Gray Matter
di
Alessandro Cossu
Se é vero che il genere delle avventure grafiche non riscuote più l'enorme successo che aveva negli anni '90, é altrettanto vero che in alcuni paesi, come la Germania, il genere é ancora fiorente. Non a caso, al Gamescom tenutosi proprio in terra tedesca qualche tempo fa, lo stand dove venne presentato Gray Matter, un thriller a tinte dark sviluppato da Games Wizarbox, era gremito di gente.
Gray Matter é stato scritto dalla famosa autrice e game designer Jane Jensen. Se avete inarcato un sopracciglio pensando a chi possa essere questa gentile signora, vi diamo un indizio : sua é, infatti, la responsabilità di una saga molto apprezzata dal grande pubblico, ovvero quella di Gabriel Knight. Fra alterne vicende, miss Jensen - dopo l'exploit nel mondo ludico, si é dedicata alla scrittura di libri d'avventura e ora torna alla ribalta (per così chiamarla), con questo gioco multipiattaforma (la versione da noi testata é per la scatola X di madre Microsoft e - lo diciamo con sicurezza, le differenze con la versione PC sono minimali).
Si racconta la storia di Samantha Everett, una studentessa con la passione per le moto; quando il suo veicolo a due ruote si rompe durante una notte piovosa, lei trova rifugio in una villa, di proprietà del misterioso dottor David Styles,un neurobiologo di fama mondiale. Più o meno volontariamente - e qui ci/vi verrà in aiuto il filmato iniziale creato a mo di fumetto, miss Everett si ritrova ad essere l'assistente del professore e questo la porterà nel cuore di una storia intricata e piena di mistero...in realtà, non c'e' nulla di casuale poiché la nostra Samantha é ben decisa a scoprire la verità sul Daedalus Club, un circolo privatissimo del quale non vi sveliamo nulla - anche perché é uno dei punti cardine attorno al quale ruota l'intera storia.
Il buon dottore, in effetti, vive nella sua piccola reggia come un recluso, da quando la sua adorata moglie é morta in un incidente d'auto. Imperterrita, lei adotta le sua abilità di prestigiatrice per ammaliare gli ospiti della residenza, in modo da poter studiare meglio il comportamento degli stessi nonché i continui, strani eventi che capitano nella magione. Noi potremo prendere - alternativamente, il controllo di Sam e del dottore, per venire a capo degli enigmi con i quali saremo chiamati a misurarci.
Ci muoveremo in location fisse, interagendo con gli oggetti nell'ambiente. Tutti i comandi ai quali siamo abituati sono presenti nel gioco e potremo guardare gli oggetti, raccoglierli e utilizzarli per risolvere gli enigmi. Nella versione Xbox del gioco, é possibile controllare il nostro personaggio, usando il pad analogico per spostare lei (o lui) nelle varie locations prerenderizzate in 2D.
I vari puzzles di gioco andranno risolti sfruttando le abilità uniche dei personaggi disponibili: la bella Sam dispone di una serie di tecniche di prestidigitazione (!), mentre nei panni del dottore sarà la scienza a farci superare questo o quel problema...e di problemi, nel complesso, ce ne saranno una discreta quantità, specialmente quando inizieranno a toccare la sfera del paranormale.
Il controllo via pad non offre la precisione ne il grado di immersione del connubio topo+tastiera, ma nel complesso non possiamo che essere soddisfatti dalla risposta ai comandi dei nostri protagonisti; inoltre i programmatori hanno pensato di inserire una funzione che, alla pressione di un tasto e con relativa rotazione del controller analogico, ci mostrerà istantaneamente tutti i punti di interesse in una data locations. Come di consueto nei giochi di questo filone, saremo quindi chiamati ad avvicinarci all'oggetto, esaminarlo, raccoglierlo, eventualmente combinarlo con altri e quindi usarlo in un certo punto dell'ambientazione dove ci troveremo a muoverci...e alla via così,fino all'inevitabile fine. Tutti i puzzles di gioco andranno risolti con un minimo di ingegno e praticamente sempre con l'ausilio di un oggetto - in genere trovato poco prima.
