Halo Wars
di
Ci sono tre condizioni essenziali affinché Halo Wars possa piacervi.
Condizione numero uno: dovete amare l'universo di Halo. Inutile girarci intorno. Halo Wars non propone niente di più o di meno di quanto visto nella trilogia FPS più famosa del mondo. Se non avete amato lo stile artistico, l'impronta narrativa e il tipo di Sci-Fi messo in campo da Bungie, allora non potete pensare di godervi appieno questo Halo Wars. Il mondo di umani, Covenat e Flood é riproposto in salsa strategica con maniacale precisione, prendendo i precedenti lavori usciti su Xbox e Xbox360 e riproponendoli con il preciso intento di creare un filo conduttore, ma con un altro punto di osservazione, delle vicende di Halo.
Questo ci porta alla condizione numero due: ovvero, dovete aver giocato alla trilogia FPS. Onestamente questa é forse la condizione meno “ferrea” delle tre, perché tutto sommato potete anche avvicinarvi lo stesso questo “Halo Wars”, facendo solo da semplici spettatori a quanto vi viene proposto, ma perdendovi così tutti i “ganci” che il gioco rimanda continuamente verso la complessa trama dei lavori Bungie. Difficile, altrimenti, godersi appieno la prima uscita dell'Arbiter, emozionarsi per la visita al pianeta natale dei Flood o rimanere stupiti di fronte all'ultima sequenza del video conclusivo che é (forse) una lapidaria rivelazione sulle origini della saga.
La terza, e ovviamente la più importante, é che la vostra voglia di strategia scenda (pesantemente) a patti con il piatto offerto da Halo Wars. Il testamento postumo di Ensemble Studios é forse il migliore esempio di quanto, se ben studiata e realizzata, la strategia in tempo reale abbia senso di esistere anche su console. Certo, é una versione semplificata ed edulcorata di quanto si può realizzare su PC, ma é comunque un chiaro segno che c'é vita oltre tastiera e mouse. Di sicuro Halo Wars pone maggiormente l'accento sul versante più action rispetto allo studio “a tavolino “delle azioni di attacco e difesa, ma rimane comunque ancora ai canoni della morra cinese per quello che riguarda l'equilibrio tra le caratteristiche delle unità nello scacchiere e quindi sul loro corretto utilizzo.
Da parte sua Ensemble é stata capace di sfruttare ogni minima risorsa a sua disposizione per regalare un gioco che non solo amplia alla perfezione la conoscenza dell' “affaire” Halo, ma che é anche capace di scrivere una pagina importante per l'intero genere ludico, circoscritto ovviamente all'universo console. Halo Wars riesce infatti a modellare un sistema di gioco all'apparenza complesso attorno al pad Microsoft, mappando alla perfezione i tasti e puntando dritto su un gameplay che automatizza molte procedure (prima fra tutte quella della produzione delle risorse) ma che ha dalla sua la possibilità di far interagire al meglio il buon numero di unità e strutture che si avrà la possibilità di costruire e gestire.
Aeroporti, caserme, fabbriche di veicoli e, importantissimi, reattori per l'energia, dovranno essere centellinati e utilizzati al meglio dal momento che al contrario di altri titoli del genere, in Halo Wars la possibilità di edificare non sarà estesa a tutta l'area della mappa, ma circoscritta ad alcune zone specifiche e, peggio ancora, la base non potrà contenere più di un certo tanto di strutture. A voi quindi il compito di incentrare i vostri sforzi equilibrare la vostra capacità produttiva, facendo sempre attenzione a soddisfare le richieste per la produzione delle unità più avanzate. Ogni unità prodotta, che sia fanteria, veicoli o velivoli ha un “costo” in termini di risorse, occupazione della base e energia. Il corretto bilanciamento del vostro potenziale bellico sarà sicuramente la chiave di volta per avere la meglio sul nemico.
La produzione delle risorse, gli immancabili upgrade delle unità, il loro posizionamento sul terreno di gioco e il conseguente spostamento verso gli obbiettivi é stato reso molto pratico e funzionale, grazie ad una mappatura che consente di selezionare, spostare e posizionare senza troppa fatica le armate a nostra disposizione. Ovviamente é da precisare che la natura stessa del pad non consente (a meno di sacrifici non di poco conto) di selezionare con precisione chirurgica le unità, disponendo quindi sul campo ordinate sequenze di fanteria che si fanno scudo dei mezzi corazzati per avanzare verso le basi nemiche. Al contrario, in Halo Wars, ci si poggia moltissimo sulla forza bruta, con selezioni multiple che permettono di coinvolgere con la pressione di un solo tasto (il bumper destro o sinistro) tutte le unità presenti sullo schermo o direttamente tutte quelle in possesso, da convogliare poi sul punto selezionato. Tutte le operazioni sono state comunque rese molto precise e rapide, tanto che dopo qualche missione di praticantato (é comunque presente un esaustivo tutorial), si potranno studiare tattiche di guerriglia più approfondite rispetto al classico “ammassa & attacca”, che affligge comunque buona parte degli strategici anche su PC.
