Gravity Rush 2
A distanza di un anno dalla remaster del primo episodio, il Team Siren viene guidato da Keiichiro Toyama per concludere le avventure della bella regina della gravità. Kat sigla dunque il suo ritorno in grande stile, con un'avventura affascinante e ricca di pathos, capace di coinvolgere i fan grazie ad un gameplay solido e ben ritmato.
Doveroso dirvi sin dal principio che la formula é rimasta inalterata nella sostanza, subendo un accrescimento ponderato in termini di ambientazione, seguiti da piccoli accorgimenti mirati che interessano la progressione della protagonista.
Affrontando orde di Nevi, le creature misteriose che popolano anche questo secondo capitolo, la nostra Kat aveva girato in lungo e in largo per Hekseville, incontrando personaggi comprimari come il poliziotto locale Syd (colui che gli affibbia il soprannome Kat), nonché la bella Raven, altra shifter capace di utilizzare poteri straordinari quanto quelli del nostro alter ego. Gli scontri hanno condotto le due eroine a salvare la baracca, ma se volete godervi un piccolo antipasto per conoscere gli eventi a cavallo tra i due capitoli, vi consigliamo vivamente di visionare il cortometraggio di animazione Overture (qui il link sul tubo), che spiega il passaggio da Hekseville a Jirga Pala Lhao, la nuova ambientazione del secondo capitolo.
A seguito di una forte tempesta gravitazionale, Kat e Syd finiscono sulla colonia mineraria del villaggio Banga. All'effettivo parliamo di una serie di aeronavi che solcano i cieli in cerca delle tempeste, calandovi all'interno dei gruppi di minatori per recuperare quanto più minerale possibile, identificato nei cristalli viola che Kat utilizza per salire di livello. Separata da Dusty, però, la nostra eroina é al momento sprovvista dei suoi poteri, trovandosi a lavorare per guadagnarsi letteralmente da vivere. Preferiamo non darvi ulteriori elementi sulla trama, anche perché molti indizi sono sparsi nel cortometraggio d'animazione, che vi farà certamente unire i puntini con i numerosi trailer usciti in occasione della pubblicazione del gioco.
Questo prologo funge essenzialmente da tutorial, dandovi quindi la possibilità di familiarizzare nuovamente con il sistema di comandi, a tutti gli effetti molto semplice e conforme per configurazione ad un qualsiasi action in terza persona. Chi ha giocato il primo capitolo si sentirà a casa, anche una volta ri-acquistati nuovamente i poteri. I grilletti superiori serviranno infatti per alterare la gravità, mentre durante la sospensione in aria potrete decidere se affidarvi all'oscillazione del controller, oppure alla levetta analogica di sinistra (forse un po' precisa, almeno per i miei gusti) per scegliere la destinazione di atterraggio.
Le sequenze di gameplay continuano ad essere sapientemente alternate da sezioni narrative immediate, strettamente legate ad un sistema molto fumettistico, che inscena dialoghi statici fra i personaggi. Abbiamo apprezzato molto la scelta di mantenere lo stile visto nel primo capitolo, se non altro perché rivela un'anima piacevolmente radicata nel proprio stile di espressione. Tra le missioni principali, che si susseguono naturalmente senza intoppi, il team di sviluppo ha inserito moltissime side quest particolari capaci di approfondire notevolmente l'ambientazione, regalando un pizzico di longevità in più a coloro che vogliono curare maggiormente l'endgame nel corso dei venticinque capitoli del gioco.
Una delle tematiche più discusse, relative al primo capitolo, riguardava la stabilità dei movimenti del personaggio, soprattutto in merito al suo rapporto con la gravità. In questo secondo capitolo le premesse cambiano, portando con sé delle modifiche sostanziali alla succitata stabilità, che ora ci invita a prendere parte agli scontri alternando i poteri con più frequenza. Dimenticatevi del solito, onnipresente, salto gravitazionale perché adesso il gioco ci invoglierà ad utilizzare gli altri poteri della shifter, come ad esempio il campo di stasi.
