Half Life 2
di
Francesco Murgia
A circa un anno di distanza dall'uscita dell'omonimo titolo su PC, ecco che lo scienziato più celebre di tutto il mondo videoludico approda finalmente anche sulla console di casa Microsoft, regalando a tutti i videogiocatori armati di joypad, il sequel di uno sparatutto che ha fatto storia, consacrando ancora una volta, il successo del Dottor Freeman.
Dopo essere stato coinvolto nel terribile disastro di Black Mesa, dopo aver affrontato una terribile razza aliena dei "Combine" partita alla conquista del nostro pianeta Terra, ma sopratutto dopo essere riuscito a salvare la pelle dalle forze speciali che lo volevano morto per ragioni ancora parzialmente ignote, il nostro caro e vecchio Gordon viene richiamato in causa per la seconda volta, e così, piede di porco alla mano, ci trascinerà in un mondo a dir poco surreale, convertito ed "agghindato" per l'occasione, dal nuovo team interno di Valve Software.
Premettiamo da subito che questa versione messa a punto per Xbox si identifica come una conversione in tutto e per tutto di quanto già visto su PC, quindi, dimenticatevi livelli aggiuntivi o bonus di sorta. Come avveniva agli inizi del primo episodio, saremo chiamati in causa senza avere la minima idea di cosa stia succedendo, senza sapere nè il perchè, nè il come, trovandoci improvvisamente immersi in un'atmosfera opprimente che ci attanaglierà per tutta la durata della storia. Half Life 2 prende forma nei meandri di City 17, una sorta di città-ghetto in cui tutti i cittadini sono costretti a vivere sotto l'influenza di un monopolio mediatico comandato da Wallace Breen, ossia colui che firmò la resa della terra ai Combine, e che ben presto diventerà il nostro incubo, dal momento che appena scesi dal treno (riprendendo lo storico inizio di Half Life) ed in ogni angolo della città ci apparirà su ogni schermo che incroceremo (ce ne sono dappertutto)e le sue prediche ci satureranno presto le orecchie, dandoci la stessa cupa sensazione di oppressione a cui sono sottoposti i cittadini di City 17. Come se non bastasse, saremo sorvegliati a vista da decine di "poliziotti di quartiere" di cui pullulano le strade.
L'atmosfera ricreata da Valve riesce egregiamente nell'intento, costruendo attorno al giocatore una sorta di "prigione virtuale" nella quale si sente rinchiuso.
Senza aver ancora ben chiaro ciò che sta accadendo "realmente", ci ritroveremo a lottare infatti per la libertà, e ci ritroveremo presto a prendere parte alla lotta al fianco di un gruppo di ribelli organizzati, che vivono nascosti nei meandri di City 17, tra i quali vi saranno anche delle "vecchie conoscenze".
Durante il corso del gioco avremo a che fare infatti con diversi personaggi, i quali ci aiuteranno nella riuscita delle varie imprese che man mano dovremo compiere, e tra tutti spicca la bella Alyx, la quale sarà anche il primo segno di vita apparentemente "normale" che incontreremo, e che ci farà gentilmente da guida all'inizio dell'avventura, dandoci anche qualche informazione su ciò che sta accadendo.
Sebbene questa storyline possa risultare coinvolgente e ben congegnata è da rimarcare che quel senso di insicurezza e di "urgenza" provata nelle buie viscere di Black Mesa sono tutt'altra cosa, ponendo l'intreccio di questo secondo episodio un gradino al di sotto dell'esordio di Gordon Freeman. Anche la meccanica di gioco è rimasta pressochè invariata, e di conseguenza si porta dietro tutti i pregi e i difetti della controparte. Come ben tutti sanno, con l'avvento di Half Life è stata cambiata per la prima volta ed in maniera definitiva il modo di intendere lo sparatutto in soggettiva, ponendo di fronte al giocatore una valida alternativa al solito "spara a tutto ciò che si muove", dandogli modo di operare scelte e interazioni con altri personaggi che sarebbero poi andati concretamente ad influire sull'andamento del gioco. Con Half Life 2, la tradizione continua, infatti sebbene alla fin fine la direzione da prendere sarà solamente una, e pure obbligata, avremo la sensazione di poter andare ovunque, vista la vastità degli scenari e la struttura di essi davvero ben congeniata.
