Guitar Hero 2
di
Francesco Romagnoli
Un anno fa usciva il primo Guitar Hero su PS2. Un gioco capace di far scordare tutti gli orpelli e le meraviglie della next-gen, comparsa da qualche mese, ed in grado di offrire dosi di intrattenimento videoludico impareggiabile. Abbiamo utilizzato il termine "dosi" per sottolineare quanto accattivante fosse diventata la formula di gioco (ripresa da due giochi usciti in precedenza che il grande pubblico aveva semi-snobbato, "Amplitde" e "Frequency") grazie alla nuova componente hardware, la chitarra. Strumento che alzava notevolmente il prezzo del gioco ma che era più che ripagato dal divertimento che poi sprigionava, un divertimento che si rivelava una "droga" per gli appassionati di musica, strimpellatori in erba.
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Lasciatemi giocaaareeee, con la chitarra in manoooooo
Bene, dopo essersi presentato sotto l'albero di natale per la versione PS2, il seguito di Guitar Hero è giunto finalmente sulla console Next-Gen.
Ne è valsa la pena aspettare? Per scoprirlo analizziamo a fondo cosa offre in più questa nuova versione, non prima di aver spiegato in poche righe come funziona il concepì di questo gioco, per chi ancora non avesse avuto modo di provarlo. In pratica si tratta di simulare l'utilizzo di una chitarra. Abbiamo quindi cinque tasti sul manico dove si poseranno le dita a simulare l'accordo e la cosiddetta "pennata", una levetta che si spinge su e giù e che simula il passaggio del plettro sulle corde. Su schermo scorre una sorta di pentagramma (ovviamente semplificato) con indicata la sequenza dei tasti da premere. Una volta che questi scorrono sul vostro cursore dovrete dare la "pennata" per far si di suonare la nota. Ovviamente il suono è precalcolato, ed è ovvio che suonare la chitarra è ben più complesso di quanto non venga esposto qui, però, anche se alla larga, il concetto rimane quello. Dove sta quindi il bello? Beh, se siete degli appassionati, ed avete sognato almeno una volta nella vostra vita di essere voi sul palco a rockeggiare al posto del chitarrista famoso, e avete cercato di imitarlo simulando il gesto della schitarrata....ora questo gesto verrà riempito con la vera presenza della chitarra (seppure giocattolo).
Ovviamente, trattandosi di un videogioco il tutto viene allestito con una struttura che abbia un capo ed una coda, quindi uno scopo. Anche se la trama è praticamente inesistente e i progressi sono rappresentati più da punteggi e superamento di prove che non da una storia vera e propria, a grandi linee voi impersonerete un'ambiziosa stella emergente, che dagli scalcinati scantinati della scuola locale si farà spazio sino a calcare il palco dei concerti nei grandi parchi.
Per far carriera non bisognerà far altro che suonare le varie canzoni, completarle almeno con un livello di sufficienza per sbloccare il livello ed i brani successivi.
Se avete un minimo di dimestichezza il livello facile si rivelerà una bazzecola, ma già dal medio o difficile la sfida comincia a farsi parecchio interessante, soprattutto se, da veri virtuosi, non vi accontenterete di giungere alla fine della prestazione con il numero massimo di errori concessi ma vorrete esibirvi in una performance perfetta (o almeno quasi).
Il livello estremo, soprattutto nei brani più complessi, comincia a diventare una sfida per provetti chitarristi e l'impegno necessario diventa tale che diventa quasi lecito chiedersi se tutto quest'impegno non fosse meglio re-indirizzarlo a cercare di imparare di suonare una chitarra vera.
Comunque per chi non demorde ecco che giunge in aiuto la prima delle novità di questo secondo capitolo: ovvero la possibilità di allenarsi e fare pratica, selezionando non solo la velocità d'esecuzione (potendo così rallentare anche notevolmente il metronomo virtuale, per poter carpire meglio i passaggi più ostici) ma anche le singole strofe o assoli da riprodurre, in modo tale da concentrarsi su singoli passaggi e non dover ripetere ogni volta la canzone da capo per esercitarsi su di un arpeggio che magari riguarda una piccola manciata di note.
Chi ha avuto a che fare con uno spartito almeno una volta nella vita sa a cosa mi riferisco, ma anche chi non ha mai riconosciuto un do da un sol si accorgerà presto dell'utilità di quest'opzione.
La seconda novità introdotta dal nuovo capitolo è la possibilità di imbracciare il basso o la seconda chitarra nei duetti con un amico o durante l'allenamento.
