GTA IV: The Lost and Damned
di
Luca Luperini
Dove finisce Niko ed inizia Johnny
Con più di un anno di ritardo sbarca sul Marketplace di Xbox Live il primo dei due contenuti aggiuntivi di Gran Theft Auto 4 in esclusiva per la console verdecrociata. E' naturale che dopo tanta attesa il nostro carico di aspettative sia altrettanto corposo. A scanso di equivoci é però bene esordire con la considerazione di fondo attorno alla quale ruoterà l'intero corpo della review in questione: Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned sviluppa, ed allo stesso rivaluta, la nostra concezione di Downloadable Content.
Sarà per il prestarsi della struttura free roaming alle meccaniche proprie dei contenuti aggiuntivi, sarà per la volontà di Rockstar di contribuire in modo sostanziale, e non solamente formale, a quanto offerto dal titolo “out of the box”, ma The Lost and Damned é uno dei rarissimi casi in cui l'esosa richiesta di Microsoft Point necessari per l'acquisto viene, al conto dei fatti, ampiamente ripagata. Per fare da contrappeso ai 1600 MP -poco meno di venti euro- incisi sul cartellino del prezzo, la software house scozzese ha messo sul piatto non soltanto una campagna in singolo capace di reggersi egregiamente sulle proprie gambe sia in termini che di longevità che di personalità, ma ha anche dato una notevole rimpinguata al comparto multiplayer aggiungendo ben sei originali modalità perfettamente in tema con lo stile dell'espansione.
Difficile dire se siamo rimasti più colpiti dalla prima o dalle seconde. Di certo possiamo sintetizzare l'impatto che The Lost and Damned ha su GTA IV con un singolo aggettivo: omogeneo. E' proprio la sensazione di un'aggiunta conforme, atta ad integrare ed arricchire un prodotto già di per se complesso, a farla da padrone dopo aver terminato il download dei quasi due gigabyte andanti a comporre il DLC. Un'impressione che si avvalora a poco a poco nelle circa dieci ore complessive di gioco, durante le quali la trama si districa e prende corpo il nuovo spirito di Liberty City. Un'anima disegnata sull'asfalto dalle roventi gomme di una banda di bikers.
Giacca di pelle e vento tra i capelli
Che The Lost and Damned tratti le vicende di una gang di centauri non é certo una sorpresa. La cosa si fa più interessante quando ci si rende conto che questo gruppo di bikers porta cucito sulle spalle della loro giacca in pelle il nome “Lost”. Esatto, trattasi proprio dei medesimi Lost con cui il caro vecchio Niko Bellic si é incontrato/scontrato in almeno un paio di occasioni durante la sua movimentata permanenza a Liberty City. Come dite? non vi sovviene niente? niente paura: a farvi tornare la memoria ci penserà l'espansione stessa, con il suo complementare ed articolato plot. Le avventure dei bikers vanno infatti a coincidere con quelle del nostro amico slavo non soltanto dal punto di vista della collocazione spaziale, ma soprattutto da quello temporale. E' proprio il parallelismo evidenziato dall'intrecciarsi delle linee narrative a rendere il tutto assai più pepato. La contaminazione tra la campagna di GTA IV e quella di The Lost and Damned non si limita quindi a riesumare locations già note, ma va ben oltre tirando in ballo personaggi cari e situazioni familiari.
Il tutto é, naturalmente, funzionale alla nuova prospettiva affibbiata a quel grande contenitore che al conto dei fatti é Liberty City. La metropoli acquista la tempra dei centauri, l'odore della benzina ed il colore dell'asfalto. Il filtro che rende possibile questo cambio di prospettive é il glaciale sguardo di Johnny Klevitz. Uno sguardo rivolto sempre verso i propri compagni di banda. “Lost per sempre”: per Johnny, più che un motto, uno stile di vita. La fratellanza prima di tutto e la voglia di divertirsi e far casino guidando muscolose moto custom subito dietro a ruota. A minare alla base i principi basilari del nostro nuovo alter ego ci pensa il rientro in scena di Billy, il “presidente” dei Lost reduce da una lunga e poco fruttuosa permanenza dietro le sbarre.
Con il ritorno del capo clan prendono il “la” le avventure, e le disavventure, di Johnny e dei suoi fratelli centauri. Anticipandovi il meno possibile di quanto la storia avrà da offrire possiamo certamente garantirvi che, tra le lotte intestine per la leadership della gang, quelle con gli Angels of Dead per il controllo del territorio, e l'immancabile conflitto con le forze dell'ordine, di certo ne avrete di motivi per dormire con un occhio aperto. Indiscutibilmente, in una situazione del genere, essere armati fino ai denti aiuta a prendere sonno.
