Grand Theft Auto IV
di
Massimiliano Balistreri
Premessa
Fin dal suo annuncio prima e dal lancio del primo trailer poi, che ha letteralmente mandato in tilt l'accesso a tutti i siti che gli fecero da mirror, l'ultimo episodio della saga di Grand Theft Auto ha letteralmente calamitato l'attenzione di gran parte del pubblico videoludico, che per parecchi mesi ne ha atteso trepidante l'uscita, andando in fibrillazione per ogni immagine, per ogni notizia, per ogni video relativo ad esso.
Le aspettative intorno a GTAIV, già elevate circa un anno fa, quando, sono cresciute via via di giorno in giorno, facendosi spasmodiche all'annuncio del rinvio, che dalla prevista uscita nell'Ottobre 2007 lo portò alla primavera del 2008, precisamente il 29 Aprile, con un chiaro obiettivo annunciato: essere il gioco perfetto. Saranno riusciti i programmattori Rockstar North a giungere a questo agognato traguardo? Per scoprirlo vi invitiamo a proseguire nella lettura.
Il Gioco
Appena inserito il blue ray del gioco vi ritroverete catapultati in pochi secondi in un processo di installazione automatica che, in una decina di minuti circa, completerà sul disco rigido il trasferimento dei dati necessari (più o meno 3 Gb) a sveltire a sufficienza i caricamenti che, da quello che abbiamo potuto constatare, non sono mai eccessivamente tedianti, attestandosi sempre tra i dieci e i trenta secondi.
Sbrigata questa operazione preliminare comincia il gioco vero e proprio e lo fa in grande stile, con una presentazione che, sfruttando il motore 3d, vi mostrerà l'arrivo del protagonista a Liberty City, accompagnato dai crediti relativi ai principali membri dello staff, proprio come ci si aspetterebbe dalle migliori produzioni hollywoodiane.
Ad aspettare Niko Bellic al porto ci sarà il cugino Roman, prontissimo ad accompagnarlo, in mezzo ad una miriade di battute di dubbissimo gusto, alla sua nuova "dimora". Niko, reduce della guerra in Serbia, è stato testimone di particolari atrocità nel suo passato recente ed ha deciso, spinto dai fantastici racconti di suo cugino, di emigrare negli Stati Uniti, per rifarsi una vita tutta nuova, inseguendo il classico sogno americano. Un sogno che Roman parrebbe aver realizzato già prima di lui. O almeno questo era ciò che traspariva dalle mail ricevute da Niko nei mesi precedenti.
Ben presto infatti il protagonista si renderà conto di quanto sia duro guadagnarsi il pane a Liberty City, e ancora più difficile sarà farlo lavorando onestamente. Ci penserà Roman infatti ad instradarlo, fin dai suoi primi giorni in città, verso una variegata serie di attività malavitose di entità via via crescente, che lo porteranno a ritagliarsi uno spazio in questa pericolosa metropoli, mentre tenterà fortemente di riacciufare le fila della sua esistenza e dare loro nuovamente un senso.
La topaia nella quale Roman ha trovato alloggio costituirà la vostra base di partenza prima di ogni missione. Qui oltre alla sporcizia e a giganteschi scarafaggi, potrete contare su un letto su cui riposare (e salvare i vostri progressi) e una tv per svagarvi quanto sarete esauriti dalle vostre cattive azioni. Tutta la vostra attività sarà orchestrata da un telefono cellulare che vi ha fornito vostro cugino, tramite il quale potrete contattare i personaggi principali con cui interagire, ricevere messaggi di testo, avviare missioni ed accedere alla parte multiplayer, oltre ad effettuare tutta una serie di personalizzazioni, più o meno futili.
Tutte le prime missioni passeranno per il deposito di taxi presso cui Roman lavora; tramite lui infatti farete la conoscenza di tutta una serie di loschi figuri, che vi coinvolgeranno in altrettante illegali attività. Con i primi soldi sporchi che guadagnerete vi potrete permettere di aggiornare il vostro guardaroba nonchè di portare a spasso qualche ragazza con cui nel frattempo avrete stretto amicizia, nel tentativo di dare una sembianza di normalità alla vita travagliata di un uomo che sembra poter uscire difficilmente dalle ombre dell'illegalità.