L'arsenale di cui saremo forniti sarà abbastanza vasto ed assortito, capace perlomeno di adattarsi a tutte le esigenze, infatti si va dall'ormai celebre piede di porco ad una insolita "pistola gravitazionale", un arma capace di sollevare e scagliare addosso al nemico tutti gli oggetti che ci capiteranno sotto tiro, dandoci una certa soddisfazione nel far fuori il nemico rispetto al classico proiettile. Inoltre vista la vastità di alcune sezioni di gioco, e per far fronte ad una necessità di velocità di movimento, ci capiterà di avere a che fare con dei mezzi a dir poco bizzarri, che ci saranno indispensabili per raggiungere determinate zone o superare degli ostacoli, come una sorta di hovercraft arruginito ed una dune buggy altrettanto arruginita, tutti mezzi che risulteranno particolarmente divertenti da guidare.
Dal momento che ci troviamo di fronte ad un titolo per console, non avremo a che fare con programmi e connessioni ad internet per poter attivare il gioco, e questo lo possiamo considerare come un vero e proprio pregio di questa conversione, visto ed appurato che Steam (il programma per attivare in titolo online), si è rivelato un vero e proprio chiodo, creando diversi disagi a giocatori che si son trovati a dover fare i conti con una sorta di monopolio mediatico (simile a quello di Wallace Breen) al quale bisognava connettersi per attivare persino la modalità sigle player, e come se non bastasse, il tutto risultava un'operazione a dir poco impegnativa, dal momento che il servizio nei primi tempi non era ottimizzato e alle volte si rischiava di dover pagare ore ed ore di connessione con tanto di imprecazioni da parte di tutti i poveri utenti che non possedevano una linea veloce, e che si son trovati a dover spendere ulteriori quattrini oltre a quelli spesi per acquistare profumatamente il gioco. Fortunatamente, per tutti i possessori di Xbox la vita come abbiamo detto sarà molto più semplice, ci basterà infatti inserire il disco di gioco per dimenticare tutti questi problemi ed esser pronti ad assaporare l'avventura senza altri pensieri per la testa; quando si dice il bello delle console.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico del titolo, fin dalle prime sessioni di gioco salta subito all'occhio l'ottima realizzazione tecnica del titolo, ed qui è d'obbligo complimentarci con i ragazzi di Valve per l'ottimo lavoro di conversione portato a termine, che è riuscita a "translare" un titolo di altissimo livello senza eccessive perdite, ottenendo un ottimo fps in grado di competere con i più alti esponenti del genere.
Le ambientazioni risultano dettagliatissime e realizzate a regola d'arte, e nonostante siano stati esclusi alcuni effetti che abbiamo potuto apprezzare su PC, il risultato finale è di tutto rispetto. I modelli poligonali e sopratutto i volti dei personaggi sono realizzati in modo ottimale, così come i vari effetti luce e le ombre che vengono proiettati su schermo, che vanno ad integrarsi egregiamente con un'atmosfera ben realizzata e regalando un'azione piuttosto frenetica, anche se è opportuno segnalare degli sporadici rallentamenti nelle azioni più concitate. Da segnalare inoltre la presenza del motore fisico Havok, già apprezzato in altre produzioni dello stesso genere, che ci regalerà una buona dose di realismo e sopratutto renderà un approccio pìù tattico all'azione di gioco, viste le molteplici azioni che potremo compiere grazie ad esso, come ad esempio raccogliere e lanciare oggetti, o accatastare bidoni per raggiungere zone altrimenti inacessibili. Per quanto concerne l'aspetto sonoro, questo risulta forse la nota dolente del titolo, infatti sebbene gli effetti sonori e le musiche godano di un livello qualitativo più che soddisfacente, lo stesso non si può dire per il doppiaggio in italiano con il quale è stata data vita ai personaggi, dal momento che alcuni, sono resi particolarmente piatti ed irritanti.
