Ground Control II: Operation Exodus

Ground Control II Operation Exodus
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Ground Control II: Operation Exodus

IL CONTROLLO DEL TERRITORIO

Al giorno d'oggi diamo praticamente per scontato un sapiente uso della terza dimensione nella realizzazione di un RTS: così non era nel lontano 2000, quando il predominio negli strategici era ancora mantenuto dai titoli bidimensionali (Starcraft su tutti!). Ground Control rappresentò uno dei primi importanti passi verso la perfetta integrazione dell'asse z all'interno di questo tipo di giochi, non soltanto per quanto riguarda l'aspetto puramente estetico, bensì, molto più importante, relativamente a quello funzionale. Nonostante il trascorrere del tempo, a mio parere, non è ancora arrivato lo strategico che garantisca piena dignità a tutti i tre assi spaziali: riuscirà Ground Control a colmare questa lacuna e ottenere un successo simile a quello del suo predecessore?



NSA, TERRANI E VIRON

La storia continua la trama iniziata nel primo Ground Control: per chi non ci avesse giocato ricordo che lo scenario era una terra post terza guerra mondiale in cammino verso la rinascita, grazie alla scoperta dei viaggi interstellari e la colonizzazione di nuovi pianeti. Le due fazioni in gioco erano le Crayven Industries (di cui faceva parte il maggiore Sarah Parker, protagonista del gioco) e l'Order of the New Dawn, una potente setta religiosa. L'obiettivo era il pianeta Krig-7b, che si scoprirà custodire il segreto di una misteriosa razza aliena. Molti anni sono passati da questi avvenimenti e l'umanità ha dovuto subire tre distruttive guerre (la guerra d'indipendenza e le due guerre stellari) da cui è scaturita una nuova geografia politico-militare: l'impero Draconis (autonominatosi impero della Terra), comandato dall'imperatrice Vlaana, è la forza più potente. L'unica fazione in grado di contrastarli è la Cooperazione intergalattica dei mercanti, chiamata Northern Star Alliance, tuttavia la resistenza è agli sgoccioli: le forze di Vlaana assediano Morningstar Prime, la capitale della Cooperazione, e hanno un notevole vantaggio numerico. Nei panni del capitano Jacob Angelus dovrete cercare di garantire la sopravvivenza della vostra gente, anche grazie all'aiuto dei Viron, una razza aliena di guerrieri, che durante lo sviluppo della storia acquisterà un ruolo fondamentale...


Come avrete già capito dall'introduzione Ground Control II è uno strategico in tempo reale, nel senso più stretto del termine: come nel primo capitolo è completamente assente la parte relativa alla costruzione delle strutture e alla gestione delle risorse, in maniera da potersi concentrare maggiormente sull'aspetto strategico-militare del gioco. Le nuove unità vi arriveranno grazie a delle navette da rifornimento che faranno la spola tra la base e il campo di battaglia; notare che queste navette impiegano un certo tempo per essere disponibili, inoltre, per essere chiamate, è necessario che una "landing zone" (cioè un punto speciale della mappa) sia sotto il vostro comando. I rinforzi non sono, purtroppo, gratuiti: per ottenerli dovrete spendere un certo numero di punti acquisizione (variabile a seconda del tipo di unità desiderata) che possono essere recuperati controllando delle zone particolari chiamate postazioni vittoria; più zone vittoria comanderete più i vostri punti acquisizione cresceranno.

Altri punti potranno essere conquistati eliminando le truppe nemiche durante la battaglia. Notare che il gioco prevede un sistema automatico di bilanciamento delle unità (un sisteme un po' simile all'upkeep di Warcraft III): maggiore sarà il numero delle forze in vostro possesso, più lentamente aumenteranno i punti acquisizione (si può anche arrivare alla crescita zero). La navetta da rifornimento può essere anche utilizzata come potente arma difensiva relativamente alle vicinanze della landing zone: in situazioni problematiche potrete chiederle di rimanere in volo dopo un rifornimento (solo per un certo periodo di tempo) per utilizzare i suoi cannoni. State attenti che, sebbene molto robusta, anche la navetta è vulnerabile, e, nel caso venisse distrutta, passeranno dei minuti prima di poter richiedere nuovamente dei rifornimenti.
Come da tradizione in Ground Control II l'ambiente riveste un'importanza notevole: iniziamo col dire che le posizioni elevate garantiscono vantaggi rispetto a quelle poste più in basso, sia per una migliore visuale, che per un miglior angolo di tiro. Abbiamo inoltre foreste, in cui la fanteria può ottenere copertura dalla vista e protezione dalle armi da fuoco, edifici, che possono essere occupati dai soldati per garantire copertura nei punti strategici, e postazioni arma, strumenti di difesa utilizzabili sempre dalla fanteria.

Ground Control II: Operation Exodus
8

Voto

Redazione

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Ground Control II: Operation Exodus

Ground Control, pur partendo in sordina, ha rappresentato una pietra miliare nella storia degli strategici. Il seguito, pur non riuscendo a raggiungere i fasti del predecessore, rappresenta un buon prodotto che merita di ritagliarsi uno spazio nell'arena degli RTS. Ottima realizzazione tecnica, con una cura dei dettagli impressionante, notevole intelligenza artificiale (punto da non trascurare) e, in generale, divertimento assicurato per gli appassionati del genere. Peccato per la presenza di due sole fazioni comandabili: lo sanno tutti che per un fan di questi giochi scoprire le peculiarità di un nuovo esercito aumenta molto il fascino del prodotto. Nonostante ciò ne consiglio l'acquisto, considerando anche che, attualmente, sul mercato non mi sembra ci sia in giro qualcosa dello stesso livello.

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