Guitar Hero III

di Francesco Romagnoli
A quanto pare anche la fetta di mercato riguardante i rythm game si fa sempre più larga ed appetitosa. Non si spiegherebbero altrimenti i grossi movimenti tra le software house.
Così é successo che Activision ha comprato Red Octane, il produttore dei primi Guitar Hero. Harmonix invece, che ne é stato lo sviluppatore, é andato a sistemarsi sotto l'ala sempre più estesa e protettiva dell'Electronic Arts, e svilupperà per quest'ultima il titolo “Rock Band” che promette di inserirsi di prepotenza nel settore, coprendo ad ampio spettro questo genere, proponendo cioé un gioco in cui cimentarsi con chitarra, batteria, basso e persino voce (mediante apposito microfono).
Red Octane invece prosegue indefessa con il proporre il nuovo episodio della saga di Guitar Hero, il numero 3, concentrandosi unicamente sulla chitarra.


Riguardo la scelta della “specializzazione” su di un unico strumento é presto per dibattere. Bisognerà aspettare l'arrivo del diretto “concorrente” e giudicare di conseguenza la qualità.
Di certo invece c'é che Guitar Hero é sicuramente un brand ben affermato e molto apprezzato. Ciò non toglie che anche i più fedeli sostenitori possano avanzare qualche pretesa in quanto ad innovazione. Questo terzo capitolo propone dunque qualcosa di grosso?
Vediamo un po'. Gli sviluppatori non hanno dormito sugli allori, e non si sono limitati ad aggiornare solamente la tracklist. Hanno invece approfondito soprattutto quella parte che, a dir la verità, ci si aspettava meglio organizzata già dall'episodio scorso, almeno su 360.
Stiamo parlando della modalità multyplayer.
Questa si é allargata in due principali direzioni. Prima di tutto in quanto a connettività: ora infatti é possibile giocare assieme agli amici connessi on-line, riuscendo pertanto a superare il limite oneroso di dover possedere 2 chitarre (o del dover invitare a giocare un amico che già la possedesse).
Il lavoro svolto per ottimizzare questa modalità ed evitare i problemi che l'avrebbero resa in giocabile é di tutto rispetto: non é presente alcun lag, e le sessioni si presentano sempre diverte nti, sia in co-operativa che in modalità battaglia.Tutti quindi sul LIVE a suonare assieme ad un compagno un brano famoso, dividendosi il ruolo di chitarrista e di bassista. Per quanto riguarda la cooperativa, é stata aggiunta anche la modalità carriera. Purtroppo però non é affrontabile assieme ad un amico tramite il Live, ma solamente tramite uno split-screen svolto sulla stessa console. Un peccato anche perché vi sono alcuni brani eseguibili solo in questa modalità (alcuni di questi tra l'altro tra i più interessanti della tracklist).

Il gioco si é quindi evoluto molto in questa direzione, ma anche in quella riguardante le battaglie, creando un concept di sfide che non si basa più solamente sul punteggio massimo conseguito, ma che aumenta l'interattività tra i due sfidanti.
Come? Dando la possibilità ad ognuno di guadagnare una sorta di bonus di vario tipo da poter utilizzare a proprio vantaggio, o meglio, a svantaggio dell'avversario.
Prendiamo ad esempio la “Broken String”: attivandola contro l'avversario gli andremo a rompere (virtualmente) una corda della chitarra che questi non potrà utilizzare nell'esecuzione del brano sino a quando non la avrà riparata spingendo più volte il tasto corrispondente.
Altrimenti abbiamo la possibilità di aumentare la difficoltà della canzone, di aumentare il numero di tasti da suonare, di aumentare la velocità a cui scorre lo “spartito” (sempre dell'avversario ovviamente) o ancora invertire da destra a sinistra la disposizione dei tasti.
Questi ed altri ancora i potenziamenti che si renderanno disponibili in questa modalità che promette di diventare gettonatissima tra i fan della serie, smaniosi di mostrare la propria abilità non solo tramite le leader boards.