La storia del protagonista, che appare fin dalle prime battute profonda e ben congegnata, si dipana man mano che le missioni gli si presentano, in maniera solo apparentemente libera, visto che in quelle poche occasioni in cui si avrà la sensazione di trovarsi di fronte ad un bivio ci si renderà conto poco dopo di essere praticamente costretti dalla narrazione a tornare sui propri passi.
La città (Liberty City, come più volte annunciato), con i suoi innumerevoli quartieri, tutti ben differenziati e contraddistinti dai propri abitanti, i suoi locali, i bar, i ristoranti, le innumerevoli attrattive e i pericoli che si annidano nell'ombra dei vicoli più nascosti, è pressochè perfettae dona al giocatore la piacevole sensazione di ritrovarsi in una realtà vitale, palpabile, a tratti quasi pulsante che si muove e si modifica, in maniera spesso casuale, non necessariamente secondo un rapporto causa-effetto rispetto alle nostre azioni.
I veicoli del gioco, che spaziano dalle auto alle motociclette, dalle barche agli elicotteri, possiedono tutti una fisica implementata in maniera molto più realistica rispetto al passato: quando guiderete un auto, ad esempio, avrete sensazioni diverse a seconda che sia una scattante spider oppure un possente fuoristrada; pesi diversi in gioco, diversa guidabilità così come spazi di frenata e resistenza agli urti che, alla lunga, pezzo dopo pezzo, potranno portarle alla distruzione totale.
Il sistema di combattimento a mani nude è apparso un pochino legnoso e limitato, ma fortunatamente lo userete unicamente nelle prime battute,dal momentoche benpresto vi doterete dei più svariati armamenti moderni e con questi la situazione migliorerà e non di poco. Il metodo di puntamento dei nemici e di copertura risulta per certi versi simile a quello di Gears of War: con un grilletto potrete lockare il vostro bersaglio e indirizzare l'arma verso di lui, per poi procedere a dei micro aggiustamenti della mira per tentare di centrarlo nel punto che vi siete fissati in mente. Con l'altro potrete andare in copertura, nascondendovi automaticamente dietro al riparo più prossimo a voi, per poi uscire allo scoperto e far fuoco solo al momento opportuno.
Interessante notare come un head shot ovviamente neutralizzi immediatamente il vostro bersaglio, mentre colpi diretti a svariate parti del corpo diano luogo a reazioni adeguate e realistiche delle vostre malcapitate vittime. Naturalmente la natura open del gioco, che vi dona la possibilità di girare in lungo e in largo per una città molto vasta, praticamente senza caricamenti, ha richiesto dei compromessi che si materializzano principalmente nell'interattività col fondale, in alcuni casi limitata o assente, e con gli NPC che, pur reagendo in maniera tendenzialmente sensata alle vostre azioni, non possiedono un livello avanzato di intelligenza artificiale, sufficiente a restituirci veramente la totale sensazione di immersione in una realtà cittadina veritiera.
Ma ovviamente in questo contesto non va assolutamente perso di vista il vero scopo del gioco, che non è quello di creare intorno a noi una sorta di realtà virtuale ma bensì intrattenere, cercando di farci vivere la storia del protagonista nel modo più fedele possibile. In quest'ottica riusciamo a passare sopra alla scarsa reattività dei poliziotti di fronte alla nostra indisciplina alla guida, salvo alcuni casi davvero troppo gravi per passare impuniti; evitiamo di storcere troppo il naso quando, non andando ad un appuntamento con la nostra donna, per scortare uno spacciatore, la richiamiamo poco dopo e nella sua voce, allegra nel sentirci, non v'è traccia della nostra mancanza nei suoi confronti.
Tutto sommato non rimaniamo di stucco se il cugino Roman non risponde chiamandolo per scherzo al suo inseparabile cellulare quando sta seduto di fianco a noi in macchina, mentre ci bombarda la testa con le sue gesta incredibili: non possiamo commettere l'errore di pensare che il nostro alter ego nel gioco possa fare nella sua vita virtuale ciò che noi facciamo nella nostra vita vera, e probabilmente è anche giusto che questo non accada.
Però possiamo sperare che questo gioco ci faccia staccare la spina per qualche ora dalle grane quotidiane e dalle preoccupazioni, senza farci pensare a nulla se non a divertirci in modo sano, senza fare del male a nessuno, se non per scherzo. Questo è GTAIV, questo è il suo scopo. Noi non pensiamo che sia il gioco perfetto, ma crediamo che il suo scopo non fosse esserlo. Non sapremmo definire esattamente cosa volesse fare, forse, semplicemente, intrattenerci: ma siamo abbastanza sicuri che ci sia riuscito.