Ed é proprio a questo punto che iniziano a subentrare le novità in termini di giocato che l'The Lost and Damned ha da offrire. Risolvere una questione in sospeso per i Lost equivale a svuotare interi caricatori sull'ostacolo di turno, questo é bene chiarirlo. Tale predilezione per il ricorso alle armi da fuoco si traduce nella presenza di alcuni nuovi elementi nell'arsenale di base, tra cui spicca il devastante lanciagranate, e nella possibilità di convocare tramite telefono Terry ed il suo Gun Van, nient'altro che un'alternativa mobile alle comuni armerie sparse per le isole. Alcune volte però neanche essere armati fino ai denti é sufficiente.
E' a quel punto che la fratellanza diventa interdipendenza. Per sopravvivere nelle situazioni più critiche avrete bisogno di mobilitarvi in gruppo. In questo modo beneficerete del bonus salute ottenibile mantenendo lo schieramento durante gli spostamenti in moto e, soprattutto, accrescerete il vostro volume di fuoco combattendo gomito a gomito con l'intera gang. Proprio la gestione della banda acquisisce una profondità maggiore grazie ad un menu in cui vengono riassunti i gradi di esperienza acquisita tafferuglio dopo tafferuglio dai singoli componenti. Come nel più classico dei gdr tale esperienza si tradurrà in benefit di vario genere, come un incremento della salute o della mira. Se poi uno dei vostri compagni di scorribande dovesse avere la peggio niente paura: una nuova leva é pronta a farsi le ossa ereditando la giacca di pelle del caduto.
Con più di un anno di ritardo sbarca sul Marketplace di Xbox Live il primo dei due contenuti aggiuntivi di Gran Theft Auto 4 in esclusiva per la console verdecrociata. E' naturale che dopo tanta attesa il nostro carico di aspettative sia altrettanto corposo. A scanso di equivoci é però bene esordire con la considerazione di fondo attorno alla quale ruoterà l'intero corpo della review in questione: Grand Theft Auto IV: The Lost and Damned sviluppa, ed allo stesso rivaluta, la nostra concezione di Downloadable Content.
Sarà per il prestarsi della struttura free roaming alle meccaniche proprie dei contenuti aggiuntivi, sarà per la volontà di Rockstar di contribuire in modo sostanziale, e non solamente formale, a quanto offerto dal titolo “out of the box”, ma The Lost and Damned é uno dei rarissimi casi in cui l'esosa richiesta di Microsoft Point necessari per l'acquisto viene, al conto dei fatti, ampiamente ripagata. Per fare da contrappeso ai 1600 MP -poco meno di venti euro- incisi sul cartellino del prezzo, la software house scozzese ha messo sul piatto non soltanto una campagna in singolo capace di reggersi egregiamente sulle proprie gambe sia in termini che di longevità che di personalità, ma ha anche dato una notevole rimpinguata al comparto multiplayer aggiungendo ben sei originali modalità perfettamente in tema con lo stile dell'espansione.
Difficile dire se siamo rimasti più colpiti dalla prima o dalle seconde. Di certo possiamo sintetizzare l'impatto che The Lost and Damned ha su GTA IV con un singolo aggettivo: omogeneo. E' proprio la sensazione di un'aggiunta conforme, atta ad integrare ed arricchire un prodotto già di per se complesso, a farla da padrone dopo aver terminato il download dei quasi due gigabyte andanti a comporre il DLC. Un'impressione che si avvalora a poco a poco nelle circa dieci ore complessive di gioco, durante le quali la trama si districa e prende corpo il nuovo spirito di Liberty City. Un'anima disegnata sull'asfalto dalle roventi gomme di una banda di bikers.
Giacca di pelle e vento tra i capelli
Che The Lost and Damned tratti le vicende di una gang di centauri non é certo una sorpresa. La cosa si fa più interessante quando ci si rende conto che questo gruppo di bikers porta cucito sulle spalle della loro giacca in pelle il nome “Lost”. Esatto, trattasi proprio dei medesimi Lost con cui il caro vecchio Niko Bellic si é incontrato/scontrato in almeno un paio di occasioni durante la sua movimentata permanenza a Liberty City. Come dite? non vi sovviene niente? niente paura: a farvi tornare la memoria ci penserà l'espansione stessa, con il suo complementare ed articolato plot. Le avventure dei bikers vanno infatti a coincidere con quelle del nostro amico slavo non soltanto dal punto di vista della collocazione spaziale, ma soprattutto da quello temporale. E' proprio il parallelismo evidenziato dall'intrecciarsi delle linee narrative a rendere il tutto assai più pepato. La contaminazione tra la campagna di GTA IV e quella di The Lost and Damned non si limita quindi a riesumare locations già note, ma va ben oltre tirando in ballo personaggi cari e situazioni familiari.
