di John, che da questo momento in poi fungerà da base operativa. Tramite intercessione di 8-Ball, John viene presentato a Luigi, un gangster che controlla la prostituzione nel quartiere a luci rosse di Liberty City: costui é fortunatamente in cerca di un nuovo "agente" (meglio non indagare sulla fine del precedente "impiegato"...) e offre al protagonista una serie di "lavoretti" utili per guadagnarsi la sua stima. Comincia così la scalata di John al mondo della malavita organizzata, in cerca di indizi che possano ricollegarlo alla compagna traditrice e ai suoi vecchi complici
Luigi sarà solo una delle possibili fonti di "lavoro" presenti in Liberty City: a mano a mano che si procederà nel gioco infatti si incontreranno altri delinquenti di un certo rilievo disposti ad affidare i propri delicati incarichi a una persona che si dimostri affidabile, precisa e che soprattutto faccia poche domande (e John di domande ne fa veramente poche...). Chiunque abbia giocato con uno dei precedenti episodi della saga ritroverà uno schema di gioco abbastanza familiare, diretta evoluzione di quanto c'era da fare allora. L'assegnazione di un lavoro equivale a una vera e propria missione con tanto di sbrigativo briefing (durante la quale non é possibile effettuare salvataggi), con precisi obiettivi da portare a compimento e varie tipologie di azioni da eseguire. Ma Grand Theft Auto III va ben oltre il semplice susseguirsi di missioni, che anzi rappresentano un aspetto quasi marginale rispetto alla marea di possibilità offerte da Liberty City: molto spesso (specialmente durante i primi giorni di gioco) il giocatore si ritroverà infatti a vagare per la città senza una meta precisa, provocando disordini e godendosi una libertà d'azione raramente riscontrabile in altri videogame
Grand Theft Auto III
8.5
Voto
Redazione
Grand Theft Auto III
Libertà, violenza e varietà miscelati per creare un impasto veramente esplosivo e soprattutto divertente: tutto questo è Grand Theft Auto III, uno dei più particolari videogame spuntati sul mercato negli ultimi tempi e certamente uno dei titoli più validi disponibili nel panorama dei giochi per PlayStation 2. Gli amanti delle precedenti edizioni andranno semplicemente in delirio di fronte a tanta vastità videoludica, mentre i neofiti del genere rimarranno probabilmente impressionati da un universo di gioco così particolare e avvolgente. Più che un semplice videogame Grand Theft Auto III è una vera esperienza da provare almeno una volta. Purtroppo dei problemi non del tutto trascurabili e una realizzazione tecnica discutibile lo rendono distante dall'essere un vero capolavoro: ciononostante, si tratta di un videogame validissimo e impegnativo, che offrirà ore e ore di scalmanato divertimento ai giocatori che accetteranno di indossare gli sporchi panni di John. Si astengano moralisti, giovanissimi e pedoni. Tutti gli altri si accomodino pure...