Tramite i computer presenti nel gioco potrete accedere, pressochè in qualsiasi momento, ad una specie di internet su misura, che contiene diverse parodie di molti siti più o meno noti. Inoltre potrete inviare e ricevere mail, acquistare temi e suonerie per il cellulare, e via dicendo. Ma il bonus più interessante è sicuramente rappresentato da una sorta di portale di dating online, tramite il quale, pubblicando il vostro profilo, avrete occasione di fare nuove conoscenze con cui intrattenere rapporti interpersonali e passare il vostro tempo libero a zonzo per la città. Ogni persona che vi contatterà presenta una propria personalità che, unitamente ai propri interessi, gusti e lavoro ne fa un punto di riferimento più o meno importante nell'economia del gioco. Ogni vostra azione, dal modo di guidare l'auto, alle vostre idee di divertimento, passando per il gusto nel vestire influenzeranno infatti l'idea che queste persone si faranno di voi, rendendoli di conseguenza più o meno inclini a darvi una mano nel momento del bisogno.
Graficamente parlando
Dal punto di vista prettamente tecnico la grafica di questo nuovo capitolo di GTA rappresenta ovviamente un importante step in avanti, bontà dell'incremento di capacità di calcolo delle console di nuova generazione. Tenendo conto che il motore tridimensionale creato da Rockstar gestisce un'intera città virtuale, con strade che pullulano di auto e pedoni, svariate strutture architettoniche, tra cui palazzi, grattacieli, autostrade, parchi, il tutto esplorabile in lungo e in largo, senza caricamenti evidenti bisogna evidentemente togliersi il cappello e sforzarsi di perdonare alcuni glitch che in altri frangenti potrebbero risultare imperdonabili, come alcune fastidiose compenetrazioni tra modelli poligonali, alcuni cali di framerate, in situazioni particolarmente affollate, qualche texture un pochino più sgranata o che compare con un attimo di ritardo, piuttosto che un minimo aliasing sui contorni delle strutture 3d.
Le animazioni sono tendenzialmente piuttosto buone e realizzate tramite il nuovo engine Euphoria, che garantisce una resa fisica maggiormente realistica nella reazione dei modelli fisici degli esseri umani. Una degli aspetti più spettacolari della resa visiva del gioco è offerta dall'illuminazione dinamica che dona un realismo superiore alla città, accompagnandoci gradualmente dalle prime luci dell'alba fino a notte fonda, con un susseguirsi quasi senza fine di condizioni intermedie.
Discorso analogo per le condizioni climatiche variabili, che spaziano dal sereno, al moderatamente brutto, fino alla pioggia battente, tutte accompagnate da reazioni verosimili dei passanti, che ad esempio in presenza di temporali scapperanno a ripararsi o useranno l'ombrello se ne sono provvisti. I modelli di personaggi e veicoli, con le dovute limitazioni causate dalla mole impressionante di oggetti gestiti in contemporanea, sono realizzati in maniera più che discreta e generalmente verosimili.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
Se c'è un comparto in cui GtaIV risulta veramente eccellente, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, è proprio quello del sonoro. Il gioco potrà contare su parecchie radio che vi offriranno una colonna sonora varia e di altissima qualità, spaziando tra innumerevoli generi, per tutti i gusti dal rock più melodico, alla techno, passando per hip hop, rap e chi più ne ha più ne metta, inclusi parecchi pezzi famosi di artisti assolutamente affermati. Anche gli effetti sonori ambientali sono sempre all'altezza delle splendide musiche, e contribuiscono in ogni istante in maniera determinante a ricreare il giusto livello di realismo, che vi farà sentire a vostro agio in ogni situazione, portandovi all'orecchio in ogni occasione proprio ciò che in quell'istante vi aspettavate di sentire.
L'unico rammarico relativo all'audio è rappresentato dai dialoghi dei personaggi, veramente ottimi, con cadenze differenziate a seconda della nazionalità dei personaggi, ma completamente in inglese e sottotitolati non completamente, peraltro usando un font non troppo intellegibile. Un doppiaggio totale in italiano, magari di qualità paragonabile a quello già visto in Bioshock, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ma forse era davvero pretendere troppo.