Il poter strimpellare anche le linee di basso raddoppia quasi il divertimento, ma a questo punto sopraggiunge un rammarico: nella modalità carriera o anche solo nell'avvio veloce, dove si siglano i punteggi, non è possibile suonare queste parti. Solo se si gioca in cooperativa o se ci si allena. Questa cosa lascia un po' basiti...in fondo cosa costava inserire questa struttura all'interno della modalità carriera? Magari non avrebbe raddoppiato la longevità, ma sicuramente l'avrebbe aumentata di molto.
Le aggiunte next-gen
Per fortuna che ci pensano le esclusive di questa versione 360 ad aggiungere un tassello in quanto al parametro della durata. Innanzitutto il maggior numero di canzoni che vede quindi quelle aggiunte come esclusive di questa versione, e questo già da solo rappresenta un motivo non da poco per aver atteso quest'edizione.
Tra i brani esclusivi introdotti ce ne sono di famosi, non si tratta quindi assolutamente di rincalzi, anzi il contrario: alcuni tra questi brani meritano ben di più di buona parte di tutti gli altri già presenti in scaletta. Prendiamo "Hush" dei Deep Purple o "The Trooper" degli Iron Maiden, o ancora "Life Wasted" dei Pearl Jam....per non parlare di "Dead!" dei My Chemical Romance, brano dalla portata storica nettamente meno importante ma che potrà far la gioia di chi segue la scena contemporanea (poco supportata in quest'episodio, a dir la verità).
La lista completa dei brani la trovate nel box, e come vedrete ce n'è di tutti i gusti, anche se il genere tende molto all'hard-rock rispetto a quanto visto nel primo capitolo forse un pelo più variegato.
Sempre a proposito di canzoni, pare che tramite il marketplace verrà fornita la notevole opportunità di scaricare nuovi brani, anche se le voci parlano al momento principalmente delle canzoni presenti sul primo capitolo, e poco è stato detto sulla possibilità di proporre brani inediti, anche se ovviamente la speranza è quella.
Rimaniamo in attesa anche per quanto riguarda la possibilità di sfruttare il Live per le sfide on-line e per le partite in cooperativa. Questa componente, promessa da RedOctane, sarebbe in grado da sola di prolungare enormemente il divertimento.
Una feature che invece è già possibile "sfruttare" è quella delle classifiche on-line che, insieme agli obiettivi della gamerscore, forniscono il vero incentivo a migliorarsi in continuazione, cercando nelle sfide con gli amici lo stimolo per il perfezionamento delle proprie doti da Steve Vai.
Le aggiunte in quanto a comparto tecnico invece sono piuttosto povere: la grafica rimane quella stilosa ma al contempo "cartonata" degli episodi per PS2. C'è giusto qualche effetto fatto meglio in quanto ad illuminazione e poco altro. C'è chi spesso sottolinea questo aspetto. A nostro avviso è difficile additare una simile accusa ad un gioco di questo tipo, dove la componente grafica può benissimo passare in secondo piano. Magari si poteva farcire il tutto con trama o con scene di collegamento tra una fase e l'altra, ma per quanto riguarda l'in-game, dove abbiamo uno spartito che scorre velocemente a cui prestare attenzione, il resto ci sembra più futile che altro.
E' chiaro: tanto meglio viene curato il comparto grafico, più si ha piacere. Ma se questo deve andare a scapito delle risorse utilizzate per introdurre nuovi brani (e sappiamo quanto costino i diritti oggigiorno) o per perfezionare il gameplay, beh davvero non ce la sentiamo di puntare il dito su questo aspetto.
Torniamo quindi al nostro interrogativo principale: valeva la pena attendere la versione per 360. Beh, al momento, viste come stanno le cose, pare proprio di sì. Le canzoni esclusive da sole rappresentano un incentivo non da poco, per non parlare degli obiettivi gamerscore (che in questo gioco acquisiscono un'importanza ed uno stimolo effettivo) e delle classifiche ondine con le quali confrontarsi.
Mancano ancora all'appello la possibilità di sfidarsi (o cooperare) tramite Live e di scaricare nuove canzoni, ma sono promesse che ci aspettiamo vengano mantenute il prima possibile dagli sviluppatori. Guardando al futuro bisognerà pensare anche su come si comporterà la PS3. Qualche annuncio parla di altrettanti contenuti esclusivi, allora l'indecisione potrebbe prendere il sopravvento. Purtroppo è il prezzo da pagare per la console-war: invece di accomunare le risorse si combatte sulle esclusive, speculando sull'interesse e la passione degli utenti.
Per ora non vale la pena arrovellarsi. Molto meglio gettarsi senza remore sull'acquisto di quest'ottimo prodotto per poter divertirsi e rockeggiare a più non posso.
