Half-Life: Blue Shift

HalfLife Blue Shift
di
Agente Calhoun a rapporto, signore!

E chi mai potremo essere in questo episodio visto che in Half Life eravamo uno scienziato e in Opposing Force un soldato mandato ad uccidere Freeman? Ma una guardia naturalmente! Ed ecco che una volta indossata la nostra bella divisa blu, indossato l'elmetto e il giubbotto antiproiettile cominceremo la nostra avventura. Non che fossimo intenzionati a viverla, sia chiaro. La giornata del nostro agente Calhoun inizia in modo del tutto normale a parte un piccolo cambio di programma del nostro giro d'ispezione che ci porterà appunto ad essere coinvolti in tutta quella serie di piccoli enigmi, sparatorie etc che formano appunto Blue Shift.
Half-Life: Blue Shift
Non fermatevi a contemplare il cadavere. Prendete le munizioni e scappate.

Da un punto di vista del gameplay, BlueShift non si discosta nemmeno un po' da Half Life. Solito sistema di controllo, solita visuale in prima persona e solite, poche, opzioni a disposizione di noi giocatori, così com'è usuale anche la possibilità di poter interagire con alcuni personaggi e oggetti presenti all'interno del gioco, anche se a differenza di Half Life saranno molto più rare. Malgrado sia figlio del miglior sparatutto mai apparso sui nostri monitor e che ha caratterizzato tutta la nuova ondata d FPS sul mercato, Blue Shift non gode certo di quella stessa ventata di novità che ha accompagnato ogni prodotto uscito della serie di mamma Sierra ed è questo un vero peccato.

Riscrivi e controlla... Longevità.

Ecco il vero tallone d'Achille di Blue Shift: non dura niente! Anzi di meno. Ho fatto appena in tempo a riambientarmi all'interno di Black Mesa che Blue Shift era già bello che andato. A difficoltà media ho portato il valoroso agente Cohan al compimento della sua missione, praticamente senza colpo ferire. Scarsi i momenti in cui far funzionare veramente il cervello, scarsi e di una semplicità disarmategli scontri a fuoco con i soliti avversari di sempre. Anche l'intelligenza artificiale dei nemici è rimasta invariata e se già in alcuni casi non brillava particolarmente due anni fa, figuriamoci adesso, soprattutto considerando l'indubbia crescita del pubblico in fatto di capacità di controllo e di impostazioni di attacco. In pratica, così come sostengo ormai da tanto tempo, le impostazioni di movimento-sparo del multiplayer, riportate poi sul single, fanno si che quest'ultimo diventi di una semplicità disarmante.
Half-Life: Blue Shift
Lo scienziato che ci aiuterà nel corso della nostra avventura

Un elemento questo su cui si dovrà sicuramente fare fronte nei prossimi giochi a venire. Mi ha lasciato particolarmente deluso il fatto di non aver trovato nessuna arma nuova a parte naturalmente il fatto che sono state riviste graficamente, anzi, quelle da utilizzare saranno addirittura meno rispetto ad Half Life, anche se forse questa scelta è da imputare al fatto che questa volta impersoniamo una semplice guardia e non uno scienziato e che quindi l'uso di armi particolarmente tecnologiche ci è precluso.
Half-Life: Blue Shift
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Half-Life: Blue Shift

Blue Shift ha sicuramente poche frecce al suo arco che comunque si gioca decisamente bene. Innanzitutto ha l'appeal che solo un must come Half Life può garantire. Ha dalla sua l'estrema giocabilità che da sempre ha caratterizzato la saga. Ha dalla sua un motore grafico che seppure datato continua a permettere a grafici e programmatori di poter ricreare ambienti di gioco veramente credibili e dettagliati oltre ogni misura e che non risente assolutamente di rallentamenti anche in macchine non eccelse e in situazioni di gioco affollate. Ha come sempre, le ambientazioni in esterno più belle e suggestive che il sottoscritto abbia mai visto in videogame e una struttura di livelli più che discreta . Ha soprattutto dalla sua il prezzo (49.900) che unitamente al fatto di essere uno stand-alone lo agevola non poco agli occhi del pubblico. Il problema sorge nel momento in cui si deve analizzare il fatto che comunque da Blue Shift ci si aspettava decisamente di più, soprattutto perché a meno che nel prossimo episodio non ci si metta nei panni di uno degli alieni, con Blue Shift si chiudono per sempre le porte di Black Mesa. Sigh!

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