Chi non delinque in compagnia....
Passare alla modalità multiplayer online in GtaIV è molto semplice. Basterà infatti selezionare la voce corrispondente sul vostro cellulare e immediatamente vi verrà proposto quale tipologia di gioco avviare, per poi fare il vostro ingresso in una lobby e attendere che la partita si avvii. La lobby vera e propria altro non è se non una versione online di Libery City, all'interno della quale voi ed un massimo di altri 15 giocatori sarete liberi di fare più o meno quello che vorrete.
Le modalità di gioco sono circa una dozzina e nonostante alcune siano delle variazioni sul tema di altre non ci sarà certamente motivo di annoiarsi. L'host della lobby potrà decidere di alterare alcune opzioni, come il fuoco amico, la presenza della polizia, la varietà di armi disponibili, i livelli del traffico, la funzionalità del radar e molte altre. Tra le varie modalità annoveriamo i più classici Deathmatch e Race usando i veicoli del gioco, oltre a svariate missioni analoghe in tutto e per tutto a quelle che già avrete modo di svolgere durante il single player, tra cui ben tre in cooperativa fino a 4 giocatori. Per quanto riguarda le prestazioni ci è capitato di osservare alcuni cali di frame rate, uniti ad un parziale lag, ma solo in situazioni particolarmente affollate. Generalmente il tutto funziona abbastanza bene e vi permetterà, col giusto gruppo di amici, di aggiungere ulteriore divertimento e longevità ad un single player già di per sè piuttosto soddisfacente e appagante.
Fin dal suo annuncio prima e dal lancio del primo trailer poi, che ha letteralmente mandato in tilt l'accesso a tutti i siti che gli fecero da mirror, l'ultimo episodio della saga di Grand Theft Auto ha letteralmente calamitato l'attenzione di gran parte del pubblico videoludico, che per parecchi mesi ne ha atteso trepidante l'uscita, andando in fibrillazione per ogni immagine, per ogni notizia, per ogni video relativo ad esso.
Le aspettative intorno a GTAIV, già elevate circa un anno fa, quando, sono cresciute via via di giorno in giorno, facendosi spasmodiche all'annuncio del rinvio, che dalla prevista uscita nell'Ottobre 2007 lo portò alla primavera del 2008, precisamente il 29 Aprile, con un chiaro obiettivo annunciato: essere il gioco perfetto. Saranno riusciti i programmattori Rockstar North a giungere a questo agognato traguardo? Per scoprirlo vi invitiamo a proseguire nella lettura.
Il Gioco
Appena inserito il blue ray del gioco vi ritroverete catapultati in pochi secondi in un processo di installazione automatica che, in una decina di minuti circa, completerà sul disco rigido il trasferimento dei dati necessari (più o meno 3 Gb) a sveltire a sufficienza i caricamenti che, da quello che abbiamo potuto constatare, non sono mai eccessivamente tedianti, attestandosi sempre tra i dieci e i trenta secondi.
Sbrigata questa operazione preliminare comincia il gioco vero e proprio e lo fa in grande stile, con una presentazione che, sfruttando il motore 3d, vi mostrerà l'arrivo del protagonista a Liberty City, accompagnato dai crediti relativi ai principali membri dello staff, proprio come ci si aspetterebbe dalle migliori produzioni hollywoodiane.
Ad aspettare Niko Bellic al porto ci sarà il cugino Roman, prontissimo ad accompagnarlo, in mezzo ad una miriade di battute di dubbissimo gusto, alla sua nuova "dimora". Niko, reduce della guerra in Serbia, è stato testimone di particolari atrocità nel suo passato recente ed ha deciso, spinto dai fantastici racconti di suo cugino, di emigrare negli Stati Uniti, per rifarsi una vita tutta nuova, inseguendo il classico sogno americano. Un sogno che Roman parrebbe aver realizzato già prima di lui. O almeno questo era ciò che traspariva dalle mail ricevute da Niko nei mesi precedenti.
Ben presto infatti il protagonista si renderà conto di quanto sia duro guadagnarsi il pane a Liberty City, e ancora più difficile sarà farlo lavorando onestamente. Ci penserà Roman infatti ad instradarlo, fin dai suoi primi giorni in città, verso una variegata serie di attività malavitose di entità via via crescente, che lo porteranno a ritagliarsi uno spazio in questa pericolosa metropoli, mentre tenterà fortemente di riacciufare le fila della sua esistenza e dare loro nuovamente un senso.