Metà dell'avventura - sia essa nel maniero, nella città universitaria di Oxford o altrove - ci vedrà impegnati a risolvere questi indovinelli,mentre l'altra metà del tempo la passeremo ascoltando - leggendo, in effetti, i dialoghi fiume presenti nel gioco. Tutto questo parlare (cfr. leggere) ricorda da vicino le origini dell'ideatrice di questo titolo - in fin dei conti la signora Jensen é pur sempre una scrittrice e, a patto d'averne la pazienza, ci aiuterà a immergerci in una trama a tratti intrigante e che ricorda da vicino pellicole come "Linea Mortale", classe 1990 con un grandissimo Kiefer Sutherland. Con questo suggerimento "cinematografico" abbiamo fose svelato quale sarà il nodo focale dell'intera produzione:per chi ama il genere "scienza folle" dovrebbe essere una gradita sorpresa.
La lunghissima gestazione di questo prodotto (se ne parla già nelle cronache ludiche del 2004!) si vede e si sente fin dai primi minuti di gioco. Graficamente gradevole ma lontano dalla media dei giochi in generale per la XBox 360, il titolo DTP non offre un comparto visivo così coinvolgente, se non in qualche rara eccezione. Lo stesso dicasi per il doppiaggio, rimasto in lingua Inglese e non proprio ai massimi livelli per prodotti di questo filone. Buone invece le musiche, sempre pronte a sottolineare i momenti di pathos.
In generale, possiamo dire in termini relativi che siamo di fronte ad un prodotto che non assurgerà all'olimpo dei videogames; in termini assoluti, senza usare termini di paragone, il titolo DTP é e resta una avventura grafica godibile ma consigliato essenzialmente agli amanti del genere.
Gray Matter é stato scritto dalla famosa autrice e game designer Jane Jensen. Se avete inarcato un sopracciglio pensando a chi possa essere questa gentile signora, vi diamo un indizio : sua é, infatti, la responsabilità di una saga molto apprezzata dal grande pubblico, ovvero quella di Gabriel Knight. Fra alterne vicende, miss Jensen - dopo l'exploit nel mondo ludico, si é dedicata alla scrittura di libri d'avventura e ora torna alla ribalta (per così chiamarla), con questo gioco multipiattaforma (la versione da noi testata é per la scatola X di madre Microsoft e - lo diciamo con sicurezza, le differenze con la versione PC sono minimali).
Si racconta la storia di Samantha Everett, una studentessa con la passione per le moto; quando il suo veicolo a due ruote si rompe durante una notte piovosa, lei trova rifugio in una villa, di proprietà del misterioso dottor David Styles,un neurobiologo di fama mondiale. Più o meno volontariamente - e qui ci/vi verrà in aiuto il filmato iniziale creato a mo di fumetto, miss Everett si ritrova ad essere l'assistente del professore e questo la porterà nel cuore di una storia intricata e piena di mistero...in realtà, non c'e' nulla di casuale poiché la nostra Samantha é ben decisa a scoprire la verità sul Daedalus Club, un circolo privatissimo del quale non vi sveliamo nulla - anche perché é uno dei punti cardine attorno al quale ruota l'intera storia.
Il buon dottore, in effetti, vive nella sua piccola reggia come un recluso, da quando la sua adorata moglie é morta in un incidente d'auto. Imperterrita, lei adotta le sua abilità di prestigiatrice per ammaliare gli ospiti della residenza, in modo da poter studiare meglio il comportamento degli stessi nonché i continui, strani eventi che capitano nella magione. Noi potremo prendere - alternativamente, il controllo di Sam e del dottore, per venire a capo degli enigmi con i quali saremo chiamati a misurarci.
