GTA Vice City
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Graficamente Vice City supera il predecessore, anche se le differenze non sono così marcate. Levati i dubbi e le incertezze di un motore grafico che nelle azioni più intricate sforzava e mostrava i suoi limiti con evidenti rallentamenti, ora la città è più vivibile. A beneficio di tutto il nuovo lavoro profuso dai programmatori, ne giova la caratterizzazione dei personaggi e i loro indumenti, o alcuni effetti luminosi come il lens flare o il rossastro bagliore che si verifica al tramonto, visivamente molto appaganti.
Del resto, le vetture sono ora composte da un numero di poligoni maggiore, le texture sono leggermente più definite, o maggiore cura è riposta nella realizzazione di alcune opere architettoniche, ma è roba da poco. E' il sonoro invece che ha subito grossi cambiamenti, e che in questa versione è davvero sensazionale: ragazzi, mi sono letteralmente scese le lacrime agli occhi quando ho sentito alcuni brani della colonna sonora del gioco. Come già ripetuto in più di un'occasione questo GTA Vice City è ambientato negli anni '80 e la colonna sonora coi suoi motivi ci riporta proprio a quei tempi. Nelle sette radio (Flash Fm, V-Rock, Wace 103 ecc) che trasmettono a palla musica anni 80, troveremo brani di artisti famosi che spaziano da Judas Priest, Blondie, Flock of Seagulls, fino ad arrivare a Blondie, Ozzy Osbourne, e offrendo capolavori quali Self Control di Laura Branigan, Billie Jean di Michael Jackson o ancora Video Killed The Radio Star, intramontabile bandiera di quei favolosi anni ottanta.
In una parola sola: fenomenale! La playlist conta più di 80 brani, suddivisi ovviamente a seconda della stazione scelta, accompagnati dalla voce dei dj più pazzi d'America. Inoltre i lunghi dialoghi in inglese tra il protagonista e i vari interlocutori sono in inglese con sottotitoli in italiano. Gli effetti sonori sono poi tra i più belli e vari che si ricordino, con colpi di armi da fuoco, esplosioni, rombi di motori, sirene di ambulanze, polizia, vigili del fuoco, tutti riprodotti in maniera impeccabile.
Cosa resterà di questi anni ';80...
Rispetto a GTA 3 le differenze, seppur non incredibili, ci sono. Una persona poco romantica, per farla breve, potrebbe freddamente affermare che tra queste possiamo citare la maggiore grandezza della città e la maggiore quantità di mezzi disponibili. Mentre se proprio vogliamo entrare nel dettaglio noteremo anche la differente atmosfera che si respira in questa avventura, intrisa di mille sfumature che la collocano perfettamente negli anni '80, e inoltre la maggiore varietà delle missioni, la possibilità di entrare negli edifici e qualche altra piccola cosetta qua e là. Le cose però non stanno proprio così, perché a conti fatti le novità sono veramente molte.
Partendo dalla città, Vice City, una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere per bene, dove dietro a una finta facciata fa da teatro alla vita organizzata, inserita appieno nell'atmosfera anni 80 per l'occasione davvero ben ricreata e passando fino ad arrivare al protagonista, una sorta di Tony Manero dalla camicia a fiori. E tutta questa puntigliosa caratterizzazione dei personaggi o dell'ambiente, nonché della musica, non è di certo roba da poco.
GTA Vice City
8
Voto
Redazione
GTA Vice City
Il capolavoro è tornato, e non ci sono dubbi né incertezze al riguardo. Vice City si presenta come un degno erede di GTA3 che pur riproponendo lo stesso gameplay, per l'occasione rimasto invariato, apporta una serie di novità tali che saranno gradite da tutti colori che erano avevano apprezzato il titolo Rockstar Games. Più di un semplice add-on, più di un semplice gioco di guida, Vice City è divertente, vario, longevo e pieno di bonus ed extra. Insomma, l'unico motivo che mi viene in mente per sconsigliarvi questo gioco, è che siate più onesti voi del codice civile.