La topaia nella quale Roman ha trovato alloggio costituirà la vostra base di partenza prima di ogni missione. Qui oltre alla sporcizia e a giganteschi scarafaggi, potrete contare su un letto su cui riposare (e salvare i vostri progressi) e una tv per svagarvi quanto sarete esauriti dalle vostre cattive azioni. Tutta la vostra attività sarà orchestrata da un telefono cellulare che vi ha fornito vostro cugino, tramite il quale potrete contattare i personaggi principali con cui interagire, ricevere messaggi di testo, avviare missioni ed accedere alla parte multiplayer, oltre ad effettuare tutta una serie di personalizzazioni, più o meno futili.
Tutte le prime missioni passeranno per il deposito di taxi presso cui Roman lavora; tramite lui infatti farete la conoscenza di tutta una serie di loschi figuri, che vi coinvolgeranno in altrettante illegali attività. Con i primi soldi sporchi che guadagnerete vi potrete permettere di aggiornare il vostro guardaroba nonchè di portare a spasso qualche ragazza con cui nel frattempo avrete stretto amicizia, nel tentativo di dare una sembianza di normalità alla vita travagliata di un uomo che sembra poter uscire difficilmente dalle ombre dell'illegalità.
La storia del protagonista, che appare fin dalle prime battute profonda e ben congegnata, si dipana man mano che le missioni gli si presentano, in maniera solo apparentemente libera, visto che in quelle poche occasioni in cui si avrà la sensazione di trovarsi di fronte ad un bivio ci si renderà conto poco dopo di essere praticamente costretti dalla narrazione a tornare sui propri passi.
La città (Liberty City, come più volte annunciato), con i suoi innumerevoli quartieri, tutti ben differenziati e contraddistinti dai propri abitanti, i suoi locali, i bar, i ristoranti, le innumerevoli attrattive e i pericoli che si annidano nell'ombra dei vicoli più nascosti, è pressochè perfettae dona al giocatore la piacevole sensazione di ritrovarsi in una realtà vitale, palpabile, a tratti quasi pulsante che si muove e si modifica, in maniera spesso casuale, non necessariamente secondo un rapporto causa-effetto rispetto alle nostre azioni.
I veicoli del gioco, che spaziano dalle auto alle motociclette, dalle barche agli elicotteri, possiedono tutti una fisica implementata in maniera molto più realistica rispetto al passato: quando guiderete un auto, ad esempio, avrete sensazioni diverse a seconda che sia una scattante spider oppure un possente fuoristrada; pesi diversi in gioco, diversa guidabilità così come spazi di frenata e resistenza agli urti che, alla lunga, pezzo dopo pezzo, potranno portarle alla distruzione totale.
Il sistema di combattimento a mani nude è apparso un pochino legnoso e limitato, ma fortunatamente lo userete unicamente nelle prime battute,dal momentoche benpresto vi doterete dei più svariati armamenti moderni e con questi la situazione migliorerà e non di poco. Il metodo di puntamento dei nemici e di copertura risulta per certi versi simile a quello di Gears of War: con un grilletto potrete lockare il vostro bersaglio e indirizzare l'arma verso di lui, per poi procedere a dei micro aggiustamenti della mira per tentare di centrarlo nel punto che vi siete fissati in mente. Con l'altro potrete andare in copertura, nascondendovi automaticamente dietro al riparo più prossimo a voi, per poi uscire allo scoperto e far fuoco solo al momento opportuno.
Interessante notare come un head shot ovviamente neutralizzi immediatamente il vostro bersaglio, mentre colpi diretti a svariate parti del corpo diano luogo a reazioni adeguate e realistiche delle vostre malcapitate vittime. Naturalmente la natura open del gioco, che vi dona la possibilità di girare in lungo e in largo per una città molto vasta, praticamente senza caricamenti, ha richiesto dei compromessi che si materializzano principalmente nell'interattività col fondale, in alcuni casi limitata o assente, e con gli NPC che, pur reagendo in maniera tendenzialmente sensata alle vostre azioni, non possiedono un livello avanzato di intelligenza artificiale, sufficiente a restituirci veramente la totale sensazione di immersione in una realtà cittadina veritiera.