Dopo essere stato coinvolto nel terribile disastro di Black Mesa, dopo aver affrontato una terribile razza aliena dei "Combine" partita alla conquista del nostro pianeta Terra, ma sopratutto dopo essere riuscito a salvare la pelle dalle forze speciali che lo volevano morto per ragioni ancora parzialmente ignote, il nostro caro e vecchio Gordon viene richiamato in causa per la seconda volta, e così, piede di porco alla mano, ci trascinerà in un mondo a dir poco surreale, convertito ed "agghindato" per l'occasione, dal nuovo team interno di Valve Software.
Premettiamo da subito che questa versione messa a punto per Xbox si identifica come una conversione in tutto e per tutto di quanto già visto su PC, quindi, dimenticatevi livelli aggiuntivi o bonus di sorta. Come avveniva agli inizi del primo episodio, saremo chiamati in causa senza avere la minima idea di cosa stia succedendo, senza sapere nè il perchè, nè il come, trovandoci improvvisamente immersi in un'atmosfera opprimente che ci attanaglierà per tutta la durata della storia. Half Life 2 prende forma nei meandri di City 17, una sorta di città-ghetto in cui tutti i cittadini sono costretti a vivere sotto l'influenza di un monopolio mediatico comandato da Wallace Breen, ossia colui che firmò la resa della terra ai Combine, e che ben presto diventerà il nostro incubo, dal momento che appena scesi dal treno (riprendendo lo storico inizio di Half Life) ed in ogni angolo della città ci apparirà su ogni schermo che incroceremo (ce ne sono dappertutto)e le sue prediche ci satureranno presto le orecchie, dandoci la stessa cupa sensazione di oppressione a cui sono sottoposti i cittadini di City 17. Come se non bastasse, saremo sorvegliati a vista da decine di "poliziotti di quartiere" di cui pullulano le strade.
L'atmosfera ricreata da Valve riesce egregiamente nell'intento, costruendo attorno al giocatore una sorta di "prigione virtuale" nella quale si sente rinchiuso.
Senza aver ancora ben chiaro ciò che sta accadendo "realmente", ci ritroveremo a lottare infatti per la libertà, e ci ritroveremo presto a prendere parte alla lotta al fianco di un gruppo di ribelli organizzati, che vivono nascosti nei meandri di City 17, tra i quali vi saranno anche delle "vecchie conoscenze".
Durante il corso del gioco avremo a che fare infatti con diversi personaggi, i quali ci aiuteranno nella riuscita delle varie imprese che man mano dovremo compiere, e tra tutti spicca la bella Alyx, la quale sarà anche il primo segno di vita apparentemente "normale" che incontreremo, e che ci farà gentilmente da guida all'inizio dell'avventura, dandoci anche qualche informazione su ciò che sta accadendo.
Sebbene questa storyline possa risultare coinvolgente e ben congegnata è da rimarcare che quel senso di insicurezza e di "urgenza" provata nelle buie viscere di Black Mesa sono tutt'altra cosa, ponendo l'intreccio di questo secondo episodio un gradino al di sotto dell'esordio di Gordon Freeman. Anche la meccanica di gioco è rimasta pressochè invariata, e di conseguenza si porta dietro tutti i pregi e i difetti della controparte. Come ben tutti sanno, con l'avvento di Half Life è stata cambiata per la prima volta ed in maniera definitiva il modo di intendere lo sparatutto in soggettiva, ponendo di fronte al giocatore una valida alternativa al solito "spara a tutto ciò che si muove", dandogli modo di operare scelte e interazioni con altri personaggi che sarebbero poi andati concretamente ad influire sull'andamento del gioco. Con Half Life 2, la tradizione continua, infatti sebbene alla fin fine la direzione da prendere sarà solamente una, e pure obbligata, avremo la sensazione di poter andare ovunque, vista la vastità degli scenari e la struttura di essi davvero ben congeniata.