Il tutto é, naturalmente, funzionale alla nuova prospettiva affibbiata a quel grande contenitore che al conto dei fatti é Liberty City. La metropoli acquista la tempra dei centauri, l'odore della benzina ed il colore dell'asfalto. Il filtro che rende possibile questo cambio di prospettive é il glaciale sguardo di Johnny Klevitz. Uno sguardo rivolto sempre verso i propri compagni di banda. “Lost per sempre”: per Johnny, più che un motto, uno stile di vita. La fratellanza prima di tutto e la voglia di divertirsi e far casino guidando muscolose moto custom subito dietro a ruota. A minare alla base i principi basilari del nostro nuovo alter ego ci pensa il rientro in scena di Billy, il “presidente” dei Lost reduce da una lunga e poco fruttuosa permanenza dietro le sbarre.
Con il ritorno del capo clan prendono il “la” le avventure, e le disavventure, di Johnny e dei suoi fratelli centauri. Anticipandovi il meno possibile di quanto la storia avrà da offrire possiamo certamente garantirvi che, tra le lotte intestine per la leadership della gang, quelle con gli Angels of Dead per il controllo del territorio, e l'immancabile conflitto con le forze dell'ordine, di certo ne avrete di motivi per dormire con un occhio aperto. Indiscutibilmente, in una situazione del genere, essere armati fino ai denti aiuta a prendere sonno.
Ed é proprio a questo punto che iniziano a subentrare le novità in termini di giocato che l'The Lost and Damned ha da offrire. Risolvere una questione in sospeso per i Lost equivale a svuotare interi caricatori sull'ostacolo di turno, questo é bene chiarirlo. Tale predilezione per il ricorso alle armi da fuoco si traduce nella presenza di alcuni nuovi elementi nell'arsenale di base, tra cui spicca il devastante lanciagranate, e nella possibilità di convocare tramite telefono Terry ed il suo Gun Van, nient'altro che un'alternativa mobile alle comuni armerie sparse per le isole. Alcune volte però neanche essere armati fino ai denti é sufficiente.
E' a quel punto che la fratellanza diventa interdipendenza. Per sopravvivere nelle situazioni più critiche avrete bisogno di mobilitarvi in gruppo. In questo modo beneficerete del bonus salute ottenibile mantenendo lo schieramento durante gli spostamenti in moto e, soprattutto, accrescerete il vostro volume di fuoco combattendo gomito a gomito con l'intera gang. Proprio la gestione della banda acquisisce una profondità maggiore grazie ad un menu in cui vengono riassunti i gradi di esperienza acquisita tafferuglio dopo tafferuglio dai singoli componenti. Come nel più classico dei gdr tale esperienza si tradurrà in benefit di vario genere, come un incremento della salute o della mira. Se poi uno dei vostri compagni di scorribande dovesse avere la peggio niente paura: una nuova leva é pronta a farsi le ossa ereditando la giacca di pelle del caduto.
GTA IV: The Lost and Damned
9
Voto
Redazione
GTA IV: The Lost and Damned
Il primo contenuto esclusivo reso disponibile per GTA IV é paradossalmente più vicino al concetto di nuovo episodio che a quello di espansione. Con una propria intro, condita da una colonna sonora a tema, un personaggio tutto nuovo coinvolto in una storia inedita ed articolata ed, infine, la corposa aggiunta di nuove modalità multiplayer, The Lost and Damned si impone come un acquisto obbligatorio per chiunque abbia apprezzato il quarto capitolo del brand made in Rockstar. Inoltre, facendo un passo indietro, ed allargando così il cono visivo, l'ultimo sforzo della software house scozzese fissa un nuovo standard sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo per quanto riguarda i DLC . Un lavoro tanto pregevole da rendere la denominazione contenuto aggiuntivo obsoleta e riduttiva. GTA IV: The Lost and Damned é un contenuto complementare. Complementare sia per il continuum narrativo che per il perfezionamento delle dinamiche di gioco. Un nuovo termine di paragone che ridimensiona le aspettative dell'utenza esplicando tutte le potenzialità insite in questo nuovo mezzo di fare, e vendere, videogames.