Guitar Freaks
di
Redazione Gamesurf
Probabilmente nessuno avrebbe puntato una lira su questo tipo di giochi qualche anno fa. Se ancora ancora si poteva pensare ad un eventuale successo nel mercato dei coin op (puntualmente e clamorosamente arrivato), di certo non si pensava che la cosa avrebbe funzionato in versione casalinga. Invece, dopo un primo timido tentativo con la conversione di Beatmania, si é arrivati ad un successo clamoroso da registrare su scala planetaria. Certo, vuoi per il fatto che esistono solo le versioni d'importazione, vuoi per i costi elevati, il successo si é avuto soprattutto in Giappone. Ma se pensiamo che i controller per Dance Dance Revolution sono esauritissimi dappertutto, se sono usciti cinque remix di Beatmania, se adesso ci ritroviamo con una quasi istantanea conversione di Guitar freaks e con il probabile arrivo di Drum mania per PlayStation un motivo ci dovrà pur essere. Insomma, per farla breve, nei prossimi mesi arriveranno le versioni pal dei primi due BeMani e qualcosa vorrà pur dire. Ok, forse é solo perché il boss della Halifax é un appassionato di questi giochi, ma non penso voglia buttare via i suoi soldi..
Del gioco di cui mi appresto a parlare non é comunque, per il momento almeno, prevista una versione pal. Presumo che dovremo aspettare di vedere se DDR e Beat Mania avranno successo prima di sperare in altre conversioni
Guitar Freaks, com'é facilmente intuibile dal titolo, vi mette in mano una chitarra vera e propria (si fa per dire) con cui dovrete eseguire al meglio i pezzi proposti dal gioco. In che modo?
Dunque, innanzi tutto diamo uno sguardo al controller: fondamentalmente é una versione ridotta (lunga poco più di mezzo metro) e "plasticosa" di una chitarra elettrica. Non ci sono corde, ma tre tasti di colori differenti (rosso, giallo e blu) e una specie di plettro. Nella parte dove dovrebbero esserci i potenziometri ci sono i tasti select e start. Come funziona tutto ciò? Semplice: durante le partite, vi troverete davanti uno schermo su cui scorrono dal basso verso l'alto delle icone di differenti colori (uno per ogni tasto presente sul manico della chitarra). Quando questi segmenti colorati raggiungono la cima dello schermo e vanno a coincidere con una linea apposita dovete premere il tasto corrispondente e contemporaneamente agire sul plettro. E' un po' complicato da spiegare, ma in realtà é tutto molto semplice e intuitivo. E soprattutto, per quanto a qualcuno possa sembrare una ca**ata, é incredibilmente divertente. Ogni tanto di fianco ai segmenti colorati scorre un simbolo rappresentante la chitarra. Significa che contemporaneamente alla pressione sul plettro dovrete agitare la chitarra come dei metallari esaltati per ottenere un bonus. Ci penserà un sensore interno a registrare il cambiamento di posizione del controller
Del gioco di cui mi appresto a parlare non é comunque, per il momento almeno, prevista una versione pal. Presumo che dovremo aspettare di vedere se DDR e Beat Mania avranno successo prima di sperare in altre conversioni
Guitar Freaks, com'é facilmente intuibile dal titolo, vi mette in mano una chitarra vera e propria (si fa per dire) con cui dovrete eseguire al meglio i pezzi proposti dal gioco. In che modo?
Dunque, innanzi tutto diamo uno sguardo al controller: fondamentalmente é una versione ridotta (lunga poco più di mezzo metro) e "plasticosa" di una chitarra elettrica. Non ci sono corde, ma tre tasti di colori differenti (rosso, giallo e blu) e una specie di plettro. Nella parte dove dovrebbero esserci i potenziometri ci sono i tasti select e start. Come funziona tutto ciò? Semplice: durante le partite, vi troverete davanti uno schermo su cui scorrono dal basso verso l'alto delle icone di differenti colori (uno per ogni tasto presente sul manico della chitarra). Quando questi segmenti colorati raggiungono la cima dello schermo e vanno a coincidere con una linea apposita dovete premere il tasto corrispondente e contemporaneamente agire sul plettro. E' un po' complicato da spiegare, ma in realtà é tutto molto semplice e intuitivo. E soprattutto, per quanto a qualcuno possa sembrare una ca**ata, é incredibilmente divertente. Ogni tanto di fianco ai segmenti colorati scorre un simbolo rappresentante la chitarra. Significa che contemporaneamente alla pressione sul plettro dovrete agitare la chitarra come dei metallari esaltati per ottenere un bonus. Ci penserà un sensore interno a registrare il cambiamento di posizione del controller
Guitar Freaks
Guitar Freaks
Che dire...
Dal punto di vista grafico e sonoro c'è poco da dire: le musiche sono splendide e la grafica, per quanto accessoria possa essere, è notevolmente ben fatta. La giocabilità è ai massimi livelli, ci vuole solo un po' di pratica per fare la mano al controller. Le varie modalità, il gioco in doppio e la prospettiva dei data disk estendono la longevità del gioco in maniera paurosamente vicina a infinito. L'unico vero problema, ora come ora, è il prezzo. Un negozio vale l'altro, potrete trovare magari piccole variazioni, ma dovunque pagherete francamente troppo il (o i) controller. Resta da vedere se il gioco vale la candela. Per il sottoscritto si, per molti altri magari no. Comunque il miglior consiglio che vi posso dare è di aspettare un po'. In fondo, se gli altri BeMani funzionano, non vedo perché alla Halifax non possano in futuro importare ufficialmente anche questo gioco. E in quel caso i prezzi calerebbero sicuramente. Fate vobis.
Un'ultima riflessione di Scottiana memoria:
Io ne ho viste di cose che voi pcisti non potreste immaginare.
Uno di voi infiammato al largo della prima canzone.
E ho visto i raggi Soletta balenare vicino alla porta di casa mia.
E tutte queste cose andranno perdute, come i soldi del mio portafogli.
Halifax, è tempo di convertire.
Dal punto di vista grafico e sonoro c'è poco da dire: le musiche sono splendide e la grafica, per quanto accessoria possa essere, è notevolmente ben fatta. La giocabilità è ai massimi livelli, ci vuole solo un po' di pratica per fare la mano al controller. Le varie modalità, il gioco in doppio e la prospettiva dei data disk estendono la longevità del gioco in maniera paurosamente vicina a infinito. L'unico vero problema, ora come ora, è il prezzo. Un negozio vale l'altro, potrete trovare magari piccole variazioni, ma dovunque pagherete francamente troppo il (o i) controller. Resta da vedere se il gioco vale la candela. Per il sottoscritto si, per molti altri magari no. Comunque il miglior consiglio che vi posso dare è di aspettare un po'. In fondo, se gli altri BeMani funzionano, non vedo perché alla Halifax non possano in futuro importare ufficialmente anche questo gioco. E in quel caso i prezzi calerebbero sicuramente. Fate vobis.
Un'ultima riflessione di Scottiana memoria:
Io ne ho viste di cose che voi pcisti non potreste immaginare.
Uno di voi infiammato al largo della prima canzone.
E ho visto i raggi Soletta balenare vicino alla porta di casa mia.
E tutte queste cose andranno perdute, come i soldi del mio portafogli.
Halifax, è tempo di convertire.