Hardcore 4X4

di Redazione Gamesurf
Hardcore?!?! NG recensisce pornazzi?!?! Si, avete capito bene: si tratta infatti di un curioso innesto fra sesso e motori, non la trasposizione su PC di "The Crash" di Cronemberg, ma piuttosto un simulatore di "sedili ribaltabili in camporella": praticamente un Interstate '76 con guardoni e agenti della buoncostume al posto delle auto dei pulotti da blastare; tra l'altro nei credits del gioco scorgiamo nomi noti al pubblico onanista, quali Riccardo Schicchi e Joe D'Amato tra i designer, e riconosciamo Rocco Siffredi e Luana Borgia nel filmato introduttivo.Ecco, questa introduzione-traboccheto era solo per farvi iniziare a leggere la rece di questo conato-game, ma così conato che quando i programmatori di questo gioco visionarono TRACK ATTACK (altra bella colica videoludica), si chiesero se alla Microprose non avessero avuto già in mano il chipset 3Dfx II..

H4x4 é un arcade off-road che vi mette alla guida di sobrii fuoristrada tendenti al bigfoot, e che avrete forse visto per Playstation, dove faceva anche la sua discreta figura
Di simultatori di bidoni su quattro ruote per PC avevamo già visto MONSTER TRUCK MADNESS della Microprose e anche il recente e poco recensito MONSTER TRUCK (bestia che originali!), se il primo ha scaturito pareri contrastanti, il secondo ha suscitato solo richieste di rimborso, però una cosa é certa, H4x4 non farà forse assurgere a divinità i due titoli di cui sopra, ma ci arriva vicino
L'impostazione del gioco é quella classica (come i vari SCREAMER, THE NEED FOR SPEED e come miliardi di altri giochi dall'inizio del secolo): si può scegliere fra la solita gara singola, il torneo e la prova a tempo (questa volta senza Ghost-car, ma con gli avversari), nonché il multiplayer, sia in rete o in Internet (fino a 6 giocatori), sia in split-screen (2 giocatori)
Ci sono tre livelli di difficoltà, tredici auto (di cui solo sei selezionabili dall'inizio) e nove circuiti (due dei quali segreti e c'é anche la possibilità di percorrerli"indovinate come"in senso inversooo!!! Quant'é bella la vita!!!), cambio automatico o manuale e deja-vu vari (lo ammetto: recensire un gioco che rappresenta un passo indietro per il genere é più soporifero di un film di James Ivory...)