Ma ovviamente in questo contesto non va assolutamente perso di vista il vero scopo del gioco, che non è quello di creare intorno a noi una sorta di realtà virtuale ma bensì intrattenere, cercando di farci vivere la storia del protagonista nel modo più fedele possibile. In quest'ottica riusciamo a passare sopra alla scarsa reattività dei poliziotti di fronte alla nostra indisciplina alla guida, salvo alcuni casi davvero troppo gravi per passare impuniti; evitiamo di storcere troppo il naso quando, non andando ad un appuntamento con la nostra donna, per scortare uno spacciatore, la richiamiamo poco dopo e nella sua voce, allegra nel sentirci, non v'è traccia della nostra mancanza nei suoi confronti.
Tutto sommato non rimaniamo di stucco se il cugino Roman non risponde chiamandolo per scherzo al suo inseparabile cellulare quando sta seduto di fianco a noi in macchina, mentre ci bombarda la testa con le sue gesta incredibili: non possiamo commettere l'errore di pensare che il nostro alter ego nel gioco possa fare nella sua vita virtuale ciò che noi facciamo nella nostra vita vera, e probabilmente è anche giusto che questo non accada.
Però possiamo sperare che questo gioco ci faccia staccare la spina per qualche ora dalle grane quotidiane e dalle preoccupazioni, senza farci pensare a nulla se non a divertirci in modo sano, senza fare del male a nessuno, se non per scherzo. Questo è GTAIV, questo è il suo scopo. Noi non pensiamo che sia il gioco perfetto, ma crediamo che il suo scopo non fosse esserlo. Non sapremmo definire esattamente cosa volesse fare, forse, semplicemente, intrattenerci: ma siamo abbastanza sicuri che ci sia riuscito.
Tramite i computer presenti nel gioco potrete accedere, pressochè in qualsiasi momento, ad una specie di internet su misura, che contiene diverse parodie di molti siti più o meno noti. Inoltre potrete inviare e ricevere mail, acquistare temi e suonerie per il cellulare, e via dicendo. Ma il bonus più interessante è sicuramente rappresentato da una sorta di portale di dating online, tramite il quale, pubblicando il vostro profilo, avrete occasione di fare nuove conoscenze con cui intrattenere rapporti interpersonali e passare il vostro tempo libero a zonzo per la città. Ogni persona che vi contatterà presenta una propria personalità che, unitamente ai propri interessi, gusti e lavoro ne fa un punto di riferimento più o meno importante nell'economia del gioco. Ogni vostra azione, dal modo di guidare l'auto, alle vostre idee di divertimento, passando per il gusto nel vestire influenzeranno infatti l'idea che queste persone si faranno di voi, rendendoli di conseguenza più o meno inclini a darvi una mano nel momento del bisogno.
Graficamente parlando
Dal punto di vista prettamente tecnico la grafica di questo nuovo capitolo di GTA rappresenta ovviamente un importante step in avanti, bontà dell'incremento di capacità di calcolo delle console di nuova generazione. Tenendo conto che il motore tridimensionale creato da Rockstar gestisce un'intera città virtuale, con strade che pullulano di auto e pedoni, svariate strutture architettoniche, tra cui palazzi, grattacieli, autostrade, parchi, il tutto esplorabile in lungo e in largo, senza caricamenti evidenti bisogna evidentemente togliersi il cappello e sforzarsi di perdonare alcuni glitch che in altri frangenti potrebbero risultare imperdonabili, come alcune fastidiose compenetrazioni tra modelli poligonali, alcuni cali di framerate, in situazioni particolarmente affollate, qualche texture un pochino più sgranata o che compare con un attimo di ritardo, piuttosto che un minimo aliasing sui contorni delle strutture 3d.
Le animazioni sono tendenzialmente piuttosto buone e realizzate tramite il nuovo engine Euphoria, che garantisce una resa fisica maggiormente realistica nella reazione dei modelli fisici degli esseri umani. Una degli aspetti più spettacolari della resa visiva del gioco è offerta dall'illuminazione dinamica che dona un realismo superiore alla città, accompagnandoci gradualmente dalle prime luci dell'alba fino a notte fonda, con un susseguirsi quasi senza fine di condizioni intermedie.
