GripShift

di Tommaso Alisonno
I giochi di guida si dividono in tre categorie: realistici (o simulazioni), semplicistici (o arcade) e "fuori di testa", questi ultimi così definiti in quanto non si limitano, come gli arcade, a dare un'immagine semplificata della realtà ma preferiscono mettere in dubbio le stesse leggi della fisica con lo scopo di ottenere un risultato il più possibile adrenalinico e divertente. È naturalmente a quest'ultima categoria che appartiene questo nuovo GripShift, un gioco che (oltre ad avere le stesse iniziali GS del nostro sito) dimostra come un azzardato mix tra TrackMania, Wipeout e Mario Kart possa rivelarsi vincente.
Ma andiamo con ordine. Nel gioco in SinglePlayer saremo chiamati, una volta scelto il nostro pilota (puramente estetico) ed il nostro mezzo di locomozione (qui invece ci saranno delle statistiche da esaminare), a superare una serie di prove, le quali nella stragrande maggioranza dei casi consisteranno nel raggiungere il traguardo entro un tempo limite. Per quanto questo sia di norma sufficiente ad accedere alla prova successiva, per sbloccare le prove di livello più alto, oltre ad altre features come nuovi piloti, mezzi o minigiochi, sarà necessario raggranellare quanti più "crediti" possibile. Si otterranno questi preziosi premi realizzando tempi sempre migliori (le cosiddette "Medaglie" di bronzo, argento e oro), raccogliendo tutte le "stelle" disseminate nel tracciato e infine raccogliendo il simbolo GS.


Ed è soprattutto nel tentativo di ottenere questi obiettivi che la situazione si fa ingarbugliata, poiché se da un lato è innegabile che i primi tracciati saranno "semplici e lineari" e che con un po' di pratica e pochi errori sarete ben presto in grado di bruciare l'asfalto a tutta velocità, dall'altro è vero che molto presto le strade cominceranno ad assumere una fisionomia a dir poco astrusa. Qui non stiamo parlando di semplici "8" o di qualche salto sparso qua e là, attenzione: qui si parla di portali di teletrasporto, tratti di strada semoventi, rampe che danno apparentemente nel nulla, elefanti parcheggiati in mezzo alla strada, casse di dinamite sui cordoli e quant'altro è venuto in mente ai folli sviluppatori. Se raggiungere il traguardo può spesso essere una prova sfiancate di per se, potete immaginare quanta nevrastenia si genera nel tentativo di ottenere anche i crediti extra, che purtroppo sono necessari per sbloccare le features superiori.
Altri generi di sfide, più classiche, consistono nelle tipiche "gare" o "campionati" su circuito chiuso ed un determinato numero di giri, in competizione con piloti guidati dall'Intelligenza Artificiale. In questi, ovviamente, lo scopo consisterà nell'arrivare primi al traguardo, ma a complicare la cosa ci sarà l'implementazione degli "item", ossia oggetti che è possibile raccogliere per poi utilizzare contro gli avversari. Si limitano comunque ai classici tre "missile teleguidato", "mina di dinamite" e "scudo protettivo a tempo". Infine, chiudono la parata i cosiddetti minigiochi, prove surreali che ancora una volta dimostrano l'inventiva dei programmatori: un valido esempio ne è il "Bowling" in cui bisogna lanciare l'auto contro un gruppo di pinguini, o il "biliardo" tra le casse di TNT, o ancora una versione del sempre apprezzato "Nibbles" (o "Snake" che dir si voglia).

In MultiPlayer la sfida principale sarà ovviamente la gara, realizzabile sia in Wi-Fi diretto sia su internet e fino ad un massimo di altri tre avversari; a questa si aggiungono il classico DeathMatch in cui l'obiettivo è quello di silurarsi in un'arena chiusa, e il "cattura e proteggi" in cui bisogna mantenere per il maggior tempo possibile il controllo di un decoy. Anche alcuni minigiochi, come il biliardo o il calcio, possono essere giocati in sfida. Nel gioco è previsto, inoltre, un completo editor di circuiti e la possibilità di esportare le proprie realizzazioni per sfidarvi gli amici.


I comandi sono relativamente semplici, dato che si limitano ad acceleratore, freno, freno a mano, uso dell'item e Nitro: quest'ultima è una risorsa limitata che permette di compiere incredibili accelerazioni, ma che va rigenerata raccogliendo le apposite bottiglie azzurre. Per direzionare il mezzo potrete utilizzare a piacimento la croce direzionale o lo stick analogico, ma causa la necessità di avere sempre un dito sul tasto "L" (di default freno a mano) la seconda opzione risulta assai più pratica. L'impatto grafico del gioco è notevole, ed è caratterizzato da tracciati colorati e vagamente "cartonosi" su cui i veicoli in Cell-Shading sfrecciano egregiamente, con un'area di visuale molto ampia che non accenna a rallentare nemmeno in presenza di un elevatissimo quantitativo di elementi. Il dettaglio è molto buono, e solo negli oggetti disseminati da raccogliere (e quindi destinati a sparire in fretta) scema fino al semplicistico. Anche il sonoro si attesta su buoni livelli... a patto che siate degli estimatori del RAP, dato che la colonna sonora è stata interamente curata da Y. Moodley, S. McQinn, K.

Adams e altri rappers professionisti. In caso contrario potreste trovarla forse un po' indigesta, ma nessuno potrà sindacarne la qualità.
La giocabilità è sicuramente immediata, data la semplicità dei controlli e l'immediatezza degli obiettivi. Passato il momento di attrattiva iniziale, penserà la curva di difficoltà, piuttosto interessante anche se a tratti "sballata" (certe sfide sono notevolmente più ardue delle successive), a trattenervi incollati alla PSP e a trascinarvi in una sfida dietro l'altra: GS è il tipico gioco in cui non si smette finché non si ottiene "quel maledetto risultato", e quando finalmente ci si riesce si ha troppa curiosità di vedere cosa riserba il futuro per riuscire a staccarsi... il tutto in un circolo vizioso che solo una grossa sveglia può spezzare. Impiegherete comunque una quantità non indifferente di tempo per sbloccare tutto lo sbloccabile, più altrettanto per ottenere tutti i mille crediti che il gioco fornisce. In seguito, però, è abbastanza improbabile che lo rigiocherete da capo, limitandovi piuttosto a qualche campionato ogni tanto e, sicuramente, alle sfide con gli amici.