Grand Theft Auto: San Andreas

Grand Theft Auto San Andreas
È tempo di apertura delle frontiere: dopo l'arrivo su XBox del grande assente (fino a pochi mesi fa) Pro Evolution Soccer, è ora la volta di Grand Theft Auto San Andreas (da qui GTASA), il quale sbarca sulla console Microsoft con un ritardo di oltre sei mesi rispetto alla PS2. La trasposizione, tuttavia, non è stata del tutto indolore: se dal punto di vista grafico il miglioramento è evidente (minori rallentamenti, maggiore cura nei dettagli e una popolazione di poligoni superiore, evidente durante le fasi di lancio con il paracadute), l'aspetto che più di ogni altri ha sofferto il trasloco è la disposizione dei comandi. La carenza di tasti dorsali sul joypad Microsoft (due contro i quattro del Dualshock) rende particolarmente difficoltose, ad esempio, le sparatorie in auto, durante le quali dovreste premere il grilletto destro per accelerare, il pulsante bianco per la visuale laterale e A per sparare, costituendo così una combinazione da contorsionista, particolarmente ostica da realizzare.

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Me lo fa rivedere?
Anche la visuale posteriore è piuttosto laboriosa da attivare, in quanto dovrete premere contemporaneamente i tasti bianco e nero, la cui collocazione mostra tutti i suoi limiti durante le fasi più concitate. Tuttavia questo è un difetto da attribuire più al joypad che aal lavoro svolto da Rockstar, in quanto la definizione dei controlli sulla versione PS2 è risultata praticamente perfetta.
L'ultima differenza tra le versioni consiste nella presenza, in questo caso, della possibilità di vedere i replay degli ultimi secondi di azione, aggiunta che se da un lato potrebbe essere curiosa in quanto consente di rivedere quanto successo da un altro punto di vista, risulta tuttavia essere piuttosto insignificante dal momento che tali riproposizioni non potranno nemmeno essere salvati, come invece succede nella maggior parte dei titoli in commercio. Queste sono le principali differenze tra questo GTASA e quello visto alcuni mesi fa sulla console Sony, mentre tutto il resto (per fortuna) è stato riproposto tale e quale.

What is this?
Per l'occasione Tommy Vercetti è stato mandato in pensione, lasciando il ruolo di protagonista a un anonimo (almeno inizialmente) CJ, rientrato nella sua città natale dopo aver saputo della scomparsa della madre. Ad aspettarlo troverà il fratello e alcuni amici d'infanzia, i quali lo coinvolgeranno nella guerra tra gangs, che ultimamente sembra aver preso una brutta piega.
Questa è l'introduzione del gioco, raccontata da un ottimo doppiaggio che coinvolge anche nomi illustri, ma che tuttavia è realizzato interamente in inglese, con i soli sottotitoli ad aiutare la comprensione di coloro che la lingue d'oltremanica non la masticano troppo. La mancata trasposizione in italiano dei dialoghi rappresenta il primo difetto di questo GTASA (e di tutti gli altri titoli Rockstar, a dire il vero): talvolta vi capiterà di perdere il significato di alcune battute in quanto le conversazioni avverranno, ad esempio, durante le fasi di guida, istanti in cui sarete più impegnati a non ridurre il vostro veicolo a un ammasso di lamiere accartocciate piuttosto che a leggere le scritte in sovraimpressione. Per fortuna tutto ciò non capiterà troppo spesso, consentendovi così di non perdere il senso di ciò che sta accadendo.

Un Tamagotchi evoluto
La sensazione, giocando a questo GTASA, è quella di avere a che fare con un Tamagotchi (ricordate quegli apparecchi sbarcati sul mercato una decina di anni fa?): CJ, infatti, potrà migliorare le sue abilità come in un classico RPG, potrà guidare in lungo e per largo per una vastissima area (comprendente ben tre città e le circostanti campagne), ma ciò che più di ogni altra cosa lo rende "umano" sono la sua necessità di mangiare, la possibilità di ingrassare o dimagrire in funzione del proprio stile di vita, di cambiarsi d'abito (con un numero notevole di varianti di pantaloni, maglie, scarpe e orologi) e di pettinatura, di metter su muscoli e, oltre a tutto ciò, di avere una (o più, allo stesso tempo) ragazza. Ebbene si: oltre alle già viste (in GTA 3) scappatelle con le signorine che popolano nottetempo le strade della città, CJ avrà modo di conoscere alcune fanciulle con cui passare il tempo, capaci di offendersi nel caso le trascuriate e di chiamarvi al telefono nel bel mezzo di una sparatoria per reclamare la loro importanza.

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Arruolati
Un'altra capacità di CJ (che Tommy non aveva) è il nuoto: il vostro protagonista, infatti, potrà finalmente sopravvivere al contatto con l'acqua, nuotare in superficie e anche in profondità, esplorando quindi i fondali alla ricerca di oggetti nascosti.
Sono inoltre state aggiunte le guerre tra gang: ad un certo punto sarete nel bel mezzo di scontri tra le varie fazioni che popolano la vostra città e vi toccherà arruolare un numero variabile (in funzione del rispetto che saprete guadagnarvi) di membri della vostra combriccola, al fine di invadere territori nemici e, al termine di sanguinose sparatorie, aggiudicarvi appezzamenti di terreni a cui sottoporre il vostro controllo. Di contro vi capiterà non troppo raramente di vedere alcuni vostri territori sotto attacco dei nemici, che spetterà a voi difendere per non rischiare di vedere sfumare i vostri precedenti sforzi.

Sublime
Per il resto GTASA conferma la meccanica di gioco dei suoi predecessori: una impressionante quantità (e varietà) di missioni che vi impegneranno a fondo, un numero enorme di veicoli e di armi a disposizione, una fase di esplorazione eccellentemente incentivata, una storia di fondo capace di coinvolgere e intrattenere, l'alternanza del giorno alla notte e delle condizioni climatiche sono tutti aspetti confermati in questa nuova creatura di Rockstar.
In conclusione, GTASA riconferma, ampliando, quanto di buono mostrato nei prequel: di episodio in episodio la serie sta diventando sempre più grande e sempre più coinvolgente. Una realizzazione tecnica notevole (anche se, a dirla tutta, sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più dal comparto grafico, un po' troppo in stile cartoon) e una cura nei dettagli maniacale renderanno certamente questo GTASA una killer application anche per la console Microsoft.

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Grand Theft Auto: San Andreas
9.5

Voto

Redazione

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Grand Theft Auto: San Andreas

Dalla fine dell'anno scorso Grand Theft Auto San Andreas è diventato il punto di riferimento per il suo genere su PS2. Gli utenti XBox hanno dovuto attendere più di mezzo anno, ma la loro attesa verrà ripagata con il miglior titolo della serie: Rockstar ha imparato a migliorarsi costantemente, valicando limiti fino a poco tempo fa impensabili. GTASA non è un semplice gioco: è un mondo in cui CJ potrà esplorare e agire, senza dimenticare gli svaghi e gli affetti. In una parola, imperdibile.