Gundam Versus
I giochi dedicati al brand Gundam sono sempre stati particolarmente cari a Bandai Namco. Lo dimostrano le molteplici offerte sbarcate sul mercato dal 2001 ad oggi, che hanno permesso agli appassionati di gustarsi diverse tipologie di gameplay, purtroppo però asserviti (per contesto) a ogni singola serie in onda al momento dell’uscita.
La serie di titoli è risultata così prolifica, soprattutto nel mercato dei cabinati nipponici, da invogliare la stessa Bandai a sviluppare un titolo completamente rivolto verso il multigiocatore. È proprio durante il Tokyo Game Show del 2016 che la società ha annunciato Gundam Versus, nuova reinterpretazione del franchise che riesce inoltre a debuttare con forza prorompente sugli scaffali occidentali. Riuscirà nel suo intento?
Mena il tuo Colpo più Duro
L’aspetto che salta subito all’occhio avvicinandosi al tutorial del gioco è che il medesimo, all’atto pratico, offre una lista di gundam utilizzabili lunghissima (quasi cento unità) che possono darsi battaglia all’interno di arene relativamente circoscritte a suon di missili e metallo tonante.
In quanto action in terza persona, soprattutto in relazione con quanto scritto sopra, il focus del gioco si concentra sull’offrire una serie di modalità da giocare online contro altre persone, a discapito di quella in singolo che praticamente risulta del tutto assente (o quasi). A tutti gli effetti, spulciando il menù di gioco, il giocatore ha la possibilità di giocare offline solamente tre modalità: Battaglia Prova, Battaglia Libera e Battaglia Finale.
Scoprirete ben presto che quest’ultime attireranno la vostra attenzione per pochissimo tempo, lasciando invece spazio agli incontri online che saranno (purtroppo per il gioco) l’unica offerta succulenta da giocare. In battaglie devastanti da disputare da soli, o al fianco di due o più compagni, il nostro gundam sfreccerà nei cieli della mappa designata sfruttando una configurazione comandi praticamente standard per il genere proposto.
Tra schivate, combo, manovre difensive e attacchi Striker, dove sarà possibile evocare un compagno per farlo colpire all’unisono con noi, il nostro gundam si destreggia nell’arena in lotte frenetiche sfruttando una rosa di attacchi a distanza o in mischia, godendo anche i particolari potenziamenti temporanei che ne miglioreranno gli attacchi singoli corpo a corpo (con il Blazing Gear) oppure quelli a distanza (con il Lighting Gear).
Ogni Suit può contare su diverse caratteristiche che li rendono più o meno adatti ad alcune tipologie di combattimento, gestito per fare in modo di accontentare il diverso approccio di ogni giocatore. Ogni robot può contare anche su diversi piloti sbloccabili nella schermata di Sviluppo dedicata. Non mancano gli extra, più che altro relativi a titoli, icone giocatore, piloti secondari e unità Striker.
Il comparto online dell’opera si mostra affidabile, soprattutto nelle sessioni 2vs2 e 3vs3, regalando quindi un ottimo feedback ed eliminando noiosi eventi di lag. L’unica pecca è che purtroppo il gioco non offre alcun tipo di modalità cooperativa in split screen, motivo che quindi impedisce di condividere l’esperienza a casa propria con i propri amici.
Buona la Prima?
La qualità generale dell’opera, almeno per quanto riguarda il comparto tecnico, si intravede ad ogni singolo combattimento, dove appare scontato l’interesse di Bandai nel produrre un titolo non soltanto fedele al franchise per estetica, ma soprattutto capace di appassionare i fan di qualsivoglia estrazione con un buon numero di “chicche” visive da osservare durante il combattimento.
Grazie all’hardware della PlayStation 4 i poligoni dei gundam appaiono ben disegnati e persino le animazioni, nella loro interezza, seguono un piacevole realismo che ricorda persino le animazioni viste nell’anime omonimo. Peccato per gli scenari, diversamente poco dettagliati anche se ricchi di elementi distruttibili a corredo.
Fantastico invece il doppiaggio, con tutte le voci originali dell’anime legate a vecchi e nuovi personaggi legati al prodotto. Anche la colonna sonora pesca avidamente da una tracklist ricca di ricordi, regalando ai fan un piacevole feedback audiovisivo con persino qualche traccia presa dalle sigle di apertura originali.