Half-Life: Opposing Force

HalfLife Opposing Force
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EMOZIONI DA GRANDE SCHERMO
L'impostazione cinematografica che Half-Life ha prepotentemente e superbamente introdotto nel genere degli sparatutto 3D é ripresa e ulteriormente accentuata in Opposing Force, con ciò non si vuol dire che i Gearbox siano stati più bravi o creativi della Valve Software, semplicemente hanno avuto più occasioni di utilizzare un linguaggio narrativo che si rifà a quello cinematografico: in primis grazie ad Half-Life stesso, che permette a Opposing force di fare uso a piene mani e in modo mai stancante o noioso, anzi emozionante del deja-vu. In tal senso basta dire che in Opposing Force, si farà ancora un viaggetto in monorotaia, o che s'incontreranno situazioni e personaggi familiari, o che si vedranno i nostri compagni interrogare gli scienziati per scoprire che fine ha fatto Gordon Freeman ecc. Il copione stesso, poi, basato sulla storia di marine, ha permesso ai Gearbox di ispirarsi a un'infinità di pellicole per il grande e piccolo schermo dedicate al Corpo dei Marine: fra le citazioni più evidenti, a parere di chi scrive, vi sono alcuni elementi, espressioni nonché alcuni "model" come quello del medico, che con tutta probabilità si rifanno a Full Metal Jacket, per non parlare di quella piccola perla del Boot Camp (il tutorial del gioco che si consiglia vivissimamente di sperimentare almeno una volta) che cita a man bassa la pellicola di Kubric o altre come Ufficiale e Gentiluomo
Half-Life: Opposing Force
Rompendo quello specchio, la mortale ragnatela di laser cersserà di esistere, permettendo di proseguire.

Più in generale Opposing Force é una citazione continua (vedi per esempio la battuta dei compagni marine su Soldier of Fortune), ma é bene ripeterlo, citazione che a volte stupisce, altre emoziona, altre fa sorridere, ma mai e poi mai stanca o annoia. Questo aver insaporito ulteriormente ciò che già aveva fatto grande Half-Life, é un altro dei punti di forza del gioco
INSTALLIAMO UN PICCOLO MONDO
Anche l'unico potenziale grosso difetto di Opposing Force, ossia l'essere un gioco che richiede il possesso di un altro (Half-Life) per poter essere giocato, é del tutto superato dalla ricchezza che il piccolo CD argenteo di OF porta con se. Chi avesse acquistato Half-Life un anno fa, e avendolo ripreso in mano dopo qualche mese (magari per tentare di vivere l'ottima esperienza che anche in multiplayer quel titolo sa fornire), si fosse scontrato col solito valzer di patch necessarie per far dialogare il gioco con i server Internet a esso dedicati (sempre aggiornati all'ultima versione), gioirà constatando che Opposing Force installa le ultime correzioni disponibili, portando automagicamente Half-Life al meglio delle sue possibilità. Non bisogna poi dimenticare che nel corso di quest'anno in una delle patch di Half-Life é stato incluso nientemeno che un intero nuovo gioco multiplayer, Team Fortress Classic, antipasto gratuito nonché divertentissimo) di quello che fra qualche tempo vedremo in Team Fortress II, shooter multiplayer su cui sta lavorando la Valve. Perciò l'installazione di Opposing Force, oltre a tirare a lucido Half-Life, regala anche TFC, altra esperienza che consigliamo vivamente a quanti sono muniti di modem o LAN. Ne risulta un piccolo mondo, silenziosamente attende sul nostro HD di essere scoperto e giocato
Half-Life: Opposing Force
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Half-Life: Opposing Force

Capolavoro assoluto? Privo di difetti? Sarebbe un'esagerazione. cio che è vero è che Half-Life: Opposing Force è un grandissimo gioco, degno della stima più grande. Nell'arena natalizia e d'inizio millennio, forse faticherà un po' a sgomitare sul mercato fra Quake III, Unreal Tournament, Daikatana, Messiah, Soldier of Fortune, Mortyr ecc. Ma chi è in ascolto si segni per bene che Opposing Force, possano anche gli altri essere dei giochi assoluti, è un'eseprienza ludica che vale la pena di vivere e che, ricordando anche quanto detto nel paragrafo "Installiamo un piccolo mondo", nasce carica di longevità. I difetti? Chi scrive, per esempio ama poco certi passaggi un po' lunghi in cui si viaggia come topi in cunicoli o condotti d'areazione, d'altra parte la fase emozional-claustrofobica ne risente positivamente. Altro "difetto", per quanto riguarda il multiplayer, è la sensazione di velocità che non è certo ai livelli forsennati di Quake o Quake III, ma questo d'altra parte è un diverso approccio al multiplayer che già in Half-Life è stato narrato.