L'attivazione di quest'ultimo, mediante la pressione del tasto cerchio, crea per l'appunto un campo gravitazione che accoglie nella sua orbita oggetti contundenti, i quali possono essere lanciati da Kat come proiettili contro i nemici. Il puntamento adesso risponde molto meglio al movimento dello stick analogico, quasi come fosse stata aggiustata la sensibilità al fine di renderlo meno reattivo del dovuto.
Dicevamo poc'anzi che il sistema di abilità del personaggio ha subito qualche innovazione, ed infatti il farming dei cristalli da ottenere nelle numerose missioni di scavo saranno preziosi per migliorare tali skill, rendendo Kat una vera e propria macchina da guerra. Come se questo non bastasse, il gioco prevede il reperimento di alcune reliquie minerarie, che possono essere equipaggiate per fornire alla protagonista dei poteri extra, capaci di cambiare la tipologia di gravità creata.
E' infatti possibile accedere al potenziamento lunare, votato maggiormente alla velocità e reattività del personaggio a discapito della mole di danni, mentre al contrario quello gioviano trasformerà la shifter in un tank, lento ma letale. Questo aspetto, insieme ad alcuni aggiustamenti sul sistema di combattimento, ci hanno fatto certamente valutare bene l'opera nel suo complesso, riservandoci comunque qualche rammarico per la mancanza di coraggio nell'osare di più, magari aggiungendo moveset inediti.
Una volta fatto partire il gioco si avverte, palpabile, la sensazione che il motore grafico ha subito dei miglioramenti considerevoli, tanto che i movimenti del nostro alter ego vengono presentati con una naturalezza impressionante. Il comparto tecnico funziona egregiamente, presentando su schermo un'ambientazione ricca di particolari e molto più “aperta” della precedente Hekseville.
Il gioco prevede inoltre una simpatica funzionalità social, che consiste nell'utilizzare una macchina fotografica al fine di creare indizi utili a trovare tesori. Niente di trascendentale, ci mancherebbe, ma comunque un extra votato alla condivisione che diversifica ancor di più il gameplay.
Doveroso dirvi sin dal principio che la formula é rimasta inalterata nella sostanza, subendo un accrescimento ponderato in termini di ambientazione, seguiti da piccoli accorgimenti mirati che interessano la progressione della protagonista.
Dove eravamo rimasti?
Affrontando orde di Nevi, le creature misteriose che popolano anche questo secondo capitolo, la nostra Kat aveva girato in lungo e in largo per Hekseville, incontrando personaggi comprimari come il poliziotto locale Syd (colui che gli affibbia il soprannome Kat), nonché la bella Raven, altra shifter capace di utilizzare poteri straordinari quanto quelli del nostro alter ego. Gli scontri hanno condotto le due eroine a salvare la baracca, ma se volete godervi un piccolo antipasto per conoscere gli eventi a cavallo tra i due capitoli, vi consigliamo vivamente di visionare il cortometraggio di animazione Overture (qui il link sul tubo), che spiega il passaggio da Hekseville a Jirga Pala Lhao, la nuova ambientazione del secondo capitolo.
A seguito di una forte tempesta gravitazionale, Kat e Syd finiscono sulla colonia mineraria del villaggio Banga. All'effettivo parliamo di una serie di aeronavi che solcano i cieli in cerca delle tempeste, calandovi all'interno dei gruppi di minatori per recuperare quanto più minerale possibile, identificato nei cristalli viola che Kat utilizza per salire di livello. Separata da Dusty, però, la nostra eroina é al momento sprovvista dei suoi poteri, trovandosi a lavorare per guadagnarsi letteralmente da vivere. Preferiamo non darvi ulteriori elementi sulla trama, anche perché molti indizi sono sparsi nel cortometraggio d'animazione, che vi farà certamente unire i puntini con i numerosi trailer usciti in occasione della pubblicazione del gioco.
Questo prologo funge essenzialmente da tutorial, dandovi quindi la possibilità di familiarizzare nuovamente con il sistema di comandi, a tutti gli effetti molto semplice e conforme per configurazione ad un qualsiasi action in terza persona. Chi ha giocato il primo capitolo si sentirà a casa, anche una volta ri-acquistati nuovamente i poteri. I grilletti superiori serviranno infatti per alterare la gravità, mentre durante la sospensione in aria potrete decidere se affidarvi all'oscillazione del controller, oppure alla levetta analogica di sinistra (forse un po' precisa, almeno per i miei gusti) per scegliere la destinazione di atterraggio.
