Grand Theft Auto IV: The Ballad of Gay Tony
di
Ferdinando Saggese
Anthony Prince é il re della vita notturna di Liberty City. Omosessuale dichiarato, consumatore abituale di droga e alcool, “Gay Tony” gestisce due locali notturni nel quartiere di Algonquin insieme ad un giovane dominicano, Luis Fernando Lopez, che ha salvato dalla strada quando era solo un ragazzino. Nonostante notorietà e successo, la vita dissoluta che conduce l'estroverso Tony trascina Luis in situazioni molto pericolose, spesso al limite della legalità, che quest'ultimo affronta in nome dell'amicizia che lo lega al suo salvatore. Una gestione poco oculata della società, tuttavia, costringerà Tony a chiedere ingenti somme di denaro alla malavita organizzata di Liberty, prestiti che lo renderanno presto schiavo di diverse famiglie criminali della città. Toccherà quindi a Luis risarcire i creditori affrontando le missioni che i ragazzi di Rockstar Games hanno raccolto in “The Ballad of Gay Tony”, secondo ed ultimo contenuto aggiuntivo per “Grand Theft Auto IV” ad essere pubblicato in esclusiva Xbox 360. Liberty City sarà ancora una volta il palcoscenico su cui si muoveranno i personaggi ideati dagli scenegiatori Rockstar Games, che hanno dato fondo alle loro risorse artistiche per chiudere degnamente la trilogia aperta da Niko Belic un anno e mezzo fa.
Per quanto la trama possa sembrare banale, infatti, la caratterizzazione dei personaggi ed i curatissimi dialoghi rendono “The Ballad of Gay Tony” un piccolo capolavoro, che affronta con ironia ed intelligenza argomenti di grande attualità. Dopo aver sviscerato il tema dell'immigrazione nel capitolo principale, ed il desiderio (tradito) di libertà in “Lost and Damned”, i ragazzi di Rockstar Games hanno pensato ad un soggetto più frivolo per questa espansione. L'orientamento sessuale di Tony, le continue avventure amorose di Luis ed i vizi privati degli ospiti vip del locale forniranno continui pretesti su cui sviluppare situazioni esilaranti, che tratteranno tematiche mature come il sesso, od il ruolo dello star system nella società contemporanea, con una disinvoltura del tutto estranea ai salotti che da qualche tempo intasano i palinsesti televisivi nel nostro paese.
Anche il gameplay di “The Ballad of Gay Tony” asseconderà il carattere estremo di protagonisti e situazioni. Il gioco proporrà missioni ricche di azione, sparatorie ed inseguimenti, rese possibili dalle azzeccate new entry che andranno a completare il parco veicoli e l'arsenale di “Grand Theft Auto IV”. Il paracadute é forse l'oggetto più rappresentativo dell'intera espansione, che ha evidenziato una certa verticalità dell'azione di gioco. Le missioni che compongono la trama principale, infatti, ci metteranno spesso ai comandi di elicotteri ed il più delle volte si concluderanno con un adrenalinico lancio nel vuoto. Dobbiamo dire che, per quanto spettacolari, le sezioni a bordo degli elicotteri hanno messo in luce i limiti di un sistema di controllo evidentemente pensato per veicoli di natura differente. In particolare, il sistema ha mostrato una certa imprecisione in situazioni dove é invece richiesta una grande sensibilità, come i combattimenti aerei, ed avrebbe tratto beneficio da un sistema di puntamento simile a quello implementato per le armi da fuoco.
Gli incarichi che ci verranno affidati giocando “The Ballad of Gay Tony” saranno generalmente più brevi, meno articolati di quelli cui siamo abituati, ed il carattere arcade con cui i ragazzi di Rockstar Games hanno voluto contaminare la giocabilità del titolo originale troverà massima espressione in una schermata riassuntiva, che al termine di ogni missione ricompenserà i nostri sforzi con un punteggio percentuale. Questo potrà essere migliorato rigiocando la relativa missione e sarà inviato ad una classifica che raccoglierà i punteggi di ogni giocatore sul Social Club. Accanto allo spettacolare story line principale, troverà comunque posto una seconda linea narrativa, che enfatizzerà il lato umano del carattere di Luis. Le sue origini dominicane, infatti, lo porteranno spesso ad aiutare la madre in difficoltà economiche, ed a tornare nel quartiere della sua infanzia per dare una mano agli amici di sempre Armando ed Henrique, trafficanti di droga alle primissime armi. Non mancheranno ovviamente attività accessorie come la gestione del locale, che dovremo sorvegliare vestendo i panni del buttafuori notte dopo notte, e la modalità multiplayer, sempre accessibile dal menù del telefonino.
Per assecondare il taglio spettacolare di tutte le missioni del gioco, i grafici di Rockstar Games hanno dovuto aggiornare il rage, motore grafico con cui hanno confezionato sia “Grand Theft Auto IV”, sia “Lost and Damned”. Le modifiche introdotte dal team di sviluppo riguardano in special modo il pop up degli edifici, quasi eliminato, e la riduzione di qualsiasi effetto di distorsione legato alla profondità di campo. Il risultato finale é una città più dettagliata e realistica, che potremo abbracciare con gli occhi nella sua interezza, a patto di raggiungere una quota adeguata. Per quanto concerne il comparto audio segnaliamo con piacere i numerosi pezzi disco aggiunti alla track list del capitolo principale, così come sottolineiamo la qualità del doppiaggio inglese, che con i suoi numerosi accenti ed inflessioni animerà le strade della multietica Liberty City.
