Hamtaro: Rainbow Rescue

Hamtaro Rainbow Rescue
di
Un ombrello e sette colori
Hamtaro, da roditore qual è, pur avendo indubbiamente una vita semplice è sempre pronto a raccogliere le sfide propostegli; così, dopo aver disputato recentemente le Olimpiadi formato criceto (Ham-Ham Games), lui e la sua folta schiera di simili decidono di dare una mano, pardon: una zampa, ad un insolito amico.
Il principe Arcolino (Bo nella controparte anglosassone), infatti, mentre fluttuava nei cieli e camminava sull'arcobaleno in tutta tranquillità (in rotta per casa: Arcobalandia) ha avuto un guasto al suo ombrello, l'oggetto che gli permette le azioni fuori dalla norma appena accennate. Alla successiva planata una più triste sorte l'avrebbe atteso se non fosse per la posizione di Boss che provvidenzialmente e senza volerlo ne attutisce la caduta condividendo la botta.
Rinvenuti e rifocillati entrambi in quel della Club House, i nostri comprimari apprendono che è necessario, affinché il principe torni dai suoi reali genitori, restaurare il parapioggia in miniatura mediante i sette colori dell'arcobaleno.


Operazione Arcobaleno
L'obiettivo primario è presto dato: cercare degli oggetti comuni (piume, frutti, granite ecc.) che contengano i sette pigmenti (rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco, viola) ed avvalersi al contempo del poliedrico gruppo di amici.
Caratteristica ludica rilevante e ben studiata è infatti la collaborazione tra compagni richiesta tanto nello svolgimento dei minigiochi quanto nell'uso di alcune mosse richieste per spianare la via (come ad esempio estrapolare alcuni frutti pesanti, portare una tavola di legno per farne un ponte, trasportare una barchetta od un pallone da calcio). Basilarmente il titolo veste, anche per questa particolarità, i panni d'avventura e di schermata in schermata l'interazione con i personaggi non giocanti e con i vari elementi del terreno saranno vitali al proseguimento (senza dimenticare i negozi sparsi per il minimondo e aventi come unità monetaria i semi di girasole).
Ronfo escluso, che dorme pressoché sempre, tutti i componenti dello squadrone Hams-Hams contribuiranno al raggiungimento dello scopo, a partire dai "leader" Boss, Hamtaro e Bijou, fino ad arrivare a Ghiotto, Caplin, Tantasà (quest'ultimo utilissimo quando occorre spremere le meningi), Sciarpina e Timidy (abile saltatrice l'ultima, mitigatrice d'animi la prima), i fratelli Tigro e Tigra ed infine Tricky (che spazza via qual che sia cumulo di sporcizia).


Non mancheranno infine, per la gioia dei giovani conoscitori delle serie animate, altre presenze subordinate quali il cantore Jingle, il postino Posty, l'ispettore Ham, il factotum Panda, il vegliardo Savio Criceto ed altri ancora da aggiungere al novero.
Gli amici criceti dopo essere stati trovati nelle aree di gioco (le quali variano discretamente nell'aspetto tra scuole elementari, parchi, campi di girasole, fiere e via di questo passo) dovranno cimentarsi nei vari minigiochi presenti nel complesso oltre il numero di cento. Quest'ultimi ottengono un doppio fine, il primo è quello di dispensare la giusta varietà ludica, il secondo è legato alla successiva accumulazione di punti speciali (ogni cento punti viene dispensata una figurina regalo). Le figurine oltre ad essere disseminate qua e là, rappresentano il fattore collezione del titolo e, presenti nell'ingente triplice cifra 451, esse sono ottenibili dalle svariate attività: ogni carota dissotterrata, ogni sasso spezzato, tutto quanto comporta tale accumulazione.
Per quanto riguarda invece la suddetta varietà basti fare qualche esempio: in uno dei minigiochi si combatte in stile J-Rpg, in uno si va sulle spalle di un piccione e bisogna far esplodere dei palloncini, in un altro col giusto tempismo occorre saltare su per un avvallamento e tagliare per primi il traguardo, in un altro ancora (proposto in più varianti) si deve attraversare uno specchio d'acqua evitando rane, insetti e acqua stessa.
In alcuni basta attingere dal sapere collettivo (nel caso del salto con la corda) ed in altri fare attenzione agli ostacoli oppostici affidandosi ai riflessi (nel caso dello scivolo o dell'ascesa su un tronco d'albero).
All'interno della maggior parte di essi si trovano infine delle caramelle che se prese aumenteranno i punti acquisiti (beneficio ottenibile anche dando un occhio al cronometro ed evitando qualsiasi danno).


Hamha!
Oltre ad essere vario, il titolo ha la forza di evitare i tempi morti giacché difficilmente il giocatore si ritroverà a girovagare senza meta. I lunghi tragitti, laddove il titolo non punta alla contemplazione esplorativa, vengono evitati inoltre con delle cut-scenes (presenti al posto ed al momento giusto).
Strutturalmente, in definitiva, il titolo si dimostra valido e la fascia primaria di mercato cui si propone ne sarà largamente soddisfatta. Alcune scelte sono indice del fatto che il titolo non è per tutti (l'album da colorare ad esempio), eppure se lì fuori vi è un giocatore senza preconcetti, senza particolari richieste di picchi di difficoltà, ebbene: quel giocatore consideri con riguardo il titolo in questione.
Per quanto concerne il versante estetico, lasciato alle ultime righe, basti descrivere senza fronzoli il ruolo funzionale al progetto svolto e dalla grafica e dal sonoro, lati in cui i titoli di Hamtaro si distinguono grazie allo spirito volutamente "kawai", che fa della semplicità e non del semplicistico la sua forza motrice (nota più che positiva per le simpatiche emoticon e per i radiosi motivetti musicali).
Hamtaro: Rainbow Rescue
8

Voto

Redazione

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Hamtaro: Rainbow Rescue

Oltre ad essere vario e supportato da più di cento minigiochi, il titolo ha la forza di evitare i tempi morti giacché difficilmente il giocatore si ritroverà a girovagare senza meta. Strutturalmente il titolo si dimostra nel complesso valido e la fascia primaria di mercato cui si propone ne sarà largamente soddisfatta. Alcune scelte sono indice del fatto che il titolo non è per tutti (l'album da colorare ad esempio), eppure se lì fuori vi è un giocatore senza preconcetti, senza particolari richieste di picchi di difficoltà, ebbene: quel giocatore consideri con riguardo il titolo in questione.Per quanto concerne il versante estetico, lasciato alle ultime righe, basti descrivere senza fronzoli il ruolo funzionale al progetto svolto e dalla grafica e dal sonoro, lati in cui i titoli di Hamtaro si distinguono grazie allo spirito volutamente "kawai", che fa della semplicità e non del semplicistico la sua forza motrice (nota più che positiva per le simpatiche emoticon e per i radiosi motivetti musicali).

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