Gunship!
di
IN DEPHT..
Per meglio valutare GUNSHIP! bisogna tenere a mente alcune dichiarazioni rese da Tim Goodlet, designer del gioco, che ha chiarito come il loro scopo sia stato quello di creare più che un simulatore vero e proprio un prodotto "accessibile", divertente sin da subito e con una curva di apprendimento notevolmente ridotta rispetto a LongBow 2. L'avionica risente di questa semplificazione e i 2 display multifunzione (MFD) raggiungono la sufficienza, ma non oltre, poiché la loro configurabilità é limitata e, forse, eccessivamente semplificata. Il radar, ad esempio, é settabile per 2 range di scansione e per le liste di puntamento (massimo 4 obiettivi) ma non regge neppure minimamente il confronto con il sofisticato sistema propostoci nel simulatore Jane's. Le differenze, invece, si fanno notare, qui in modo marcato, nel comportamento in volo degli elicotteri pilotabili e nella loro abilità a scovare ed eliminare le unità nemiche perché una volta individuate dovrete cercare di fare loro quello che loro farebbero a voi ;). Per il puntamento e la successiva fase di fuoco sono disponibili le reali modalità equipaggiate sui vari elicotteri, selezionabili sia dalla posizione di pilota sia da quella di copilota. Citiamo l'FCR, tool principale per il rilevamento delle unità a lunga distanza, il TADS, basato sull'acquisizione laser, LOBL e LOAL per il bersagli a terra, OPWIRE per l'HOT3 caricata a bordo del Tiger e l'IRFF, alla lettera, "l'infrarosso spara e dimentica". Tra le immagini qui disseminate ne troverete una dedicata al sistema di pre-armamento dell'elicottero. Si tratta di una fase da non sottovalutare in quanto un errata scelta dei missili portati in battaglia potrebbe favorire non poco le unità nemiche, ma con un po' di pratica il problema é facilmente superabile. Il modello di volo é quanto basta realistico, per Microprose, ed effettivamente il gioco offre un feeling che é difficile trovare altrove e che anche i più esperti non disgusteranno. Per i principianti, invece, la presenza di 3 livelli di difficoltà impostabili costituisce un'occasione unica per poter apprendere gradualmente la tecnica di volo e le varie strategie di attacco e difesa
Per meglio valutare GUNSHIP! bisogna tenere a mente alcune dichiarazioni rese da Tim Goodlet, designer del gioco, che ha chiarito come il loro scopo sia stato quello di creare più che un simulatore vero e proprio un prodotto "accessibile", divertente sin da subito e con una curva di apprendimento notevolmente ridotta rispetto a LongBow 2. L'avionica risente di questa semplificazione e i 2 display multifunzione (MFD) raggiungono la sufficienza, ma non oltre, poiché la loro configurabilità é limitata e, forse, eccessivamente semplificata. Il radar, ad esempio, é settabile per 2 range di scansione e per le liste di puntamento (massimo 4 obiettivi) ma non regge neppure minimamente il confronto con il sofisticato sistema propostoci nel simulatore Jane's. Le differenze, invece, si fanno notare, qui in modo marcato, nel comportamento in volo degli elicotteri pilotabili e nella loro abilità a scovare ed eliminare le unità nemiche perché una volta individuate dovrete cercare di fare loro quello che loro farebbero a voi ;). Per il puntamento e la successiva fase di fuoco sono disponibili le reali modalità equipaggiate sui vari elicotteri, selezionabili sia dalla posizione di pilota sia da quella di copilota. Citiamo l'FCR, tool principale per il rilevamento delle unità a lunga distanza, il TADS, basato sull'acquisizione laser, LOBL e LOAL per il bersagli a terra, OPWIRE per l'HOT3 caricata a bordo del Tiger e l'IRFF, alla lettera, "l'infrarosso spara e dimentica". Tra le immagini qui disseminate ne troverete una dedicata al sistema di pre-armamento dell'elicottero. Si tratta di una fase da non sottovalutare in quanto un errata scelta dei missili portati in battaglia potrebbe favorire non poco le unità nemiche, ma con un po' di pratica il problema é facilmente superabile. Il modello di volo é quanto basta realistico, per Microprose, ed effettivamente il gioco offre un feeling che é difficile trovare altrove e che anche i più esperti non disgusteranno. Per i principianti, invece, la presenza di 3 livelli di difficoltà impostabili costituisce un'occasione unica per poter apprendere gradualmente la tecnica di volo e le varie strategie di attacco e difesa