Gravity Rush Remastered
In attesa del secondo capitolo di Gravity Rush (in uscita nel corso di questo 2016), BluePoint Games ha deciso di riportare in vita il primo capitolo, uscito nel 2012 su PSP. Partendo da una piattaforma così lontana dalle potenzialità di Ps4, gli sviluppatori hanno dovuto lavorare parecchio sull'intero comparto tecnico affinché possa risultare appetibile a coloro che non hanno mai avuto il piacere di giocare il prodotto originale. Ma la mela sarà caduta lontano dall'albero?
La storia del gioco si può riassumere in un mix poetico di tavolozze disegnate con il tipico tratto dei mangaka giapponesi, dove la protagonista che andremo ad interpretare si risveglia in quel della città di Heksevelle, senza apparentemente ricordare nulla circa il suo passato. Kat, questo il nome della ragazza, avrà dalla sua parte un gatto come solo, ed unico, compagno di viaggio il quale, oltre a conoscere qualche aspetto della vita precedente della giovane, gli garantisce anche il potere di sovvertire la legge fondamentale della gravità. All'inizio impacciata ma via via sempre più sicura delle proprie capacità, Kat dovrà affrontare numerose peripezie e diversi scontri all'interno della splendida cornice steampunk di questa città accogliente, che però nasconde alle sue spalle terribili segreti che saranno svelati solo andando avanti nella nostra avventura.
Ma lasciamo subito da parte la trama del titolo, così da non rovinare la vostra esperienza dal momento che ci metterete sopra le mani, e cerchiamo di prendere subito di petto la questione del “remastered”, lodando in tutto e per tutto un comparto grafico avvincente che sfrutta finalmente tutta la potenza dell'hardware della console PlayStation 4, regalando perciò al giocatore delle ambientazioni molto più ampie e ricche di particolari. Gli sviluppatori hanno messo anima e corpo in questa nuova trasposizione del titolo, mostrandoci innanzitutto una risoluzione a schermo ad alta definizione (ben 1080p) impreziosita da un filtro antialiasing pressoché impressionante, al punto da rendere i fotogrammi finali estremamente nitidi e fluidi, tanto da mantenere la soglia dei 60fps senza mollare un attimo la presa anche nelle fasi più concitate del combattimento.
Sono proprio questo genere di prodotti a farci rivalutare il concetto di restauro, tanto da consigliarvi l'acquisto ad occhi chiusi qualora amiate le avventure malinconiche, con componenti ruolistiche, che vengono sviscerate grazie all'utilizzo di tavolozze disegnate in maniera sublime, sfruttando anche una colorazione leggera e mai invadente che impreziosisce a tutti gli effetti tutta la trama dell'opera. Ci sarà molto da leggere in questo senso, ma la completa localizzazione in lingua italiana vi darà man forte e vi farà godere la storia senza il minimo problema, regalandovi una serie di personaggi ben caratterizzati.
Un aspetto che sicuramente ci ha fatto valutare molto bene l'opera é stata l'evoluzione del sistema dei comandi, non più asservito all'hardware della console portatile che prevedeva l'utilizzo del touch screen insieme al giroscopio, a tratti stoppaccioso nel momento del combat fight, poiché diventava complesso orientare il nostro personaggio con precisione al fine di stabilire la sua destinazione finale.
Adesso il sistema é stato invece interamente convertito per integrarsi perfettamente con la PS4, affidando in toto il movimento del personaggio e della telecamera alle due levette analogiche, assicurando quindi una maggiore stabilità dei movimenti grazie ad una configurazione sì tradizionale, ma in ogni caso funzionale. Oltre al combattimento, che potrete sviscerare grazie alla combinazione del tasto quadrato insieme allo strafe per compiere le schivate, é stata anche rivista la scivolata gravitazionale che adesso potrà essere semplicemente richiamata grazie la pressione dei due grilletti dorsali.
Da tenere in considerazione anche il confezionamento dell'opera nella sua interezza, dato che in questa versione restaurata sono stati anche inseriti diversi DLC che avevamo visto in passato all'interno del gioco, dando quindi la possibilità di avere un prodotto completo sin dall'inizio, comprensivo delle diverse missioni secondarie che erano accessibili, insieme alle sfide, per diluire e rendere più longeva la fruibilità dell'opera.
