GT Advance Championship Racing
di
Redazione Gamesurf
La longevità mostra invece qualche lacuna di troppo. La difficoltà in generale appare mal calibrata, in quanto risulterà piuttosto facile raggiungere la vittoria in ogni pista sino alla High Speed Class, per poi trovarsi a sputare sangue in alcune piste dell'ultima lega. Complessivamente il gioco rimane comunque troppo semplice e limitato e la durata complessiva non potrà certo essere irrobustita da alcune simpatiche modalità nascoste - come la gara sui kart - che però, oltre a essere piuttosto approssimative, lasciano il tempo che trovano
Per concludere si segnala la scelta inspiegabile, da parte dei programmatori MTO, di eliminare dalle versioni occidentali del gioco la possibilità di salvataggio su ROM in luogo di un incredibilmente macchinoso e sgraditissimo sistema di password: al termine di ogni sessione di gioco dovrete "ritirare" il vostro chilometrico codice da inserire alla prossima accensione della console. Veramente irritante.
Per concludere si segnala la scelta inspiegabile, da parte dei programmatori MTO, di eliminare dalle versioni occidentali del gioco la possibilità di salvataggio su ROM in luogo di un incredibilmente macchinoso e sgraditissimo sistema di password: al termine di ogni sessione di gioco dovrete "ritirare" il vostro chilometrico codice da inserire alla prossima accensione della console. Veramente irritante.
GT Advance Championship Racing
GT Advance Championship Racing
GT Advance Champioship Racing è indubbiamente un ottimo inizio per il genere classico dedicato alla velocità sul nuovo Game Boy Advance. E' anche vero che i limiti elencati in sede di recensione ci sono tutti e fin troppo presto lasciano trasparire la loro influenza negativa: non si è certo così pazzi da pretendere una riproduzione perfetta in miniatura di Gran Turismo, ma qualche variabile in più non avrebbe fatto male. Più in generale, un ottimo comparto tecnico non è stato adeguatamente supportato da un gameplay forse un po' stantio e da una longevità che ha risentito di un livello di difficoltà mal calibrato. Il titolo THQ rimane comunque nel complesso un buon videogioco, forse un gradino sotto le aspettative create, ma che permette comunque di portarsi un pezzo del capolavoro Poliphony sempre con se. Sarà per la prossima volta.