Per quanto la trama possa sembrare banale, infatti, la caratterizzazione dei personaggi ed i curatissimi dialoghi rendono “The Ballad of Gay Tony” un piccolo capolavoro, che affronta con ironia ed intelligenza argomenti di grande attualità. Dopo aver sviscerato il tema dell'immigrazione nel capitolo principale, ed il desiderio (tradito) di libertà in “Lost and Damned”, i ragazzi di Rockstar Games hanno pensato ad un soggetto più frivolo per questa espansione. L'orientamento sessuale di Tony, le continue avventure amorose di Luis ed i vizi privati degli ospiti vip del locale forniranno continui pretesti su cui sviluppare situazioni esilaranti, che tratteranno tematiche mature come il sesso, od il ruolo dello star system nella società contemporanea, con una disinvoltura del tutto estranea ai salotti che da qualche tempo intasano i palinsesti televisivi nel nostro paese.
Anche il gameplay di “The Ballad of Gay Tony” asseconderà il carattere estremo di protagonisti e situazioni. Il gioco proporrà missioni ricche di azione, sparatorie ed inseguimenti, rese possibili dalle azzeccate new entry che andranno a completare il parco veicoli e l'arsenale di “Grand Theft Auto IV”. Il paracadute é forse l'oggetto più rappresentativo dell'intera espansione, che ha evidenziato una certa verticalità dell'azione di gioco. Le missioni che compongono la trama principale, infatti, ci metteranno spesso ai comandi di elicotteri ed il più delle volte si concluderanno con un adrenalinico lancio nel vuoto. Dobbiamo dire che, per quanto spettacolari, le sezioni a bordo degli elicotteri hanno messo in luce i limiti di un sistema di controllo evidentemente pensato per veicoli di natura differente. In particolare, il sistema ha mostrato una certa imprecisione in situazioni dove é invece richiesta una grande sensibilità, come i combattimenti aerei, ed avrebbe tratto beneficio da un sistema di puntamento simile a quello implementato per le armi da fuoco.
Gli incarichi che ci verranno affidati giocando “The Ballad of Gay Tony” saranno generalmente più brevi, meno articolati di quelli cui siamo abituati, ed il carattere arcade con cui i ragazzi di Rockstar Games hanno voluto contaminare la giocabilità del titolo originale troverà massima espressione in una schermata riassuntiva, che al termine di ogni missione ricompenserà i nostri sforzi con un punteggio percentuale. Questo potrà essere migliorato rigiocando la relativa missione e sarà inviato ad una classifica che raccoglierà i punteggi di ogni giocatore sul Social Club. Accanto allo spettacolare story line principale, troverà comunque posto una seconda linea narrativa, che enfatizzerà il lato umano del carattere di Luis. Le sue origini dominicane, infatti, lo porteranno spesso ad aiutare la madre in difficoltà economiche, ed a tornare nel quartiere della sua infanzia per dare una mano agli amici di sempre Armando ed Henrique, trafficanti di droga alle primissime armi. Non mancheranno ovviamente attività accessorie come la gestione del locale, che dovremo sorvegliare vestendo i panni del buttafuori notte dopo notte, e la modalità multiplayer, sempre accessibile dal menù del telefonino.
Per assecondare il taglio spettacolare di tutte le missioni del gioco, i grafici di Rockstar Games hanno dovuto aggiornare il rage, motore grafico con cui hanno confezionato sia “Grand Theft Auto IV”, sia “Lost and Damned”. Le modifiche introdotte dal team di sviluppo riguardano in special modo il pop up degli edifici, quasi eliminato, e la riduzione di qualsiasi effetto di distorsione legato alla profondità di campo. Il risultato finale é una città più dettagliata e realistica, che potremo abbracciare con gli occhi nella sua interezza, a patto di raggiungere una quota adeguata. Per quanto concerne il comparto audio segnaliamo con piacere i numerosi pezzi disco aggiunti alla track list del capitolo principale, così come sottolineiamo la qualità del doppiaggio inglese, che con i suoi numerosi accenti ed inflessioni animerà le strade della multietica Liberty City.
Grand Theft Auto IV: The Ballad of Gay Tony
9
Voto
Redazione
Grand Theft Auto IV: The Ballad of Gay Tony
Con "The Ballad of Gay Tony" i ragazzi di Rockstar Games hanno voluto riproporre la formula che ha reso "Grand Theft Auto: San Andreas" uno dei capitoli più apprezzati della serie. Questa produzione ci regalerà personaggi sopra le righe, situazioni esilaranti e tantissima azione, senza rinunciare all'ironia con cui vengono trattate tematiche mature e di grande attualità; un'abbondanza di contenuti che dovrebbe far riflettere sulle potenzialità dei DLC su Xbox Live. Per chi si fosse perso "Lost and Damned", segnaliamo anche l'interessante "Episodes from Liberty City", espansione stand alone che raccoglierà entrambi i pacchetti aggiuntivi in un unico dvd.