GT Advance Championship Racing

di Redazione Gamesurf
Le piste, invece, vengono rese disponibili una alla volta e l'unica condizione possibile per guadagnarsi il diritto di accedere al tracciato successivo e quella di piazzarsi almeno fra i primi tre classificati; lo stimolo per cercare la vittoria é comunque mantenuto alto dalla consapevolezza che, in caso si raggiunga il gradino più alto del podio, si verrà premiati con una delle restanti trentaquattro vetture ancora da sbloccare, per un totale di quarantotto, tutte appartenenti alle più importanti case automobilistiche giapponesi. Ogni modello é contraddistinto da tre diversi valori, guidabilità, accelerazione e velocità massima, che forniscono una scrematura prestazionale altrimenti assolutamente impercettibile durante le fasi di gioco e, soprattutto, nei livelli più avanzati di gara

Il modello di guida é realizzato piuttosto bene e registra quasi ottimamente le influenze che derivano dai tre tipi di pista su cui é possibile correre (asfalto asciutto, bagnato e sterrato); certo, le variabili di guida sono piuttosto poche: accelerazione, frenata e testacoda in caso di curva stretta e angolo di sterzata troppo elevato... sicuramente, pur riproducendo un tipo di corse assolutamente irreale, F-Zero for Game Boy Advance risulta sensibilmente più vario e divertente del titolo THQ, ma non dimentichiamo che sarebbe ingeneroso pretendere ai primi tentativi e su una, per quanto potente, console portatile una riproduzione troppo fedele di un gioco complesso come Gran Turismo. E' però indubbio che qualche variabile in più non avrebbe di certo fatto male alla giocabilità complessiva di GT Advance Championship Racing
LUCI ED OMBRE
Dal punto di vista grafico, GT Advance Champioship Racing é stato uno dei titoli più apprezzati al lancio del nuovo portatile Nintendo e, a ben vedere, con ragione: la riproduzione delle vetture é veramente magistrale, così come sorprende la cura di alcuni dettagli e di certi effetti su modelli così piccoli. Buon giudizio anche per quanto riguarda le piste, alcune delle quali realizzate con attenzione sia per tenere impegnato il pilota che per farsi apprezzare, nel loro piccolo, dal punto di vista cosmetico: intorno alla pista il numero di particolari di contorno é piuttosto elevato, così come fungono egregiamente gli sfondi e il parallasse dal punto di fuga del tracciato. Peccato per la resa di alcuni tracciati, soprattutto quelli cittadini notturni, in cui a volte é veramente impresa ardua riuscire a individuare la strada e i vicoli ciechi: ritrovarsi incastrati in un marciapiede semi-invisibile all'ultimo giro di corsa di non é cosa propriamente piacevole!
Ottimo il comparto sonoro, caratterizzato da musiche non troppo complesse ma comunque orecchiabili durante i menù, e veramente pregevoli sono anche gli effetti sonori dei motori, che in alcuni casi si differenziano sensibilmente da auto a auto