Gundam Seed

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Uno sguardo all'aspetto tecnico.

Il team di sviluppo della Bandai ha lavorato a fondo per presentare un prodotto all'altezza della serie animata. Gundam Seed si presenta al pubblico con un risultato discreto, frutto di un lavoro che nell'ambiente nipponico ha trovato notevoli consensi. Grazie all'uso sapiente di una grafica che unisce fondali in 3D a componenti tipici dei classici videogame bidimensionali, Gundam Seed gode di un dettaglio decisamente sopra la media.
I personaggi principali usufruiscono infatti di un numero discreto di poligoni e di texture piuttosto ricche nonché ben strutturate. In tal senso da rimarcare sia le ottime scelte cromatiche dei vari mech che l'ottimo accostamento degli sfondi sempre decisamente a tema nonché suggestivi. Di discreta fattura anche la velocità generale dell'intero gioco, con un framerate mai al di sotto dei canonici 30 FPS. Ad impreziosire il comparto grafico ci pensano infine le numerose animazioni ispirate alla serie originale (ed inserite al termine di ogni stage) oltre che le splendide sequenze in FMV estratte direttamente dal DVD dell'anime.
Tra gli aspetti positivi il sistema di controllo merita un capitolo a parte.

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Grazie ad un sapiente lavoro in fase di programmazione, il team di sviluppo è stato capace di realizzare un sistema di controllo tale da permettere un rapido apprendimento degli elementi più importanti del gioco, lasciando anche in un secondo momento l'acquisizione delle tecniche di attacco più particolari. In tal senso va segnalata la presenza di una notevole varietà di mosse, da utilizzare in particolare durante i combattimenti corpo a corpo, la vera essenza per un titolo ispirato al mobile suite della Sunrise. In senso negativo va purtroppo segnalata la presenza di una curva di longevità ridotta ai minimi termini. Sono infatti sufficienti poco più di due ore di gioco per completare lo story mode, fattore in parte mitigato dalla presenza di una modalià versus ( molto simile ai classici beat em up in 2D) disponibile successivamente.Ottimo il sonoro ( ispirato alla serie originale) così come il mech design realizzato per l'occasione dal mago della Bandai Kohei Yoneyama.

Considerando la mancanza cronica di shoot'em up di un certo livello Gundam Seed potrebbe rappresentare, specialmente per i fans del mobile suite bianco, una simpatica variante al tema. Dotato di una grafica decisamente gradevole e di un sistema di controllo piuttosto intuitivo, l'ultima fatica targata Bandai è infatti in grado di garantire una buona dose di divertimento. Una curva di vita decisamente ridotta (parliamo di circa due ore di gioco per portare a termine lo story mode) e la mancanza di modalità aggiuntive di spessore ne limitano drasticamente il giudizio finale. Se si considerano inoltre la quasi certa mancanza di una conversione per il mercato europeo, Gundam Seed potrebbe infatti rappresentare una spesa troppo elevata per l'effettivo valore del gioco.

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Gundam Seed
5

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Redazione

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Gundam Seed

Considerando la mancanza cronica di shot em up di un certo livello Gundam Seed potrebbe rappresentare, specialmente per i fans del mobile suite bianco, una simpatica variante al tema. Dotato di una grafica decisamente gradevole e di un sistema di controllo piuttosto intuitivo, l'ultima fatica targata Bandai è infatti in grado di garantire una buona dose di divertimento. Una curva di vita decisamente ridotta (parliamo di circa due ore di gioco per portare a termine lo story mode) e la mancanza di modalità aggiuntive di spessore ne limitano drasticamente il giudizio finale. Se si considerano inoltre la quasi certa mancanza di una conversione per il mercato europeo, Gundam Seed potrebbe infatti rappresentare una spesa troppo elevata per l'effettivo valore del gioco.

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