Condizione numero uno: dovete amare l'universo di Halo. Inutile girarci intorno. Halo Wars non propone niente di più o di meno di quanto visto nella trilogia FPS più famosa del mondo. Se non avete amato lo stile artistico, l'impronta narrativa e il tipo di Sci-Fi messo in campo da Bungie, allora non potete pensare di godervi appieno questo Halo Wars. Il mondo di umani, Covenat e Flood é riproposto in salsa strategica con maniacale precisione, prendendo i precedenti lavori usciti su Xbox e Xbox360 e riproponendoli con il preciso intento di creare un filo conduttore, ma con un altro punto di osservazione, delle vicende di Halo.
Questo ci porta alla condizione numero due: ovvero, dovete aver giocato alla trilogia FPS. Onestamente questa é forse la condizione meno “ferrea” delle tre, perché tutto sommato potete anche avvicinarvi lo stesso questo “Halo Wars”, facendo solo da semplici spettatori a quanto vi viene proposto, ma perdendovi così tutti i “ganci” che il gioco rimanda continuamente verso la complessa trama dei lavori Bungie. Difficile, altrimenti, godersi appieno la prima uscita dell'Arbiter, emozionarsi per la visita al pianeta natale dei Flood o rimanere stupiti di fronte all'ultima sequenza del video conclusivo che é (forse) una lapidaria rivelazione sulle origini della saga.
La terza, e ovviamente la più importante, é che la vostra voglia di strategia scenda (pesantemente) a patti con il piatto offerto da Halo Wars. Il testamento postumo di Ensemble Studios é forse il migliore esempio di quanto, se ben studiata e realizzata, la strategia in tempo reale abbia senso di esistere anche su console. Certo, é una versione semplificata ed edulcorata di quanto si può realizzare su PC, ma é comunque un chiaro segno che c'é vita oltre tastiera e mouse. Di sicuro Halo Wars pone maggiormente l'accento sul versante più action rispetto allo studio “a tavolino “delle azioni di attacco e difesa, ma rimane comunque ancora ai canoni della morra cinese per quello che riguarda l'equilibrio tra le caratteristiche delle unità nello scacchiere e quindi sul loro corretto utilizzo.
Da parte sua Ensemble é stata capace di sfruttare ogni minima risorsa a sua disposizione per regalare un gioco che non solo amplia alla perfezione la conoscenza dell' “affaire” Halo, ma che é anche capace di scrivere una pagina importante per l'intero genere ludico, circoscritto ovviamente all'universo console. Halo Wars riesce infatti a modellare un sistema di gioco all'apparenza complesso attorno al pad Microsoft, mappando alla perfezione i tasti e puntando dritto su un gameplay che automatizza molte procedure (prima fra tutte quella della produzione delle risorse) ma che ha dalla sua la possibilità di far interagire al meglio il buon numero di unità e strutture che si avrà la possibilità di costruire e gestire.
Aeroporti, caserme, fabbriche di veicoli e, importantissimi, reattori per l'energia, dovranno essere centellinati e utilizzati al meglio dal momento che al contrario di altri titoli del genere, in Halo Wars la possibilità di edificare non sarà estesa a tutta l'area della mappa, ma circoscritta ad alcune zone specifiche e, peggio ancora, la base non potrà contenere più di un certo tanto di strutture. A voi quindi il compito di incentrare i vostri sforzi equilibrare la vostra capacità produttiva, facendo sempre attenzione a soddisfare le richieste per la produzione delle unità più avanzate. Ogni unità prodotta, che sia fanteria, veicoli o velivoli ha un “costo” in termini di risorse, occupazione della base e energia. Il corretto bilanciamento del vostro potenziale bellico sarà sicuramente la chiave di volta per avere la meglio sul nemico.
La produzione delle risorse, gli immancabili upgrade delle unità, il loro posizionamento sul terreno di gioco e il conseguente spostamento verso gli obbiettivi é stato reso molto pratico e funzionale, grazie ad una mappatura che consente di selezionare, spostare e posizionare senza troppa fatica le armate a nostra disposizione. Ovviamente é da precisare che la natura stessa del pad non consente (a meno di sacrifici non di poco conto) di selezionare con precisione chirurgica le unità, disponendo quindi sul campo ordinate sequenze di fanteria che si fanno scudo dei mezzi corazzati per avanzare verso le basi nemiche. Al contrario, in Halo Wars, ci si poggia moltissimo sulla forza bruta, con selezioni multiple che permettono di coinvolgere con la pressione di un solo tasto (il bumper destro o sinistro) tutte le unità presenti sullo schermo o direttamente tutte quelle in possesso, da convogliare poi sul punto selezionato. Tutte le operazioni sono state comunque rese molto precise e rapide, tanto che dopo qualche missione di praticantato (é comunque presente un esaustivo tutorial), si potranno studiare tattiche di guerriglia più approfondite rispetto al classico “ammassa & attacca”, che affligge comunque buona parte degli strategici anche su PC.