Guilty Gear X
di
Redazione Gamesurf
HEAVEN OR HELL
La storia di Guilty Gear X prende le mosse poco dopo il finale del primo gioco. Dopo la morte di Justice i Gear (armi biologiche ricavate da combinazioni di scienza e magia) ribelli si sono disattivati completamente, ma di recente le voci dell'esistenza di uno di essi, con una propria volontà, ha spaventato tanto i vari governi da mettere sulla sua testa una taglia notevole. L'evento attira un gran numero di combattenti sulle tracce del Gear, tra i quali facce note come il cacciatore di taglie Sol Badguy (che in realtà é il prototipo originale da cui é stato in seguito ricavato Justice e la produzione in serie dei Gear), il rivale Ky Kiske e altri personaggi le cui motivazioni personali vanno dal serio al faceto
La prima impressione su Guilty Gear X é letteralmente devastante per la retina, dato che il gioco si presenta completamente in alta risoluzione offrendo quello che può essere definito, senza timore di smentita, lo stato dell'arte della grafica bitmap del momento. Alla Arc System hanno svolto un lavoro impressionante anche a livello di design abbinando una caratterizzazione dei personaggi chiaramente discendente dal modus operandi della SNK con un uso intensivo dell'hardware del Dreamcast. I risultati si traducono in tonnellate di animazioni di apertura e chiusura degli incontri e in un set di mosse molto diversificato che rende ogni combattente riconoscibile per uno stile personale e dotato di un proprio carisma. I fondali non sfigurano affatto rispetto agli sprite, anche se a livello concettuale rimangono più evocativi i migliori di Capcom vs SNK e di King of Fighters 99 Evolution
Sulle animazioni é intercorso un dibattito di una certa proporzione visto che molti le ritengono un passo indietro rispetto a quelle della saga di Street Fighter 3. Da parte nostra possiamo dire che pur non descrivendo movimenti completi, Guilty Gear X risulta più convincente del collega della Capcom, questo perché le animazioni di quest'ultimo tendono a dare spesso un'idea di lentezza quasi da moviola senza contare il fatto che si passa rapidamente dalle tonnellate di animazioni statiche di Helena ai due frame di Yun... A fianco della grafica un altro aspetto fa letteralmente a pugni (tanto per restare in tema...) per riuscire ad apparire in primo piano: é l'incredibile colonna sonora, composta da musiche hard rock con chiare reminiscenze della saga di Thunderforce e con punte di Castlevania. Neanche il primo Guilty Gear scherzava sul fronte delle musiche (sono presenti anche alcuni remix della colonna sonora del primo tra l'altro), ma mai come in questo caso si é portati ad alzare al massimo il volume dello stereo, indipendentemente dall'orario
La storia di Guilty Gear X prende le mosse poco dopo il finale del primo gioco. Dopo la morte di Justice i Gear (armi biologiche ricavate da combinazioni di scienza e magia) ribelli si sono disattivati completamente, ma di recente le voci dell'esistenza di uno di essi, con una propria volontà, ha spaventato tanto i vari governi da mettere sulla sua testa una taglia notevole. L'evento attira un gran numero di combattenti sulle tracce del Gear, tra i quali facce note come il cacciatore di taglie Sol Badguy (che in realtà é il prototipo originale da cui é stato in seguito ricavato Justice e la produzione in serie dei Gear), il rivale Ky Kiske e altri personaggi le cui motivazioni personali vanno dal serio al faceto
La prima impressione su Guilty Gear X é letteralmente devastante per la retina, dato che il gioco si presenta completamente in alta risoluzione offrendo quello che può essere definito, senza timore di smentita, lo stato dell'arte della grafica bitmap del momento. Alla Arc System hanno svolto un lavoro impressionante anche a livello di design abbinando una caratterizzazione dei personaggi chiaramente discendente dal modus operandi della SNK con un uso intensivo dell'hardware del Dreamcast. I risultati si traducono in tonnellate di animazioni di apertura e chiusura degli incontri e in un set di mosse molto diversificato che rende ogni combattente riconoscibile per uno stile personale e dotato di un proprio carisma. I fondali non sfigurano affatto rispetto agli sprite, anche se a livello concettuale rimangono più evocativi i migliori di Capcom vs SNK e di King of Fighters 99 Evolution
Sulle animazioni é intercorso un dibattito di una certa proporzione visto che molti le ritengono un passo indietro rispetto a quelle della saga di Street Fighter 3. Da parte nostra possiamo dire che pur non descrivendo movimenti completi, Guilty Gear X risulta più convincente del collega della Capcom, questo perché le animazioni di quest'ultimo tendono a dare spesso un'idea di lentezza quasi da moviola senza contare il fatto che si passa rapidamente dalle tonnellate di animazioni statiche di Helena ai due frame di Yun... A fianco della grafica un altro aspetto fa letteralmente a pugni (tanto per restare in tema...) per riuscire ad apparire in primo piano: é l'incredibile colonna sonora, composta da musiche hard rock con chiare reminiscenze della saga di Thunderforce e con punte di Castlevania. Neanche il primo Guilty Gear scherzava sul fronte delle musiche (sono presenti anche alcuni remix della colonna sonora del primo tra l'altro), ma mai come in questo caso si é portati ad alzare al massimo il volume dello stereo, indipendentemente dall'orario
Guilty Gear X
Guilty Gear X
Guilty Gear X è in grado di stupire non solo i fan dei picchiaduro, ma anche gli altri giocatori grazie ad una realizzazione tecnica che lo pone come stato dell'arte della grafica bitmap. Si tratta di un gioco non immediatissimo, ma che possiede una notevole profondità a livello tattico, tanto che arrivare a giocare a discreti livelli è una vera e propria soddisfazione. Con questo titolo la Arc System può finalmente ambire ad entrare nella storia dei picchiaduro, obbiettivo che gli era sfuggito con il primo Guilty Gear. Grossi complimenti vanno anche ai producer della Sammy per aver reclutato un gruppo di talenti simile!