E' tutta una questione di gravità
La storia del gioco si può riassumere in un mix poetico di tavolozze disegnate con il tipico tratto dei mangaka giapponesi, dove la protagonista che andremo ad interpretare si risveglia in quel della città di Heksevelle, senza apparentemente ricordare nulla circa il suo passato. Kat, questo il nome della ragazza, avrà dalla sua parte un gatto come solo, ed unico, compagno di viaggio il quale, oltre a conoscere qualche aspetto della vita precedente della giovane, gli garantisce anche il potere di sovvertire la legge fondamentale della gravità. All'inizio impacciata ma via via sempre più sicura delle proprie capacità, Kat dovrà affrontare numerose peripezie e diversi scontri all'interno della splendida cornice steampunk di questa città accogliente, che però nasconde alle sue spalle terribili segreti che saranno svelati solo andando avanti nella nostra avventura.
Ma lasciamo subito da parte la trama del titolo, così da non rovinare la vostra esperienza dal momento che ci metterete sopra le mani, e cerchiamo di prendere subito di petto la questione del “remastered”, lodando in tutto e per tutto un comparto grafico avvincente che sfrutta finalmente tutta la potenza dell'hardware della console PlayStation 4, regalando perciò al giocatore delle ambientazioni molto più ampie e ricche di particolari. Gli sviluppatori hanno messo anima e corpo in questa nuova trasposizione del titolo, mostrandoci innanzitutto una risoluzione a schermo ad alta definizione (ben 1080p) impreziosita da un filtro antialiasing pressoché impressionante, al punto da rendere i fotogrammi finali estremamente nitidi e fluidi, tanto da mantenere la soglia dei 60fps senza mollare un attimo la presa anche nelle fasi più concitate del combattimento.
Sono proprio questo genere di prodotti a farci rivalutare il concetto di restauro, tanto da consigliarvi l'acquisto ad occhi chiusi qualora amiate le avventure malinconiche, con componenti ruolistiche, che vengono sviscerate grazie all'utilizzo di tavolozze disegnate in maniera sublime, sfruttando anche una colorazione leggera e mai invadente che impreziosisce a tutti gli effetti tutta la trama dell'opera. Ci sarà molto da leggere in questo senso, ma la completa localizzazione in lingua italiana vi darà man forte e vi farà godere la storia senza il minimo problema, regalandovi una serie di personaggi ben caratterizzati.
Meccaniche riviste in meglio
Un aspetto che sicuramente ci ha fatto valutare molto bene l'opera é stata l'evoluzione del sistema dei comandi, non più asservito all'hardware della console portatile che prevedeva l'utilizzo del touch screen insieme al giroscopio, a tratti stoppaccioso nel momento del combat fight, poiché diventava complesso orientare il nostro personaggio con precisione al fine di stabilire la sua destinazione finale.
Adesso il sistema é stato invece interamente convertito per integrarsi perfettamente con la PS4, affidando in toto il movimento del personaggio e della telecamera alle due levette analogiche, assicurando quindi una maggiore stabilità dei movimenti grazie ad una configurazione sì tradizionale, ma in ogni caso funzionale. Oltre al combattimento, che potrete sviscerare grazie alla combinazione del tasto quadrato insieme allo strafe per compiere le schivate, é stata anche rivista la scivolata gravitazionale che adesso potrà essere semplicemente richiamata grazie la pressione dei due grilletti dorsali.
Da tenere in considerazione anche il confezionamento dell'opera nella sua interezza, dato che in questa versione restaurata sono stati anche inseriti diversi DLC che avevamo visto in passato all'interno del gioco, dando quindi la possibilità di avere un prodotto completo sin dall'inizio, comprensivo delle diverse missioni secondarie che erano accessibili, insieme alle sfide, per diluire e rendere più longeva la fruibilità dell'opera.
Gravity Rush Remastered
8
Voto
Redazione
Gravity Rush Remastered
Tenere in considerazione un titolo rimasterizzato é un'impresa oggigiorno sempre più difficile ma, nel caso di Gravity Rush, gli sviluppatori sono riusciti a migliorare ciò che avevamo visto sulla console portatile di casa Sony per proporre al giocatore un prodotto splendido nello stile (come lo era in passato) adattato ed abbellito per le nuove generazioni senza il minimo compromesso. Il risultato? Poesia emozionale.