Guacamelee!
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Anche la colonna sonora é in pieno stile Messicano, con simpatici arrangiamenti di tromba e chitarra classica: non mancano riferimenti a brani celebri, tra cui ovviamente “la Cucaracha”. Nelle fasi più concitate, come esplorazioni e combattimenti, lo stile si concede più di una digressione, virando su tematiche più “maestose”. L'unico problema risiede nel fatto che talvolta i refrain sono troppo brevi, o semplicemente la prolungata permanenza in una zona tende a renderli ripetitivi. Il gioco non presenta doppiaggi: tutti i dialoghi sono esclusivamente in forma testuale, con una traduzione per lo più buona (sebbene talvolta scappi qualche versione un po' troppo “letterale”, soprattutto tra i menù).
Data la semplicità dei comandi di base, prendere confidenza col gioco é essenzialmente immediato: ci sarà tempo, poi, per padroneggiare tutte le tecniche successive, ma in generale la meccanica si mantiene concettualmente chiara. Ciò che invece col tempo diventa sempre più difficile sono le serie di salti ed evoluzioni che dovrete affrontare: come un platform Indie che si rispetti, in Gauacamelee! le semplici passeggiate dei primi livelli diventano ben presto un pallido ricordo - qualcosa da riaffrontare in scioltezza nel backtracking o quando ci si dedica alla ricerca di segreti.
Segreti che, per inciso, nel gioco abbondano: scrigni contenenti denaro e power-up sono disseminati un po' dappertutto, spesso in zone che sono visibili ma non immediatamente raggiungibili, senza contare che per vedere il “vero” finale del gioco sarà necessario raccogliere tutte le sfere magiche opportunamente ben nascoste - anche in livelli interamente segreti; inutile dire che le serie di salti e di ostacoli che costituiscono queste aree sono le più folli che il gioco possa offrire. Dal punto di vista degli scontri assistiamo a una curva sì crescente ma non severa quanto la fase platform; ad ogni modo le battaglie più interessanti sono ovviamente quelle contro i boss, tranne forse Faccia-di-fuoco.
Il gioco in multiplayer, disponibile su PS3 o cross-platform, prevede che un personaggio sconfitto possa tornare in gioco dopo alcuni secondi (con tanto di count-down) sottoforma di “bolla” che l'alleato può infrangere per riportarlo in azione. anche possibile tramutarsi volontariamente in bolla in qualsiasi momento, permettendo ad esempio al giocatore singolo di effettuare una serie di salti senza dover fare i conti con un'inquadratura instabile o senza pretendere che entrambi superino la fase incolumi. Si tratta insomma di vedere il Multy come un sorta di “supporto” ai combattimenti e poco di più.
Per terminare il gioco in una prima run potreste impiegare dalle 4-5 alle 9-10 ore, a seconda di quanta difficoltà incontrerete nei salti e di quanti backtracking dedicherete alla caccia di tesori precedentemente irraggiungibili. In seguito il gioco può essere rigiocato in modalità Difficile, in cui di fatto cambiano solo i valori di danno e di resistenza dei nemici. Conoscendo già il gioco, saltando i dialoghi e correndo come pazzi dall'inizio alla fine, i record delle classifiche online ci rivelano che il gioco può essere portato a termine in poco più di un'ora, ma naturalmente stiamo parlando di un caso limite. Ad ogni modo, Guacamelee é qualcosa che, come i platform degli anni '80-'90, si presta ad essere rigiocato con affetto prima di essere totalmente accantonato.
In ultima analisi, Guacamelee! é divertente: questo é fuor di dubbio. Anche evitando di soffermarsi sui segreti e sulle parti più astruse, anche ignorando o passando sopra alle innumerevoli citazioni, rimane un platform/picchiaduro coinvolgente e brioso, e poco importa se la trama é poco più di un pretesto per far correre Juan da una parte all'altra delle varie locazioni. Ovviamente se poi si osserva l'opera nella sua interezza, il divertimento cresce e il ricordo di Juan e compagni si fa più solido...
Data la semplicità dei comandi di base, prendere confidenza col gioco é essenzialmente immediato: ci sarà tempo, poi, per padroneggiare tutte le tecniche successive, ma in generale la meccanica si mantiene concettualmente chiara. Ciò che invece col tempo diventa sempre più difficile sono le serie di salti ed evoluzioni che dovrete affrontare: come un platform Indie che si rispetti, in Gauacamelee! le semplici passeggiate dei primi livelli diventano ben presto un pallido ricordo - qualcosa da riaffrontare in scioltezza nel backtracking o quando ci si dedica alla ricerca di segreti.
Segreti che, per inciso, nel gioco abbondano: scrigni contenenti denaro e power-up sono disseminati un po' dappertutto, spesso in zone che sono visibili ma non immediatamente raggiungibili, senza contare che per vedere il “vero” finale del gioco sarà necessario raccogliere tutte le sfere magiche opportunamente ben nascoste - anche in livelli interamente segreti; inutile dire che le serie di salti e di ostacoli che costituiscono queste aree sono le più folli che il gioco possa offrire. Dal punto di vista degli scontri assistiamo a una curva sì crescente ma non severa quanto la fase platform; ad ogni modo le battaglie più interessanti sono ovviamente quelle contro i boss, tranne forse Faccia-di-fuoco.
Il gioco in multiplayer, disponibile su PS3 o cross-platform, prevede che un personaggio sconfitto possa tornare in gioco dopo alcuni secondi (con tanto di count-down) sottoforma di “bolla” che l'alleato può infrangere per riportarlo in azione. anche possibile tramutarsi volontariamente in bolla in qualsiasi momento, permettendo ad esempio al giocatore singolo di effettuare una serie di salti senza dover fare i conti con un'inquadratura instabile o senza pretendere che entrambi superino la fase incolumi. Si tratta insomma di vedere il Multy come un sorta di “supporto” ai combattimenti e poco di più.
Per terminare il gioco in una prima run potreste impiegare dalle 4-5 alle 9-10 ore, a seconda di quanta difficoltà incontrerete nei salti e di quanti backtracking dedicherete alla caccia di tesori precedentemente irraggiungibili. In seguito il gioco può essere rigiocato in modalità Difficile, in cui di fatto cambiano solo i valori di danno e di resistenza dei nemici. Conoscendo già il gioco, saltando i dialoghi e correndo come pazzi dall'inizio alla fine, i record delle classifiche online ci rivelano che il gioco può essere portato a termine in poco più di un'ora, ma naturalmente stiamo parlando di un caso limite. Ad ogni modo, Guacamelee é qualcosa che, come i platform degli anni '80-'90, si presta ad essere rigiocato con affetto prima di essere totalmente accantonato.
In ultima analisi, Guacamelee! é divertente: questo é fuor di dubbio. Anche evitando di soffermarsi sui segreti e sulle parti più astruse, anche ignorando o passando sopra alle innumerevoli citazioni, rimane un platform/picchiaduro coinvolgente e brioso, e poco importa se la trama é poco più di un pretesto per far correre Juan da una parte all'altra delle varie locazioni. Ovviamente se poi si osserva l'opera nella sua interezza, il divertimento cresce e il ricordo di Juan e compagni si fa più solido...