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Lasciatemi giocaaareeee, con la chitarra in manoooooo
Bene, dopo essersi presentato sotto l'albero di natale per la versione PS2, il seguito di Guitar Hero è giunto finalmente sulla console Next-Gen.
Ne è valsa la pena aspettare? Per scoprirlo analizziamo a fondo cosa offre in più questa nuova versione, non prima di aver spiegato in poche righe come funziona il concepì di questo gioco, per chi ancora non avesse avuto modo di provarlo. In pratica si tratta di simulare l'utilizzo di una chitarra. Abbiamo quindi cinque tasti sul manico dove si poseranno le dita a simulare l'accordo e la cosiddetta "pennata", una levetta che si spinge su e giù e che simula il passaggio del plettro sulle corde. Su schermo scorre una sorta di pentagramma (ovviamente semplificato) con indicata la sequenza dei tasti da premere. Una volta che questi scorrono sul vostro cursore dovrete dare la "pennata" per far si di suonare la nota. Ovviamente il suono è precalcolato, ed è ovvio che suonare la chitarra è ben più complesso di quanto non venga esposto qui, però, anche se alla larga, il concetto rimane quello. Dove sta quindi il bello? Beh, se siete degli appassionati, ed avete sognato almeno una volta nella vostra vita di essere voi sul palco a rockeggiare al posto del chitarrista famoso, e avete cercato di imitarlo simulando il gesto della schitarrata....ora questo gesto verrà riempito con la vera presenza della chitarra (seppure giocattolo).
Ovviamente, trattandosi di un videogioco il tutto viene allestito con una struttura che abbia un capo ed una coda, quindi uno scopo. Anche se la trama è praticamente inesistente e i progressi sono rappresentati più da punteggi e superamento di prove che non da una storia vera e propria, a grandi linee voi impersonerete un'ambiziosa stella emergente, che dagli scalcinati scantinati della scuola locale si farà spazio sino a calcare il palco dei concerti nei grandi parchi.
Per far carriera non bisognerà far altro che suonare le varie canzoni, completarle almeno con un livello di sufficienza per sbloccare il livello ed i brani successivi.
Se avete un minimo di dimestichezza il livello facile si rivelerà una bazzecola, ma già dal medio o difficile la sfida comincia a farsi parecchio interessante, soprattutto se, da veri virtuosi, non vi accontenterete di giungere alla fine della prestazione con il numero massimo di errori concessi ma vorrete esibirvi in una performance perfetta (o almeno quasi).
Il livello estremo, soprattutto nei brani più complessi, comincia a diventare una sfida per provetti chitarristi e l'impegno necessario diventa tale che diventa quasi lecito chiedersi se tutto quest'impegno non fosse meglio re-indirizzarlo a cercare di imparare di suonare una chitarra vera.
Comunque per chi non demorde ecco che giunge in aiuto la prima delle novità di questo secondo capitolo: ovvero la possibilità di allenarsi e fare pratica, selezionando non solo la velocità d'esecuzione (potendo così rallentare anche notevolmente il metronomo virtuale, per poter carpire meglio i passaggi più ostici) ma anche le singole strofe o assoli da riprodurre, in modo tale da concentrarsi su singoli passaggi e non dover ripetere ogni volta la canzone da capo per esercitarsi su di un arpeggio che magari riguarda una piccola manciata di note.
Chi ha avuto a che fare con uno spartito almeno una volta nella vita sa a cosa mi riferisco, ma anche chi non ha mai riconosciuto un do da un sol si accorgerà presto dell'utilità di quest'opzione.
La seconda novità introdotta dal nuovo capitolo è la possibilità di imbracciare il basso o la seconda chitarra nei duetti con un amico o durante l'allenamento.
Il poter strimpellare anche le linee di basso raddoppia quasi il divertimento, ma a questo punto sopraggiunge un rammarico: nella modalità carriera o anche solo nell'avvio veloce, dove si siglano i punteggi, non è possibile suonare queste parti. Solo se si gioca in cooperativa o se ci si allena. Questa cosa lascia un po' basiti...in fondo cosa costava inserire questa struttura all'interno della modalità carriera? Magari non avrebbe raddoppiato la longevità, ma sicuramente l'avrebbe aumentata di molto.
Le aggiunte next-gen
Per fortuna che ci pensano le esclusive di questa versione 360 ad aggiungere un tassello in quanto al parametro della durata. Innanzitutto il maggior numero di canzoni che vede quindi quelle aggiunte come esclusive di questa versione, e questo già da solo rappresenta un motivo non da poco per aver atteso quest'edizione.