Ci muoveremo in location fisse, interagendo con gli oggetti nell'ambiente. Tutti i comandi ai quali siamo abituati sono presenti nel gioco e potremo guardare gli oggetti, raccoglierli e utilizzarli per risolvere gli enigmi. Nella versione Xbox del gioco, é possibile controllare il nostro personaggio, usando il pad analogico per spostare lei (o lui) nelle varie locations prerenderizzate in 2D.
I vari puzzles di gioco andranno risolti sfruttando le abilità uniche dei personaggi disponibili: la bella Sam dispone di una serie di tecniche di prestidigitazione (!), mentre nei panni del dottore sarà la scienza a farci superare questo o quel problema...e di problemi, nel complesso, ce ne saranno una discreta quantità, specialmente quando inizieranno a toccare la sfera del paranormale.
Il controllo via pad non offre la precisione ne il grado di immersione del connubio topo+tastiera, ma nel complesso non possiamo che essere soddisfatti dalla risposta ai comandi dei nostri protagonisti; inoltre i programmatori hanno pensato di inserire una funzione che, alla pressione di un tasto e con relativa rotazione del controller analogico, ci mostrerà istantaneamente tutti i punti di interesse in una data locations. Come di consueto nei giochi di questo filone, saremo quindi chiamati ad avvicinarci all'oggetto, esaminarlo, raccoglierlo, eventualmente combinarlo con altri e quindi usarlo in un certo punto dell'ambientazione dove ci troveremo a muoverci...e alla via così,fino all'inevitabile fine. Tutti i puzzles di gioco andranno risolti con un minimo di ingegno e praticamente sempre con l'ausilio di un oggetto - in genere trovato poco prima.
Metà dell'avventura - sia essa nel maniero, nella città universitaria di Oxford o altrove - ci vedrà impegnati a risolvere questi indovinelli,mentre l'altra metà del tempo la passeremo ascoltando - leggendo, in effetti, i dialoghi fiume presenti nel gioco. Tutto questo parlare (cfr. leggere) ricorda da vicino le origini dell'ideatrice di questo titolo - in fin dei conti la signora Jensen é pur sempre una scrittrice e, a patto d'averne la pazienza, ci aiuterà a immergerci in una trama a tratti intrigante e che ricorda da vicino pellicole come "Linea Mortale", classe 1990 con un grandissimo Kiefer Sutherland. Con questo suggerimento "cinematografico" abbiamo fose svelato quale sarà il nodo focale dell'intera produzione:per chi ama il genere "scienza folle" dovrebbe essere una gradita sorpresa.
La lunghissima gestazione di questo prodotto (se ne parla già nelle cronache ludiche del 2004!) si vede e si sente fin dai primi minuti di gioco. Graficamente gradevole ma lontano dalla media dei giochi in generale per la XBox 360, il titolo DTP non offre un comparto visivo così coinvolgente, se non in qualche rara eccezione. Lo stesso dicasi per il doppiaggio, rimasto in lingua Inglese e non proprio ai massimi livelli per prodotti di questo filone. Buone invece le musiche, sempre pronte a sottolineare i momenti di pathos.
In generale, possiamo dire in termini relativi che siamo di fronte ad un prodotto che non assurgerà all'olimpo dei videogames; in termini assoluti, senza usare termini di paragone, il titolo DTP é e resta una avventura grafica godibile ma consigliato essenzialmente agli amanti del genere.
Gray Matter
6
Voto
Redazione
Gray Matter
Una discreta avventura grafica,che fa suoi tutti i cliché e tutti gli stilemi del genere a cui appartiene. Lunga quanto basta, sufficientemente intricata e con due personaggii tutto sommato abbastanza carismastici; in un periodo nel quale le avventure grafiche non godono esattamente di ottima salute (men che meno sulla scatola X di Microsoft) Gray Matter é un titolo che non dovrebbe mancare nella ludoteca degli appassionati.