Discorso analogo per le condizioni climatiche variabili, che spaziano dal sereno, al moderatamente brutto, fino alla pioggia battente, tutte accompagnate da reazioni verosimili dei passanti, che ad esempio in presenza di temporali scapperanno a ripararsi o useranno l'ombrello se ne sono provvisti. I modelli di personaggi e veicoli, con le dovute limitazioni causate dalla mole impressionante di oggetti gestiti in contemporanea, sono realizzati in maniera più che discreta e generalmente verosimili.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
Se c'è un comparto in cui GtaIV risulta veramente eccellente, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, è proprio quello del sonoro. Il gioco potrà contare su parecchie radio che vi offriranno una colonna sonora varia e di altissima qualità, spaziando tra innumerevoli generi, per tutti i gusti dal rock più melodico, alla techno, passando per hip hop, rap e chi più ne ha più ne metta, inclusi parecchi pezzi famosi di artisti assolutamente affermati. Anche gli effetti sonori ambientali sono sempre all'altezza delle splendide musiche, e contribuiscono in ogni istante in maniera determinante a ricreare il giusto livello di realismo, che vi farà sentire a vostro agio in ogni situazione, portandovi all'orecchio in ogni occasione proprio ciò che in quell'istante vi aspettavate di sentire.
L'unico rammarico relativo all'audio è rappresentato dai dialoghi dei personaggi, veramente ottimi, con cadenze differenziate a seconda della nazionalità dei personaggi, ma completamente in inglese e sottotitolati non completamente, peraltro usando un font non troppo intellegibile. Un doppiaggio totale in italiano, magari di qualità paragonabile a quello già visto in Bioshock, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Ma forse era davvero pretendere troppo.
Chi non delinque in compagnia....
Passare alla modalità multiplayer online in GtaIV è molto semplice. Basterà infatti selezionare la voce corrispondente sul vostro cellulare e immediatamente vi verrà proposto quale tipologia di gioco avviare, per poi fare il vostro ingresso in una lobby e attendere che la partita si avvii. La lobby vera e propria altro non è se non una versione online di Libery City, all'interno della quale voi ed un massimo di altri 15 giocatori sarete liberi di fare più o meno quello che vorrete.
Le modalità di gioco sono circa una dozzina e nonostante alcune siano delle variazioni sul tema di altre non ci sarà certamente motivo di annoiarsi. L'host della lobby potrà decidere di alterare alcune opzioni, come il fuoco amico, la presenza della polizia, la varietà di armi disponibili, i livelli del traffico, la funzionalità del radar e molte altre. Tra le varie modalità annoveriamo i più classici Deathmatch e Race usando i veicoli del gioco, oltre a svariate missioni analoghe in tutto e per tutto a quelle che già avrete modo di svolgere durante il single player, tra cui ben tre in cooperativa fino a 4 giocatori. Per quanto riguarda le prestazioni ci è capitato di osservare alcuni cali di frame rate, uniti ad un parziale lag, ma solo in situazioni particolarmente affollate. Generalmente il tutto funziona abbastanza bene e vi permetterà, col giusto gruppo di amici, di aggiungere ulteriore divertimento e longevità ad un single player già di per sè piuttosto soddisfacente e appagante.
Grand Theft Auto IV
9
Voto
Redazione
Grand Theft Auto IV
Gta IV è indubbiamente un gioco notevole, frutto evidente di un lavoro costato molti mesi e parecchi uomini. Fondamentalmente ripropone una ricetta vincente, quella già assaggiata negli ottimi prequel, e la impreziosisce ulteriormente, lavorando principalmente sui miglioramenti estetici, visto che il comparto grafico in passato era certamente tra i più sacrificati. Le aspettative erano alte, forse altissime anche a causa dell'enorme hype generato dal titolo. I fan della serie sicuramente non saranno delusi e probabilmente riusciranno meglio di altri a sorvolare sui difetti, che esistono, come abbiamo evidenziato nell'articolo ma che globalmente non riescono a vanificare comunque l'ottimo lavoro di Rocktar North e soprattutto non inficiano il livello di divertimento che il guidare Niko Bellic alla scoperta della sua nuova esistenza riesce a trasmetterci; un divertimento che rende appagante ogni piccola scoperta, come i minigiochi disseminati qui e là, che diverte di fronte ad ogni battuta particolarmente pungente e vi fa calare adeguatamente in ogni missione che affronterete. Chi si aspettava una rivoluzione resterà deluso. Chi cerca divertimento vero, senza farsi troppi problemi e con una cornice tecnicamente all'avanguardia ha trovato pane per i suoi denti.