Questo per quanto riguarda il multyplayer, ma quali novità ci riserva il gioco in singolo?
Purtroppo non sembra si sia lavorato con altrettanta solerzia su questo piano.
Infatti, l'unica novità di rilievo é quella concernente l'introduzione delle così dette “Boss Battle”. In pratica, ci saranno dei brani particolari che non affronteremo nella modalità tradizionale, ma che ci vedranno invece opposti a delle vere e proprie leggende del rock.
Non si tratta altro quindi che affrontare delle sfide contro l'intelligenza artificiale che “battaglierà” contro la nostra performance, interagendo tramite dei preset impostati in base alla difficoltà prescelta.
I boss non sono poi molti, tre, a dimostrazione forse che nemmeno gli sviluppatori hanno creduto più di tanto in questa aggiunta. Si tratta comunque di Slash, il famoso ex-chitarrista dei Guns'n'Roses, Tom Morello, attuale chitarrista degli Audioslave ed “ex” dei Rage Against The Machine più un terzo personaggio quasi mitologico, dal design fantasioso..
La loro trasposizione é abbastanza fedele, anche se ovviamente ricalca il design tipico di Guitar Hero, con i personaggi proposti in una veste a tratti caricaturale.
A proposito di veste grafica, l'atteso passo avanti c'é stato: non siamo più in piena old-gen, come il vecchio episodio. Si notano invece un netto miglioramento delle texture, un miglior sfruttamento degli effetti di luce e delle profondità.

Lo stile però rimane, come anticipato, sempre quello, e chi si aspetta qualcosa per cui stupirsi, rimarrà certamente deluso, visto il perdurante numero basso di poligoni e più in generale un effetto scenico che non fa certo gridare al miracolo. Per quanto ci riguarda ci troviamo in bilico tra la condanna di questa scelta e tra l'altrettanto legittima ammissione che tanta grafica potrebbe risultare sprecata quando si deve seguire principalmente uno spartito che scorre rapidamente, su di un gioco dove, per ovvi motivi, la parte del leone la fa il suono.
L' audio appunto sembra presentare una qualità sempre migliore. Ora il numero di brani originali é aumentato ed eguaglia quello dei brani proposti tramite cover. Queste ultime tra l'altro presentano sempre un'ottima fattura, a tal punto da rivelarsi spesso indistinguibili dall'originale.
Sembra che anche le opzioni di downloading verranno maggiormente sfruttate, non come accaduto sul secondo capitolo in cui si é andati a proporre i brani del primo Guitar Hero a prezzi da aguzzini, bensì offrendo contenuti scaricabili maggiormente personalizzabili e dal costo più contenuto.
Vedremo se le promesse verranno mantenute.

Ora che abbiamo “spolpato” questo terzo episodio, torniamo a segnalare il rammarico per la mancanza sul versante della carriera, dove ad esempio ci aspettavamo venissero inserite anche le sequenze di basso, disponibili anche nello scorso capitolo solamente nella modalità pratica.
Un aggiunta che continua a sembrarci non impegnativa e che molto potrebbe aggiungere alla longevità del titolo, che invece viene sistematicamente snobbata.
Questo ed altri particolari mostrano che, se da un lato si é cercato di pensare a qualcosa che si dimostrasse innovativo, e che desse una motivazione in più per l'acquisto, oltre alla nuova tracklist, per chi già possedeva il precedente capitolo, dall'altro non ci si é spinti più di tanto nella cura ed approfondimento di certi aspetti.
Forse per paura di stravolgere un brand che si é dimostrato funzionare molto bene così com'é o forse semplicemente perché non si é sentita ancora l'esigenza di osare e provare a stupire, gli sviluppatori ci han messo di fronte ad un prodotto non certo rivoluzionario, ma non per questo meno attraente per chi non resiste dall'imbracciare la chitarra con i tasti colorati per suonare i nuovi brani a disposizione.
Visto il periodo ci manca solo forse una versione elettrica di Jingle Bells, ma nonostante questo siamo sicuri che anche quest'anno la lunga scatola marchiata Activision farà la sua comparsa sotto parecchi alberi di natale.