Tra i brani esclusivi introdotti ce ne sono di famosi, non si tratta quindi assolutamente di rincalzi, anzi il contrario: alcuni tra questi brani meritano ben di più di buona parte di tutti gli altri già presenti in scaletta. Prendiamo "Hush" dei Deep Purple o "The Trooper" degli Iron Maiden, o ancora "Life Wasted" dei Pearl Jam....per non parlare di "Dead!" dei My Chemical Romance, brano dalla portata storica nettamente meno importante ma che potrà far la gioia di chi segue la scena contemporanea (poco supportata in quest'episodio, a dir la verità).
La lista completa dei brani la trovate nel box, e come vedrete ce n'è di tutti i gusti, anche se il genere tende molto all'hard-rock rispetto a quanto visto nel primo capitolo forse un pelo più variegato.
Sempre a proposito di canzoni, pare che tramite il marketplace verrà fornita la notevole opportunità di scaricare nuovi brani, anche se le voci parlano al momento principalmente delle canzoni presenti sul primo capitolo, e poco è stato detto sulla possibilità di proporre brani inediti, anche se ovviamente la speranza è quella.
Rimaniamo in attesa anche per quanto riguarda la possibilità di sfruttare il Live per le sfide on-line e per le partite in cooperativa. Questa componente, promessa da RedOctane, sarebbe in grado da sola di prolungare enormemente il divertimento.
Una feature che invece è già possibile "sfruttare" è quella delle classifiche on-line che, insieme agli obiettivi della gamerscore, forniscono il vero incentivo a migliorarsi in continuazione, cercando nelle sfide con gli amici lo stimolo per il perfezionamento delle proprie doti da Steve Vai.
Le aggiunte in quanto a comparto tecnico invece sono piuttosto povere: la grafica rimane quella stilosa ma al contempo "cartonata" degli episodi per PS2. C'è giusto qualche effetto fatto meglio in quanto ad illuminazione e poco altro. C'è chi spesso sottolinea questo aspetto. A nostro avviso è difficile additare una simile accusa ad un gioco di questo tipo, dove la componente grafica può benissimo passare in secondo piano. Magari si poteva farcire il tutto con trama o con scene di collegamento tra una fase e l'altra, ma per quanto riguarda l'in-game, dove abbiamo uno spartito che scorre velocemente a cui prestare attenzione, il resto ci sembra più futile che altro.
E' chiaro: tanto meglio viene curato il comparto grafico, più si ha piacere. Ma se questo deve andare a scapito delle risorse utilizzate per introdurre nuovi brani (e sappiamo quanto costino i diritti oggigiorno) o per perfezionare il gameplay, beh davvero non ce la sentiamo di puntare il dito su questo aspetto.
Torniamo quindi al nostro interrogativo principale: valeva la pena attendere la versione per 360. Beh, al momento, viste come stanno le cose, pare proprio di sì. Le canzoni esclusive da sole rappresentano un incentivo non da poco, per non parlare degli obiettivi gamerscore (che in questo gioco acquisiscono un'importanza ed uno stimolo effettivo) e delle classifiche ondine con le quali confrontarsi.
Mancano ancora all'appello la possibilità di sfidarsi (o cooperare) tramite Live e di scaricare nuove canzoni, ma sono promesse che ci aspettiamo vengano mantenute il prima possibile dagli sviluppatori. Guardando al futuro bisognerà pensare anche su come si comporterà la PS3. Qualche annuncio parla di altrettanti contenuti esclusivi, allora l'indecisione potrebbe prendere il sopravvento. Purtroppo è il prezzo da pagare per la console-war: invece di accomunare le risorse si combatte sulle esclusive, speculando sull'interesse e la passione degli utenti.
Per ora non vale la pena arrovellarsi. Molto meglio gettarsi senza remore sull'acquisto di quest'ottimo prodotto per poter divertirsi e rockeggiare a più non posso.
Guitar Hero 2
9
Voto
Redazione
Guitar Hero 2
Ci aspettavamo una semplice trasposizione del successo ottenuto su PS2 su 360, con qualche brano in esclusiva come aggiunta per rendere più accattivante la confezione. Quello che invece offre questa versione next-gen, anche se possono sembrare contenuti banali, in realtà sono caratteristiche aggiuntive che danno stimoli ed incentivi particolari per prolungare il divertimento offerto dal gameplay unico per molto più tempo di quanto non riuscissero le versioni old-gen. Le classifiche on-line e gli achievements da soli rappresentano una sfida non da poco, se poi verranno mantenute le promesse per quanto riguarda le sfide sul LIVE ed i contenuti scaricabili dal marketplace...beh, diventa davvero un'acquisto obbligato per gli appassionati del genere dei giochi musicali.