Grand Theft Auto Vice City Stories

di Paolo Mulas
Liberty City Stories è sicuramente uno dei giochi più importanti dell'intero catalogo per Psp; non solo per il suo notevole successo commerciale (che ha portato ad una pronta conversione per Ps2 ed a questo seguito), ma anche perché ha dimostrato che se sfruttato bene, il portatile della Sony ha davvero poco da invidiare, perlomeno dal punto di vista tecnico, al suo fratello maggiore. Con Liberty city si può dire ufficialmente che alla Rockstar abbiano creato una nuova saga parallela alla principale, che pur non portando alla serie delle sostanziali innovazioni, ha il merito di donarci un nuovo punto di vista al mondo di Gta. In Vice City Stories, saremo nuovamente catapultati nei favolosi anni 80, ma stavolta non vestiremo i panni dello ormai storico Tommy Vercetti, ma quelli di Vic Vance. Il buon Vic si presenta come un serio soldato, afflitto però da un grave problema, la malattia del fratello che necessita di costose cure. Quando servono tanti soldi ed in poco tempo, nei videogiochi esiste un solo ed efficace rimedio, darsi alla remunerativa attività di criminale. Così all'inizio dovremo fare dei lavoretti per il nostro comandante Martinez, (anzi sarà proprio lui ad introdurci nel sottobosco della malavita), e poi via di seguito, tra minacce, estorsioni, omicidi, saliremo pian piano la scala gerarchica della malavita cittadina. Nel giro di pochi minuti ritroveremo tutti quegli elementi che hanno decretato il successo della serie, a partire dall'atmosfera. Nonostante la città sia fittizia non si fa molta fatica a riconoscere in questo incrociarsi di strade e ponti, la splendida Miami, città che per l'appunto negli anni '80, salì alla ribalta della cronaca, per essere uno dei principali crocevia di droga ed armi negli Stati Uniti, e la scelta di girarci, infatti, il film cult Scarface fu semplicemente perfetta.


La serie di Gta, soprattutto a partire dai primi episodi tridimensionali, ha fatto convivere in una maniera piuttosto bilanciata la linearità delle missioni, con la libertà offerta al giocatore all'infuori di queste ultime. Seguendo l'avventura principale, nonostante la varietà degli obbiettivi proposti, saremo comunque costretti a "piegarci" alla trama e ad affrontare quindi solamente la missione prevista, senza possibilità di saltarla o di rimandarla, senza contare poi che la maggior parte di esse potranno essere risolte solamente in un unico modo. Comunque tra l'eliminazione di una banda rivale, un inseguimento automobilistico, ed una riscossione del "pizzo" (dopo le giuste intimidazioni a colpi di mazza baseball all'interno del negozio), potremo dedicarci un po' a noi stessi ed al dolce far nulla. Una delle caratteristiche che da sempre hanno fatto la fortuna di Gta, è l'introduzione del "free roamnig", vale a dire la possibilità di poter andare in giro per la città, in completa libertà, per seminare un po' di panico. Potremo difatti rubare qualsiasi auto, moto o altri mezzi che troveremo per le strade di Vice City, ed andare così in giro a tutta velocità, ascoltando la nostra stazione radio preferita tra le numerose presenti. A piedi potremo invece pestare qualsiasi passante, facendo solamente attenzione a non farci troppo notare per non finire braccati della polizia. Se malauguratamente dovessero arrestarci la missione potrà dirsi fallita e tutte le nostre armi perse; ma non disperate, perché con la giusta tangente potremo recuperarle facilmente. Discorso analogo si può estendere anche in caso di azzeramento dell'energia; usciremo la mattina dopo dall'ospedale come se nulla fosse accaduto, a parte qualche soldo in meno a disposizione.
Non mancheranno poi nemmeno questa volta alcune divertenti varianti sul tema; rubate un auto della polizia, e vi improvviserete per qualche minuto paladini della giustizia andando ad inseguire ed arrestare comuni delinquenti a sirene spiegate, o sottraete un mezzo ai vigili del fuoco e vi dovrete dar da fare per domare gli incendi. Due modalità che assieme alla avventura principale garantiscono al titolo una buona longevità per quanto riguarda il gioco in singolo; occorreranno difatti all'incirca una ventina di ore per poter vedere scorrere i titoli di coda; un lasso di tempo non indifferente e sicuramente superiore a quello di Liberty City Stories. Inoltre è presente anche una modalità multigiocatore; purtroppo come già annunciato non ci si potrà sfidarsi online, ma solamente via wireless, per un massimo di quattro giocatori. Se si riesce in alcuni casi a chiudere un occhio sulla confusione generatisi, ci si potrà anche divertire adeguatamente prendendo parte assieme a degli amici a delle missioni, o sfidandoli all'ultimo sangue.


Nonostante tratti delle vicende inedite, Gta Vice city è comunque un gioco nato concettualmente sulla Ps2, e ciò si avverte soprattutto per quel che riguarda il sistema di controllo; si sente difatti la mancanza di un secondo stick analogico soprattutto per quel che concerne un rapido aggiustamento della telecamera, un difetto che si nota principalmente negli scontri a fuoco o nei combattimenti in generale. Non sempre si avrà una chiara visione dell'ambiente ed una corretta visualizzazione dei nemici, anche se tramite il dorsale di destra si potrà agganciarli. Per il resto il sistema di controllo si comporta egregiamente, soprattutto per quel che riguarda la guida dei vari mezzi, tutti piuttosto maneggevoli ed immediati, anche se soprattutto per quel che riguarda le auto e le moto, la fisica non è stata puntigliosamente rispettata per dare un po' di spazio alla spettacolarità.
Il ritmo si mantiene sempre su livelli alti, tra sparatorie ed inseguimenti, non saremo mai fermi lungo le strade di Vice City, e la varietà, da sempre punto di forza della serie, non sfigura nemmeno in questa trasposizione, grazie alla presenza di nuovi veicoli come le barche e gli elicotteri, ed alla possibilità di crearsi col tempo un vero e proprio impero della mala; il problema reale è però che non offre davvero nulla di nuovo, a quanto abbiamo già potuto vivere in questi anni. Certo la qualità del prodotto rimane sicuramente alta, ma il prossimo capitolo necessiterà per ovvi motivi di qualche modifica alla struttura, e di qualcosa in più in termini di innovazione rispetto alla sola presenza di una nuova storia. Graficamente il gioco non sfigura rispetto alle varie controparti per Ps2, risultando anche più veloce nei caricamenti dei livelli. Lo schermo della Psp, mostra in tutta la sua luminosità una estensione visiva davvero vasta, con ambienti decisamente ben realizzati, anche se come tradizione della serie non certo ricchissimi di dettagli. I personaggi ben caratterizzati, appaiono però un po' troppo rigidi in alcune animazioni, mentre si notano ogni tanto alcuni problemi di pop up, ossia l'apparizione improvvisa di qualche elemento. Ottimo il sonoro, soprattutto per quel che riguarda i brani presenti nelle varie stazioni radio, delle vere e proprie hit anni 80 che perfettamente si addicono all'atmosfera del titolo.

Gta Vice City Stories, rappresenta la perfetta incarnazione portatile della serie; tutto ciò che si poteva fare nei vari titoli per Ps2, lo si può fare adesso anche a portata di metropolitana, senza nessuna limitazione sul versante della giocabilità ( a parte un sistema di controllo non perfetto) e dell'aspetto tecnico. D'altra parte però, questo nuovo titolo, a parte una trama inedita, nulla aggiunge ad una serie, che in attesa del nuovo capitolo, è stata forse sufficientemente spremuta.