Grandia 2

Grandia 2
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Dopo una serie abbastanza infinita di ritardi e posticipi, dopo tutto il tempo trascorso ad attendere la versione occidentale, abbiamo finalmente la possibilità di far leggere alla nostra fidata console questo GD. L'emozione nel provare Grandia 2 é tanta... Il primo episodio aveva spinto il sottoscritto ad acquistare un Saturn (giocandoci tra l'altro in Giapponese) e a comprare in seguito la versione USA uscita su PlayStation. Insomma, l'amore (tra virgolette) per Grandia nasce nella notte dei tempi. Ma non perdiamoci in chiacchiere che lasciano il tempo che trovano e immergiamoci subito in questo seguito

Dopo una interessante introduzione ci ritroveremo immersi nel mondo fantasy creato dai programmatori della Game Arts, dove prenderemo i primi contatti col gameplay di Grandia II. Chiunque abbia giocato al primo episodio si renderà immediatamente conto della somiglianza estrema del sistema di controllo e ciò, da una parte, é sicuramente un fattore positivo, dato che si rivela immediato e assolutamente affidabile. Le prime ore saranno (come da tradizione-GDR) dedicate alla "presentazione" del party, a farci conoscere il background dei protagonisti e le caratteristiche di ogni personaggio da noi controllato. Scopriremo di avere quindi sia il classico tipetto meditativo e riflessivo, Mareg (che compie spesso riferimenti allo Zen ed al Buddismo in generale) e sia il classico protagonista duro e pessimista, Ryudo. Detto così sembrerebbe il classico GDR stereotipato, che altro non fa se non prendere ispirazione ai classici cliché Square e riportarli fedelmente. Non é così, la Game Arts, nella sua tradizione ha sempre infarcito il background dei propri personaggi con una profondità assolutamente degna di nota, ma ne parleremo meglio avanti. Per tutta la prima parte (si potrebbe dire praticamente una decina di ore) quindi ci troveremo a contatto con i nostri compagni di sventura e conosceremo, bene o male, tutta la loro vita ed il motivo per cui vorranno impegnarsi a salvare l'umanità
Grandia 2
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Grandia 2

Come detto all'interno della recensione, questo commento è sicuramente il più difficile che mi sia mai capitato di scrivere. Vuoi per la complessità del titolo, vuoi per l'emozione di aver giocato finalmente al seguito di uno dei giochi preferiti, vuoi per altri mille e mille motivi. Molti di voi si troveranno nel dubbio amletico sul da farsi: comprarlo? Non comprarlo? La risposta è semplice quanto banale: correte a prenderlo, non può mancarvi.
E' pur vero che la trama non si rivela all'altezza di altre grandi produzioni, non avrà una profondità e uno spessore paragonabili al mostro sacro della Square (alludo al settimo capitolo, sia chiaro...), ma nonostante tutto non è assolutamente da bocciare a priori, rimane in ogni caso appetibilissima e comunque nella piena sufficienza. I combattimenti sono semplicemnte meravigliosi, qualcosa che va al di là di quanto visto fin'ora e che, come gia ampiamente fatto notare, sono la vera immensa potenza di questo gioco. La realizzazione tecnica è ottima, il motore è quanto di più pulito si sia mai visto sulla console Sega e gli scenari sono splendidi.
Crediamo di trovarci di fronte al miglior GDR uscito su DC (in lotta con Skies of Arcadia perlomeno) e sicuramente ad uno dei migliori degli ultimi tempi. Resta forse un po' di rammarico per la storia, che se fosse stata maggiormente curata avrebbe portato nell'olimpo delle divinità la produzione Game Arts. Così com'è resta uno splendido GdR, coronato da una parte tecnica immensa e da una caratterizzazione dei personaggi realizzata ad arte. Compratelo senza riserva alcuna.