L'arsenale di cui saremo forniti sarà abbastanza vasto ed assortito, capace perlomeno di adattarsi a tutte le esigenze, infatti si va dall'ormai celebre piede di porco ad una insolita "pistola gravitazionale", un arma capace di sollevare e scagliare addosso al nemico tutti gli oggetti che ci capiteranno sotto tiro, dandoci una certa soddisfazione nel far fuori il nemico rispetto al classico proiettile. Inoltre vista la vastità di alcune sezioni di gioco, e per far fronte ad una necessità di velocità di movimento, ci capiterà di avere a che fare con dei mezzi a dir poco bizzarri, che ci saranno indispensabili per raggiungere determinate zone o superare degli ostacoli, come una sorta di hovercraft arruginito ed una dune buggy altrettanto arruginita, tutti mezzi che risulteranno particolarmente divertenti da guidare.
Dal momento che ci troviamo di fronte ad un titolo per console, non avremo a che fare con programmi e connessioni ad internet per poter attivare il gioco, e questo lo possiamo considerare come un vero e proprio pregio di questa conversione, visto ed appurato che Steam (il programma per attivare in titolo online), si è rivelato un vero e proprio chiodo, creando diversi disagi a giocatori che si son trovati a dover fare i conti con una sorta di monopolio mediatico (simile a quello di Wallace Breen) al quale bisognava connettersi per attivare persino la modalità sigle player, e come se non bastasse, il tutto risultava un'operazione a dir poco impegnativa, dal momento che il servizio nei primi tempi non era ottimizzato e alle volte si rischiava di dover pagare ore ed ore di connessione con tanto di imprecazioni da parte di tutti i poveri utenti che non possedevano una linea veloce, e che si son trovati a dover spendere ulteriori quattrini oltre a quelli spesi per acquistare profumatamente il gioco. Fortunatamente, per tutti i possessori di Xbox la vita come abbiamo detto sarà molto più semplice, ci basterà infatti inserire il disco di gioco per dimenticare tutti questi problemi ed esser pronti ad assaporare l'avventura senza altri pensieri per la testa; quando si dice il bello delle console.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico del titolo, fin dalle prime sessioni di gioco salta subito all'occhio l'ottima realizzazione tecnica del titolo, ed qui è d'obbligo complimentarci con i ragazzi di Valve per l'ottimo lavoro di conversione portato a termine, che è riuscita a "translare" un titolo di altissimo livello senza eccessive perdite, ottenendo un ottimo fps in grado di competere con i più alti esponenti del genere.
Le ambientazioni risultano dettagliatissime e realizzate a regola d'arte, e nonostante siano stati esclusi alcuni effetti che abbiamo potuto apprezzare su PC, il risultato finale è di tutto rispetto. I modelli poligonali e sopratutto i volti dei personaggi sono realizzati in modo ottimale, così come i vari effetti luce e le ombre che vengono proiettati su schermo, che vanno ad integrarsi egregiamente con un'atmosfera ben realizzata e regalando un'azione piuttosto frenetica, anche se è opportuno segnalare degli sporadici rallentamenti nelle azioni più concitate. Da segnalare inoltre la presenza del motore fisico Havok, già apprezzato in altre produzioni dello stesso genere, che ci regalerà una buona dose di realismo e sopratutto renderà un approccio pìù tattico all'azione di gioco, viste le molteplici azioni che potremo compiere grazie ad esso, come ad esempio raccogliere e lanciare oggetti, o accatastare bidoni per raggiungere zone altrimenti inacessibili. Per quanto concerne l'aspetto sonoro, questo risulta forse la nota dolente del titolo, infatti sebbene gli effetti sonori e le musiche godano di un livello qualitativo più che soddisfacente, lo stesso non si può dire per il doppiaggio in italiano con il quale è stata data vita ai personaggi, dal momento che alcuni, sono resi particolarmente piatti ed irritanti.
Half Life 2
8
Voto
Redazione
Half Life 2
Valve ha portato a termine il progetto di conversione nel migliore dei modi, riuscendo ad ottenere un risultato soddisfacente ed in linea con le aspettative, tirando fuori dal cappello un titolo per console che gode di un comparto tecnico di altissimo livello, in grado di competere con i più alti esponenti del genere. In definitiva, un ottimo sparatutto che ci terrà incollati allo schermo per diverse ore, regalandoci una buona dose di sano divertimento.