Le sequenze di gameplay continuano ad essere sapientemente alternate da sezioni narrative immediate, strettamente legate ad un sistema molto fumettistico, che inscena dialoghi statici fra i personaggi. Abbiamo apprezzato molto la scelta di mantenere lo stile visto nel primo capitolo, se non altro perché rivela un'anima piacevolmente radicata nel proprio stile di espressione. Tra le missioni principali, che si susseguono naturalmente senza intoppi, il team di sviluppo ha inserito moltissime side quest particolari capaci di approfondire notevolmente l'ambientazione, regalando un pizzico di longevità in più a coloro che vogliono curare maggiormente l'endgame nel corso dei venticinque capitoli del gioco.
Divertente soprattutto se preso alla leggera
Una delle tematiche più discusse, relative al primo capitolo, riguardava la stabilità dei movimenti del personaggio, soprattutto in merito al suo rapporto con la gravità. In questo secondo capitolo le premesse cambiano, portando con sé delle modifiche sostanziali alla succitata stabilità, che ora ci invita a prendere parte agli scontri alternando i poteri con più frequenza. Dimenticatevi del solito, onnipresente, salto gravitazionale perché adesso il gioco ci invoglierà ad utilizzare gli altri poteri della shifter, come ad esempio il campo di stasi.
L'attivazione di quest'ultimo, mediante la pressione del tasto cerchio, crea per l'appunto un campo gravitazione che accoglie nella sua orbita oggetti contundenti, i quali possono essere lanciati da Kat come proiettili contro i nemici. Il puntamento adesso risponde molto meglio al movimento dello stick analogico, quasi come fosse stata aggiustata la sensibilità al fine di renderlo meno reattivo del dovuto.
Dicevamo poc'anzi che il sistema di abilità del personaggio ha subito qualche innovazione, ed infatti il farming dei cristalli da ottenere nelle numerose missioni di scavo saranno preziosi per migliorare tali skill, rendendo Kat una vera e propria macchina da guerra. Come se questo non bastasse, il gioco prevede il reperimento di alcune reliquie minerarie, che possono essere equipaggiate per fornire alla protagonista dei poteri extra, capaci di cambiare la tipologia di gravità creata.
E' infatti possibile accedere al potenziamento lunare, votato maggiormente alla velocità e reattività del personaggio a discapito della mole di danni, mentre al contrario quello gioviano trasformerà la shifter in un tank, lento ma letale. Questo aspetto, insieme ad alcuni aggiustamenti sul sistema di combattimento, ci hanno fatto certamente valutare bene l'opera nel suo complesso, riservandoci comunque qualche rammarico per la mancanza di coraggio nell'osare di più, magari aggiungendo moveset inediti.
Il peso della gravità a quanto ammonta?
Una volta fatto partire il gioco si avverte, palpabile, la sensazione che il motore grafico ha subito dei miglioramenti considerevoli, tanto che i movimenti del nostro alter ego vengono presentati con una naturalezza impressionante. Il comparto tecnico funziona egregiamente, presentando su schermo un'ambientazione ricca di particolari e molto più “aperta” della precedente Hekseville.
Il gioco prevede inoltre una simpatica funzionalità social, che consiste nell'utilizzare una macchina fotografica al fine di creare indizi utili a trovare tesori. Niente di trascendentale, ci mancherebbe, ma comunque un extra votato alla condivisione che diversifica ancor di più il gameplay.
Gravity Rush 2
8
Voto
Redazione
Gravity Rush 2
L'uscita di questo nuovo capitolo di Gravity Rush verrà certamente apprezzata da tutti coloro i quali, in passato, hanno amato il brand in ogni sua sfaccettatura. Non lasciamo comunque in disparte i neofiti dell'ambientazione, che comunque troveranno pane per loro i denti grazie ad un classico action in terza persona, ravvivato da un rapporto con la gravità piuttosto singolare.